MARTEDÌ 17 OTTOBRE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 Per Paris+ par Art Basel maggiori misure di sicurezza
- 02 Un Rothko da 40 milioni di dollari testa il mercato parigino a Paris+
- 03 Arthur Brand, l’«Indiana Jones» olandese del mondo dell’arte, ha ritrovato sei dipinti rubati
- 04 Le scuse di Yayoi Kusama
- 05 Un esempio di inclusione: l’inserimento dei detenuti nel Parco Archeologico di Pompei
- 06 Il Prix Marcel Duchamp 2023 a Tarik Kiswanson
- 07 La Sovrintendenza Capitolina ammessa al finanziamento del Pac-Piano per l’arte contemporanea per un progetto fotografico
- 08 Per due mesi e mezzo l’arte illuminerà la città di Abu Dhabi
- 09 In Triennale un progetto fotografico per l’inclusione
- 10 Il colle Palatino, foresta segreta di Roma
- 11 Addii | Park Seo-Bo
Per Paris+ par Art Basel maggiori misure di sicurezza
Alla luce degli allarmi degli ultimi giorni (oggi la Reggia di Versailles è stata nuovamente evacuata per precauzione, dopo che era stata segnalata la presenza di una bomba) gli organizzatori di Paris+ par Art Basel hanno deciso di intensificare i controlli di sicurezza e di eliminare l’uso del guardaroba dalla fiera parigina, in programma al Grand Palais Éphémère dal 20 al 22 ottobre (con vernissage vip il 18). «La sicurezza dei nostri espositori, dei visitatori e del personale è della massima importanza», ha dichiarato in un’e-mail l’amministratore delegato di Art Basel, Noah Horowitz. I visitatori della fiera saranno sottoposti a protocolli di sicurezza estesi, tra cui metal detector e controlli delle borse. Intorno al Grand Palais Éphémère, ha dichiarato Horowitz, saranno installate barriere e sarà dispiegato personale di sicurezza aggiuntivo per pattugliare il perimetro della fiera.
Un Rothko da 40 milioni di dollari testa il mercato parigino a Paris+
Sempre alla fiera Paris+ par Art Basel, proprio alla vigilia dell’apertura della retrospettiva di 115 opere di Mark Rothko alla Fondation Louis Vuitton (la prima rassegna dell’intera opera del maestro dell’Espressionismo astratto in Francia dal 1999, con prestiti provenienti dalla National Gallery of Art e dalla Phillips Collection di Washington, dalla Tate di Londra e dalla collezione di famiglia dell’artista), è stata annunciata la presenza di un importante lavoro del maestro americano. L’opera, «Olive over Red» (1956), sarà offerta per 40 milioni di dollari da Pace. Alta quasi otto metri, la tela sarà il fulcro dello stand tematico di Pace sull’eredità dell’artista.
Arthur Brand, l’«Indiana Jones» olandese del mondo dell’arte, ha ritrovato sei dipinti rubati
Lo scorso mese Arthur Brand ha fatto parlare di sé i giornali di tutto il mondo quando ha recuperato un Van Gogh rubato e infilato in una borsa dell’Ikea. Ora il detective olandese ha ritrovato sei nuovi dipinti, tra cui un ritratto di Guglielmo d’Orange e la prima rappresentazione conosciuta di un re del VII secolo: Radboud, re dei Frisoni dal 680 d.C. I sei dipinti recuperati erano stati rubati il mese scorso dal municipio di Medemblik, nel Nord dei Paesi Bassi. Sebbene il loro valore monetario non sia enorme (circa 100mila euro), le opere hanno una certa importanza storica.
Le scuse di Yayoi Kusama
Yayoi Kusama si è scusata per aver scritto nella sua autobiografia Infinity Net, del 2003, descrizioni offensive e razziste delle persone di colore. Nel libro l’artista giapponese, oggi 94enne, ha scritto che quando vedeva foto di persone di colore, le trovava «esotiche», aggiungendo che immaginava «l’America come una terra piena di questi strani bambini a piedi nudi e di vergini foreste primordiali». «Mi pento profondamente di aver usato un linguaggio offensivo e doloroso nel mio libro», ha dichiarato Kusama al quotidiano «San Francisco Chronicle», in una nota trasmessa dal San Francisco Museum of Modern Art, museo nel quale lo scorso fine settimana si è inaugurata una sua mostra. «Il mio messaggio è sempre stato di amore, speranza, compassione e rispetto per tutte le persone. Il mio intento da sempre è quello di sollevare l’umanità attraverso la mia arte. Mi scuso per il dolore che ho causato», ha concluso Kusama.
Un esempio di inclusione: l’inserimento dei detenuti nel Parco Archeologico di Pompei
Il Parco Archeologico di Pompei si apre a una più ampia forma di inclusione sociale, attraverso il protocollo d’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria-Casa Circondariale «Giuseppe Salvia» di Poggioreale, il Tribunale di Sorveglianza di Napoli e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, protocollo che consentirà ai detenuti di contribuire in attività di lavoro di pubblica utilità, non retribuita, presso i siti archeologici del Parco. La presentazione dell’accordo e la firma del protocollo si è tenuta lunedì 16 ottobre presso l’Auditorium degli scavi alla presenza del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, del direttore della Casa Circondariale di Poggioreale, Carlo Berdini, del garante regionale dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello e del presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Patrizia Mirra. Sono intervenuti anche il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania, Lucia Castellano e il capo dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo.
Il Prix Marcel Duchamp 2023 a Tarik Kiswanson
Si diceva che l’artista svedese, francese, giordano e palestinese, uno dei favoriti, avrebbe perso a causa degli orrori della guerra tra Israele e Hamas. Ma ieri 16 ottobre il Prix Marcel-Duchamp 2023 è stato assegnato a Tarik Kiswanson, nato il 19 luglio 1986 a Halmstad (Svezia). Il premio, sostenuto con convinzione dall’Adiaf (l’Association pour la diffusion internationale de l’art français, fondata da Gilles Fuchs e presieduta dal 2021 da Claude Bonnin) e dai suoi collezionisti, è stato annunciato alle 19.30 presso Artcurial, nel giorno in cui il Centre Pompidou era stato messo fuori uso da uno sciopero deciso in giornata.
La Sovrintendenza Capitolina ammessa al finanziamento del Pac-Piano per l’arte contemporanea per un progetto fotografico
Tra i 37 progetti candidati al Pac-Piano per l’arte contemporanea 2022-23, promosso dal Ministero della Cultura, la Sovrintendenza Capitolina è stata per la prima volta ammessa al finanziamento per «l’acquisizione e produzione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano». Il progetto presentato dalla Sovrintendenza, «Dark portraits», è composto da un nucleo di 200 scatti di Dino Ignani, fotografo nato a Roma nel 1950, che arricchiscono il patrimonio capitolino esplorando la cultura degli anni Ottanta. Un ciclo di ritratti sulla moda o meglio sul look dei giovani che a Roma, circa mezzo secolo fa, animavano i club della cosiddetta scena dark.
Per due mesi e mezzo l’arte illuminerà la città di Abu Dhabi
Dal prossimo 15 novembre al 30 gennaio 2024, Manar, un’iniziativa di Public Art Abu Dhabi, trasformerà le viste naturali della città emiratina con una serie di mostre di arte luminosa. La prima edizione di Manar Abu Dhabi, il cui tema è «Grounding Light», è curata congiuntamente da Reem Fadda, direttore della Programmazione Culturale e della Fondazione Culturale di Abu Dhabi nonché direttore artistico di Public Art Abu Dhabi, e dall’artista visiva Alia Zaal Lootah. la mostra presenterà oltre 35 nuove commissioni site specific e sculture luminose, proiezioni e opere d’arte immersive di artisti come Alaa Edris, Carsten Höller, Groupe F, Mohammed Kazem, Rafael Lozano-Hemmer, Samia Halaby, teamLab e altri, offrendo un’esperienza immersiva e multisensoriale.
In Triennale un progetto fotografico per l’inclusione
Giovedì 19 ottobre alle ore 18.30, presso Triennale Milano, la Fondazione Bevilacqua La Masa presenta il progetto «Le Convertite» con l’accompagnamento di immagini e la proiezione del video «Casanza» realizzati da Marina Ballo Charmet e Walter Niedermayer nell’arco del 2022, nel Convento delle Convertite ora Casa di reclusione femminile della Giudecca a Venezia. Il progetto, curato da Gabi Scardi, nasce originariamente come laboratorio fotografico, con un focus particolare sull’orto biologico curato dalle stesse detenute in collaborazione con la Cooperativa veneziana Rio Terà dei pensieri, una realtà sociale che gestisce l’Orto delle Meraviglie dal 1994. L’appuntamento milanese conclude una serie di eventi avvenuti nel 2022 legati al progetto a partire dal laboratorio fotografico, alla mostra «Out of Sight» e il convegno di studi «Le Convertite», i cui interventi sono stati oggetto di una pubblicazione che sarà presentata nel corso dell’incontro.
Il colle Palatino, foresta segreta di Roma
Un nuovo documentario, prodotto da Sky e da Brandon Box, che farà parte dei video nel Museo del Parco Archeologico del Colosseo, sarà presentato oggi 17 ottobre in anteprima alle 18.30 alla Casa del Cinema dalla direttrice del Parco, Alfonsina Russo. «L’Impero della Natura» mostra ciò che «si nasconde al Colosseo e nel Parco»: un ecosistema unico, che annovera particolari specie animali, come i rospi smeraldini, i granchi imperiali, i conigli eremiti, i calabroni e molte specie di uccelli che hanno fatto di gloriose rovine e monumenti millenari la loro casa. Realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico, il documentario è in gara nella sezione Proiezioni Speciali della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 18 al 29 ottobre.
Addii | Park Seo-Bo
È morto il 14 ottobre, all’età di 91 anni, l’artista sudcoreano Park Seo-Bo, considerato un pioniere del movimento artistico Dansaekhwa. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa coreana Yonhap, l’artista è deceduto per un cancro ai polmoni. Park, uno degli artisti più celebri e di maggior successo commerciale della Corea del Sud, era noto soprattutto per i dipinti astratti minimalisti associati alla scuola Dansaekhwa degli anni ’60. La sua morte è stata confermata anche dalla galleria parigina Perrotin, che in un comunicato ha dichiarato: «Come gli studiosi coreani e i monaci buddisti che vedevano la scrittura come un processo di purificazione, Park Seo-Bo vedeva la pittura e il gesto ripetitivo da cui emergevano i suoi monocromi come una catarsi».