NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 19 AGOSTO 2024

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LUNEDÌ 19 AGOSTO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: i pompieri all’esterno di Somerset House, durante l’intervento (© The Art Newspaper); il mosaico rinvenuto a Wroxeter, nell’Inghilterra centrale; «Ganzfeld Apani» (2011), di James Turrell (cortesia Powder Mountain, foto di Florian Holzherr); il render del progetto per l’ampliamento del Kunstmuseum ddi Berna (© Schmidlin Architekten)

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L’incendio a Somerset House a Londra non ha avuto alcuna conseguenza sulla Courtauld Gallery

La Courtauld Gallery è rimasta «indenne» dall’incendio scoppiato il 17 agosto sul tetto della Somerset House a Londra, ha scritto lo stesso giorno il museo su X (ex Twitter). La Courtauld, che ospita capolavori di Van Gogh, Manet e Cézanne, ha riaperto il 18 agosto. Il direttore del Somerset House Trust, Jonathan Reekie, ha riferito al quotidiano «The Guardian» che l’incendio è scoppiato nell’ala ovest dell’edificio e che «non vi erano opere d’arte in quell’area». Anche il direttore della Courtauld Gallery, Ernst Vegelin, era presente sul posto. Secondo una dichiarazione postata dalla London Fire Brigade (i vigili del fuoco di Londra) circa 125 vigili del fuoco e 15 autopompe hanno combattuto l’incendio nell’edificio. Non sono stati segnalati feriti; le cause dell’incendio sono ora al vaglio, mentre l’entità dei danni è al momento sconosciuta. Numerose aziende e società occupano il sito, che è diventato un importante centro artistico della capitale. La Courtauld Gallery of Art aveva riaperto a novembre 2021 dopo quattro anni di lavori.

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In migliaia protestano contro la politica culturale del Governo nazionalista slovacco

Nella capitale della Slovacchia, Bratislava, migliaia di persone nei giorni scorsi hanno partecipato a manifestazioni contro la ministra della Cultura Martina Šimkovičová, nazionalista di destra. Le proteste arrivano dopo che Šimkovičová nel giro di due giorni, il 6 e 7 agosto, ha licenziato Matej Drlička, direttore del Teatro Nazionale Slovacco (Snd) e Alexandra Kusá, direttrice della Galleria Nazionale Slovacca (Sng). Gli improvvisi esoneri hanno causato tensione sia all’interno della Slovacchia sia all’estero. I dipendenti delle due istituzioni che hanno orgogliosamente sostenuto i direttori estromessi. Forti di questa reazione, Drlička e Kusá hanno presentato un fronte unito, apparendo insieme in una conferenza stampa fuori dalla Sng l’8 agosto e il 12 agosto in una protesta a Bratislava organizzata da un gruppo civico, a cui avrebbero partecipato circa 9mila persone. Il 13 agosto circa 20mila dimostranti hanno partecipato a una manifestazione organizzata dai partiti politici dell’opposizione che contestavano le recenti azioni del Ministero della Cultura e del Ministero della Giustizia. Parlando con la nostra testata «sorella» internazionale «The Art Newspaper», Kusá ha fatto eco ad altri commentatori sostenendo che la situazione si riduce all’ampio divario di «modi di pensare» tra gli esponenti dell’arte e la posizione antiliberale di Šimkovičová e della più ampia coalizione del Governo conservatore.

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Scoperto un mosaico romano a Wroxeter, nell’Inghilterra centrale

A Wroxeter, cittadina dello Shropshire, nell’Inghilterra centrale, un gruppo di archeologi, studenti e volontari di quattro organizzazioni britanniche ha annunciato la scoperta di un mosaico romano raffigurante delfini. L’Impero romano fondò Wroxeter (Viroconium Cornoviorum in latino) come avamposto militare dopo aver conquistato del 43 d.C. le Midlands occidentali.  Il manufatto, risalente a 1.900 anni fa, raffigura queste creature marine realizzate con tessere rosse e blu su sfondo chiaro con bordi blu. English Heritage, l’ente britannico che amministra il sito, ipotizza che il mosaico sia stato commissionato da un personaggio di alto rango della città romana. Alla fine del secolo, Wroxeter era diventata la quarta città per grandezza della Britannia romana, con 200 case, un municipio e un grande impianto termale. 

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Dov’è il Salvator Mundi? A quanto pare in un deposito a Ginevra

La saga del «Salvator Mundi» e della sua ubicazione è ancora uno dei più grandi misteri del mondo dell’arte, per cui ci si appiglia avidamente a ogni piccola informazione relativa al suo destino. Il dipinto attribuito a Leonardo da Vinci è stato venduto il 15 novembre 2017 per 450 milioni di dollari da Christie’s a New York, diventando così l’opera d’arte più costosa al mondo. L’acquirente era il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Mbs), anche se la sua identità è stata rivelata al pubblico solo da successive notizie di stampa. Nonostante Christie’s avesse dichiarato al momento dell’asta che il dipinto sarebbe stato esposto al Louvre Abu Dhabi, il «Salvator Mundi» non è stato più visto in pubblico. La Bbc riferisce oggi che la sfuggente raffigurazione di Cristo è in deposito a Ginevra. Bernard Haykel, amico del principe ereditario e professore di Studi del Vicino Oriente presso l’Università di Princeton, afferma che, nonostante le voci secondo cui il «Salvator Mundi» sarebbe appeso nello yacht o nel palazzo del principe, il dipinto è in realtà in deposito nella città svizzera e che Mbs intende esporlo in un erigendo museo a Riad, in Arabia Saudita. «Voglio costruire un museo molto grande a Riad, ha riferito Haykel citando Mbs. E voglio un oggetto che attiri le persone, proprio come la “Gioconda”». Il caso vuole che Hartwig Fischer, l’ex direttore del British Museum dimessosi l’anno scorso dopo un devastante scandalo di furti, è stato di recente nominato direttore fondatore di un nuovo museo delle culture del mondo a Riad, la cui apertura è prevista per il 2026. È lì che finirà l’opera di Leonardo?

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Il cofondatore di Netflix trasforma un resort dello Utah in un «museo d’arte all’aperto e sciabile»

Dopo essere stato acquistato da Reed Hastings, il miliardario cofondatore di Netflix, un famoso resort nello Utah sarà trasformato in un lussuoso «museo d’arte all’aperto sciabile», con opere su larga scala di James Turrell, Jenny Holzer e altri dislocate in tutta la montagna. Powder Mountain a Eden, nello Utah, è la più grande stazione sciistica del Nord America per superficie totale (8.484 ettari sciabili). Dal 2026 la proprietà di circa 50 km quadrati ospiterà un nuovo programma artistico. Tra le opere spiccano un’installazione luminosa lungo il sentiero, «Ganzfeld Apani» (2011), creata da James Turrell per la Biennale di Venezia. Dal resort dichiarano che verrà installato in loco anche un importante lavoro di Nancy Holt degli anni Ottanta, una serie di incisioni testuali su rocce di Jenny Holzer e un'installazione di Paul McCarthy (originario dello Utah) che si ispira alla mitologia occidentale americana. EJ Hill è stato incaricato di realizzare un progetto per due dei nuovi impianti di risalita della montagna, mentre gli artisti Arthur Jafa, Nikita Gale, Gala Porras-Kim, Davina Semo e Raven Halfmoon, tra gli altri, stanno completando delle commissioni per il resort. Tutte le opere saranno di proprietà di un’associazione non profit creata da Hastings. La programmazione della prima stagione è stata concepita da Matthew Thompson, dal ceo Alex Zhang e da Diana Nawi, curatrice dell’arte contemporanea del Los Angeles County Museum of Art. L’operazione è stata accolta con freddezza da alcuni residenti di Eden, che sostengono di essere stati esclusi dagli svaghi sulle piste.

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L’ampliamento del Kunstmuseum di Berna verrà realizzato dallo studio Schmidlin Architekten

È stato lo studio Schmidlin Architekten (Zurigo ed Engadina) ad aggiudicarsi il concorso internazionale di architettura per il rinnovo e l’ampliamento del Kunstmuseum di Berna. Il progetto vincitore, denominato «Eiger», prevede la sostituzione dell’ampliamento del 1984, che necessita di un urgente rinnovamento, con un nuovo edificio di grande impatto e dall’aspetto senza tempo. Il presidente della giuria Thomas Hasler ha elogiato il «linguaggio architettonico assertivo» del nuovo edificio indipendente, che si inserisce bene nel sito del patrimonio mondiale dell’Unesco, e il «chiaro valore aggiunto» per la città. Il concorso internazionale di architettura, lanciato nel luglio 2022, si è svolto in due fasi con una fase di prequalificazione. Un totale di 148 team ha presentato domanda di partecipazione, 39 sono stati selezionati da un’ampia giuria di esperti e da un gruppo di specialisti, e 11 di questi sono stati successivamente invitati a perfezionare la loro proposta progettuale. 

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A Berbenno (So) scoperta una tomba di 4mila anni fa

Nel corso dei lavori di scavo per la costruzione di una nuova palestra, a Berbenno, nei pressi di Sondrio, in Valtellina, è venuto alla luce un sepolcro che si presume possa risalire a 4mila anni fa, in un punto in cui esisteva un santuario preistorico. «Una scoperta eccezionale», commentano alla Soprintendenza. Gli operai, mentre erano impegnati negli scavi delle fondamenta, hanno trovato gli scheletri di due individui, con il capo adagiato su un cuscino di sasso. Il rinvenimento sposta di dieci secoli indietro la frequentazione umana conosciuta di quest’area. I resti saranno trasportati e riallestiti altrove. Il 22 agosto il sito sarà visitabile alla presenza degli archeologi, ma i posti a disposizione sono già esauriti e il comune pensa di organizzare un’altra visita a breve. 

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Al sito archeologico di Luni si accede ora anche grazie a una passerella sopra la A12

Sono aumentati di un terzo i visitatori nell’area archeologica di Luni (Sp), cuore di un grande Parco archeologico, che custodisce e racconta, grazie al suo museo, al grande anfiteatro e al Tempio Grande, la storia millenaria della «città di marmo», fondata dai Romani nel 177 a.C. tra Liguria e Toscana. Questo aumento consistente di presenze è anche dovuto al progetto «Portus Lunae»: una passerella pedonale di 380 metri che passa sopra l’autostrada A12 e porta direttamente agli scavi e al Parco. Erano ventimila nel 2019 i visitatori di uno dei siti archeologici più importanti del Nord Italia: ora sono aumentati del 32%. La ricca colonia di Luni permise ai Romani di controllare le terre liguri e quelle etrusche; le cave delle Alpi Apuane fornirono il marmo candido per edificare i principali monumenti delle grandi città dell’Impero. Gli scavi archeologici della zona iniziarono negli anni ’50 del 1900.

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I Carabinieri del Nucleo Tpc dell’Aquila ritrovano libri rubati (e li restituiscono a chi di dovere)

Tre libri antichi risalenti al 1600 e risultati rubati sono stati individuati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio dell’Aquila: i volumi erano comparsi su un sito di aste online. Le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica del capoluogo abruzzese, hanno permesso di appurare che i libri erano stati trafugati dalla Biblioteca Comunale di Calatafimi Segesta (Tp). Un volume intitolato In Aristotelis libros de caelo et mundo è del 1626, mentre un secondo, In Aristotelis libros de Phisico audito, in due tomi, è del 1629. Una successiva perquisizione ha permesso di sequestrare e recuperare, insieme ai tre beni suddetti, altri 227 libri con timbri che rimandano a provenienze diverse e di vari enti, sia pubblici sia privati. Ulteriori accertamenti svolti dai Carabinieri hanno permesso di verificare che 222 testi sono di natura demaniale o di strutture private tutti riconducibili alla capitale, mentre gli altri 5 libri sono provenienti da diversi enti siciliani: l’Assemblea regionale siciliana, il Comune di Palermo, il Conservatorio Scarlatti di Palermo e un istituto scolastico di Piazza Armerina (En). Il Nucleo Tpc di Palermo ha restituito i beni ai legittimi proprietari nell’isola. Il Nucleo di L’Aquila provvederà alla restituzione del materiale librario nella capitale. 

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A Napoli la «Venere degli Stracci» di Pistoletto trasloca, ma rimane in città

La «Venere degli Stracci» di Michelangelo Pistoletto a Napoli si appresta a lasciare piazza del Municipio dopo oltre cinque mesi di esposizione: iniziano infatti oggi 19 agosto i lavori di disallestimento. La sede di destinazione dell’opera, individuata dall’Amministrazione comunale partenopea, è la Chiesa di San Severo al Pendino. Già protagonista di un’ampia azione di valorizzazione attraverso mostre d’arte contemporanea e interventi site specific che l’animeranno per tutto il 2024, la chiesa permetterà una regolare fruizione dell’opera, ribadendo il ruolo dell’arte pubblica come strumento di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio culturale della città. Al termine dei lavori di disallestimento Cittadellarte-Fondazione Pistoletto provvederà ai necessari interventi di restauro e conservazione. 

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Una nuova web app, inclusiva per persone con disabilità visive, in funzione in tre siti veneziani

Unica in Italia, una nuova applicazione web inclusiva di alcuni musei veneti è un inedito sistema di audioguide per la narrazione del patrimonio culturale con spiegazioni approfondite, pensate anche per persone con disabilità visive. Per ora il nuovo sistema è in funzione in tre luoghi d’arte a Venezia: la Scuola Grande di San Rocco, la Scuola Grande San Giovanni Evangelista e Villa Foscari del Palladio, detta La Malcontenta, dal 1996 patrimonio Unesco. Il sistema tecnico, realizzato da Lineadacqua in collaborazione con Aniridia Aps, mette in relazione i tre siti culturali attraverso testi e immagini elaborati da storici dell’arte e resi inclusivi da esperti del settore. Il progetto, sostenuto da un bando del Pnrr per l’innovazione e la transizione digitale nel settore dei beni culturali, si allinea, dice il team che l’ha creato, al diritto alla partecipazione alla vita culturale sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Redazione, 19 agosto 2024 | © Riproduzione riservata