GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 La direttrice artistica di documenta 2027 è Naomi Beckwith
- 02 A Firenze il Museo dell’Opera del Duomo raddoppia gli spazi
- 03 5 milioni di dollari per la Tavola dei Dieci Comandamenti da Sotheby’s
- 04 Ed Dolman, presidente esecutivo Phillips, si è dimesso
- 05 Aperto il nuovo Museo Archeologico Nazionale di Sessa Aurunca
- 06 Due ritratti di Léonard Limosin in asta a Parigi: li vendono Gros & Delettrez
- 07 A Firenze terminata la prima fase del recupero della scalinata della Via Crucis al Monte delle Croci
- 08 Restaurato un dipinto settecentesco della Chiesa di Sant’Anna di Pisa
- 09 Grido d’allarme per la Cappella Gentilizia di Borgo Pirozza
- 10 Le «minicifre della cultura» in una pubblicazione del MiC
- 11 Addii • Gian Paolo Barbieri
La direttrice artistica di documenta 2027 è Naomi Beckwith
Naomi Beckwith, vicedirettrice e curatrice capo del Solomon R. Guggenheim Museum di New York, è stata incaricata di curare la 16ma edizione di documenta di Kassel prevista per il 2027 (12 giugno-19 settembre). Beckwith, laureata al Courtauld Institute of Art di Londra, ha ricoperto incarichi curatoriali presso il Museum of Contemporary Art di Chicago e lo Studio Museum di Harlem. «Le sue mostre, conferenze e pubblicazioni si sono concentrate sull’impatto e la risonanza della cultura nera sulle pratiche multidisciplinari dell’arte contemporanea globale», si legge in un comunicato di documenta, la manifestazione internazionale di arte contemporanea che si tiene ogni cinque anni nella città dell'Assia, nella Germania centro.settentrionale. «Sono onorata, afferma Beckwith in una dichiarazione, di questa responsabilità ed entusiasta di condividere la mia ricerca e le mie idee con questa istituzione storica e prestigiosa, che offre spazio e tempo per la concentrazione, lo studio profondo, l’esplorazione, la sperimentazione e il risveglio di artisti, curatori e pubblico».
A Firenze il Museo dell’Opera del Duomo raddoppia gli spazi
Il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze raddoppia gli spazi: ai 6mila mq attuali si sommano i 5mila del confinante Palazzo Compagni del 1300, ristrutturato nel Settecento, destinati soprattutto a mostre temporanee e servizi. La giunta comunale ha dato il via libera al «progetto d’Interesse pubblico», presentato in una delibera dall’assessora all’Urbanistica Caterina Biti, in cui si evidenzia «la finalità sociale, culturale e di valorizzazione dei beni culturali e monumentali dell’Opera di Santa Maria del Fiore». Il Museo dell’Opera del Duomo conserva una collezione unica al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino con 750 opere, tra cui quelle di Michelangelo (la Pietà Bandini), Donatello, Andrea Pisano, Pollaiolo, Verrocchio. È stato riaperto nel 2015 dopo un lungo restauro, completamente rinnovato e ampliato ed è passato da 120mila visitatori ad oltre 600mila all’anno. Il successo ha spinto il Consiglio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, nel 2023, ad acquisire Palazzo Compagni. Il nuovo progetto è affidato a Guicciardini & Magni Architetti, che insieme ad Adolfo Natalini avevano firmato l’attuale museo. Gli interventi sono già stati autorizzati dalla Soprintendenza.
5 milioni di dollari per la Tavola dei Dieci Comandamenti da Sotheby’s
È stata battuta da Sotheby’s a New York per cinque milioni di dollari, cinque volte la stima di partenza, la tavola in pietra risalente al periodo tardo bizantino con incisa, 1.500 anni fa, la più antica iscrizione conosciuta dei Dieci Comandamenti cristiani. Trovata nel 1913 di una casa in Israele, vicina a sinagoghe, moschee e chiese, dove per decenni era stata usata come pavimentazione, la tavola nel 1943 fu venduta a uno studioso che la riconobbe come un importante Decalogo degli antichi Samaritani contenente precetti divini, centrali per molte fedi. La lastra di marmo, dal peso di 50 kg e alta 60 cm, ha venti linee di testo di versi biblici noti alle tradizioni cristiana ed ebraica e contiene solo nove dei comandamenti. Manca infatti «Non pronunciate il nome del Signore invano», ma presenta un altro precetto: «Adorare Dio sul Monte Garizim», luogo sacro ai Samaritani.
Ed Dolman, presidente esecutivo Phillips, si è dimesso
Ed Dolman si è dimesso dalla carica di presidente esecutivo della casa d’aste Phillips: era stato eletto nel 2021, dopo essere entrato nell’azienda come amministratore delegato nel 2014, e rimarrà in carica fino a maggio 2025, quando passerà a un ruolo di consulenza. Nell’ultimo anno, oltre al ruolo di presidente esecutivo, Dolman ha gestito le operazioni globali della casa d’aste, assumendo questa responsabilità dopo le dimissioni di Stephen Brooks da amministratore delegato, avvenute a gennaio .Dopo otto anni in Phillips, anche Amanda Lo Iacono, vicedirettore generale della casa d’aste, si dimetterà questo mese per intraprendere altre attività. Martin Wilson, che ha assunto la carica di presidente della British Art Market Federation (Bamf) poco meno di sei mesi fa, dopo una lunga carriera come avvocato specializzato in arte, è stato nominato amministratore delegato di Phillips.
Aperto il nuovo Museo Archeologico Nazionale di Sessa Aurunca
Negli spazi del Castello Ducale di Sessa Aurinca (Ce), che finora ospitavano in un’unica sala una piccola parte dei reperti archeologici provenienti dal Teatro romano della città, il 18 dicembre è stato inaugurato il nuovo Museo Archeologico Nazionale. Il percorso museale è integrato da installazioni interattive e postazioni tattili, progettate e sviluppate dallo studio di design Dotdotdot, con contenuti personalizzabili e accessibili in modalità diverse, che rendono l’allestimento inclusivo e accessibile a ogni genere di pubblico. All’inaugurazione erano presenti il direttore generale Musei, Massimo Osanna, il dirigente delegato della Direzione regionale Musei nazionali Campania, Luana Toniolo, il sindaco di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio, i curatori Carlo Rescigno, professore ordinario all’Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli»- Scuola Superiore Meridionale, e Marco Giglio, ricercatore all’Università degli Studi di Napoli «L’Orientale».
Due ritratti di Léonard Limosin in asta a Parigi: li vendono Gros & Delettrez
«Cabinet des Merveilles» è il titolo della vendita di oggi 19 dicembre della casa d’aste Gros & Delettrez presso l’Hôtel Drouot di Parigi. In una trentina lotti, che comprendono dipinti rari e opere d’arte dall’antico Egitto al Seicento, spiccano due grandi ritratti di Léonard Limosin (Limoges, 1505-77), importante artista di smalti che diede origine a una famiglia di orafi (è suo il celebre ritratto del duca Anne de Montmorency conservato al Louvre). Creati intorno al 1564 e commissionati molto probabilmente da Caterina de' Medici prima di entrare a far parte della collezione Rothschild, questi pezzi appartengono a una serie di 32 placche, di cui solo 17 sono sopravvissute (15 si trovano in collezioni pubbliche). La richiesta per le due opere, con lumeggiature d’oro su rame e della dimensione di 30x26 cm, è tra 150mila e 200 mila euro l’uno. I ritratti rappresentano 2 figure ispirate alle Eroine di Ovidio, opera letteraria che ha influenzato profondamente il Rinascimento in tutta Europa e potrebbero essere stati regalati a Caterina de’ Medici da Louise de Clermont, una sua intima confidente, se non commissionate dalla regina stessa, ardente ammiratrice degli smalti di Limoges. In origine ornavano certamente il rivestimento del «gabinetto degli smalti» della sua residenza parigina, progettata a partire dal 1570 dall’architetto Jean Bullant.
A Firenze terminata la prima fase del recupero della scalinata della Via Crucis al Monte delle Croci
È terminato il recupero da parte del Comune di Firenze della prima parte della scalinata della Via Crucis che, al Monte alle Croci, corre lungo il bordo sudovest del Giardino delle Rose. «La scalinata era stata chiusa un anno e mezzo fa per il cedimento di un tratto della pavimentazione», ricorda l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini «e dopo la messa in sicurezza sono stati eseguiti importanti interventi di risanamento». 385mila euro hanno consentito di riqualificare la gradonata, con smontaggio del lastricato e dei cordonati in pietra e completo rifacimento dell’impianto di raccolta delle acque meteoriche, e restaurato le stazioni della via Crucis in legno e pietra arenaria. L’antico percorso devozionale è stato inoltre valorizzato da un nuovo impianto d’illuminazione. La prossima tranche di lavori, che consentirà il ripristino dell’intero percorso che conduce alla Chiesa francescana di San Salvatore al Monte, sarà possibile al termine del contenzioso giudiziario che vede coinvolto l’ex concessionario di un bar limitrofo. Si tratta della più antica Via Crucis italiana, realizzata nel 1628 dal francescano dell’Osservanza, padre Salvatore Vitale, dove già si trovavano le scale di dantesca memoria che collegavano la Porta di San Miniato alla Basilica di San Miniato al Monte.
Restaurato un dipinto settecentesco della Chiesa di Sant’Anna di Pisa
Un complesso intervento di restauro ha restituito ai fedeli, ai cittadini e ai turisti che visitano la Chiesa di Sant’Anna nel centro storico di Pisa un olio su tela risalente alla metà del Settecento che rappresenta san Benedetto Abate e santa Scolastica, posto a corredo di uno degli altari minori e che costituisce una delle opere d’arte che impreziosiscono la chiesa. Il restauro si è appena concluso: la tela, riportata nella sua collocazione originale, è stata presentata il 17 dicembre. Il progetto di restauro, finanziato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, ha ricevuto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e di Livorno, a luglio 2024, ed è iniziato nelle settimane successive. L’intervento è stato affidato a un laboratorio qualificato, Lo Studiolo Snc, nella cui sede, a Lucca, si è svolto il restauro.
Grido d’allarme per la Cappella Gentilizia di Borgo Pirozza
Gli abitanti del Borgo Pirozza, nel comune di Cervinara (Av), lanciano un grido d’allarme per una Cappella gentilizia che avrebbe urgente bisogno di essere restaurata. L’edificio custodisce un apparato barocco di decorazioni in stucco e un pavimento di maioliche dipinte e di manufatti che documentano il passaggio nel 1706 dell’arcivescovo di Benevento Vincenzo Maria Orsini, futuro papa Benedetto XIII. La cappella è dedicata a San Sebastiano al martirio, con San Giuseppe, Santa Lucia e in alto Maria con il Bambino, in cornice a stucco. Non si conosce con precisione l’anno di erezione della cappella, ma da alcuni reperti si può datare intorno al XV secolo, è certo però che alla data del 6 novembre 1706, l’unico altare (in stucco dipinto ad affresco) fu consacrato da parte dell'arcivescovo di Benevento, futuro Papa Benedetto XIII.
Le «minicifre della cultura» in una pubblicazione del MiC
Oggi 19 dicembre, a Roma, al Ministero della Cultura (Sala Spadolini, via del Collegio Romano, 27), si svolge la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2024 di «Minicifre della cultura», raccolta dei principali dati statistici sulla cultura in Italia, presentata dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del MiC e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Una pubblicazione annuale, in formato cartaceo e digitale, e una piattaforma online in costante aggiornamento, da quest’anno anche in inglese, che raccolgono i numeri pubblicati, forniti dalle istituzioni statistiche ufficiali e da altre fonti di settore. Sono otto gli ambiti tematici di «Minicifre della cultura»: patrimonio culturale; biblioteche e archivi; arti visive e plastiche, architettura contemporanea e design; editoria e stampa; spettacolo; formazione e occupazione in cultura; risorse economiche per la cultura; benessere; salute e cultura.
Addii • Gian Paolo Barbieri
È morto il 17 dicembre a Milano, all’età di 89 anni, Gian Paolo Barbieri, uno dei fotografi internazionali più influenti nel settore della moda. A darne notizia è stata la Fondazione Gian Paolo Barbieri. Dopo aver collaborato con Tom Kublin, Barbieri aprì il suo studio a Milano nel 1964, iniziando collaborazioni con riviste come «Vogue Italia» e divenendo in breve uno dei nomi più ricorrenti nel mondo del fashion. Tra le campagne pubblicitarie si ricordano quelle per Valentino, Armani, Dolce & Gabbana, Versace, Gianfranco Ferré, Bulgari, Chanel, Yves Saint Laurent, Vivienne Westwood. Barbieri ha ritratto anche moltissime star come Jerry Hall, Veruschka, Monica Bellucci e Audrey Hepburn. La sua maestria nell’uso della luce e la capacità di fondere arte, cinema e moda hanno definito nuovi canoni di bellezza e raffinatezza. Negli ultimi anni, con la sua fondazione, Barbieri si è dedicato alla promozione della cultura fotografica, sostenendo giovani talenti e preservando il valore della fotografia come testimonianza e forma d’espressione. Con Allemandi nel 1994 aveva pubblicato il libro Madagascar.