MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2025
NOTIZIE IN BREVE | 11 NOTIZIE
- 01 Nei Campi Flegrei restaurata la Piscina mirabilis. Riapre a marzo
- 02 Un progetto per restaurare il «Giudizio Universale» di Giovanni da Rimini
- 03 Scoperto nel centro di Roma un laboratorio per la produzione di falsi
- 04 Restaurate le Mura della Marina a Genova
- 05 Andrea Rinaldo neopresidente del Comitato scientifico dell’Autorità di Laguna a Venezia
- 06 «I funerali dell’anarchico Pinelli» di Enrico Baj al Museo del Novecento a Milano
- 07 Appello a Giuli: «Tratti con la Morgan Library per la restituzione del Messale di Apiro»
- 08 La Reggia di Monza più accessibile e certificata
- 09 A Milano per l’inchiesta Beic Boeri interdetto per un anno, Zucchi per otto mesi
- 10 In estate la «costellazione artistica» di Jean-Michel Othoniel ad Avignone
- 11 A Tourisma il punto sulle ultime scoperte nelle Grotte di Pertosa-Auletta
Nei Campi Flegrei restaurata la Piscina mirabilis. Riapre a marzo
Riapre a marzo a Bacoli (Na), nell’area dei Campi Flegrei, la restaurata Piscina Mirabilis. È la più grande e monumentale cisterna d’acqua potabile (1.750 mq, 12.600 metri cubi d’acqua) mai costruita dagli antichi Romani in età augustea (27 a.C.-14 d.C.). La piscina garantiva anche il rifornimento idrico alla flotta romana ormeggiata nel porto di Miseno. La Piscina, scavata nel tufo, è a pianta quadrangolare con 48 pilastri alti 15 metri che la dividono in cinque navate e sorreggono le volte a botte. L’acqua arrivava dalle sorgenti del fiume Serino (Av) e raggiungeva Napoli, distante 105 km. La grandiosa struttura è chiusa al pubblico dal 2024 per lavori di restauro realizzati con la collaborazione di Invitalia, che hanno anche rivelato l’esistenza di un tratto finora sconosciuto di 200 metri dell’antico acquedotto della Campania, ora in corso di studio da parte delle Università regionali e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Napoli. I lavori hanno consentito di ridurre gli strati notevoli di depositi calcarei; gli archeologi hanno così potuto chiarire la funzione delle strutture che consentivano di regolare i sistemi di flussi e deflussi dell’acqua. Le sorgenti dell’acquedotto augusteo sono ancora oggi captate dalla società A.b.c., affidataria del servizio per l’approvvigionamento idrico di Napoli.
Un progetto per restaurare il «Giudizio Universale» di Giovanni da Rimini
È in fase di avvio un progetto per restaurare il «Giudizio Universale» di Giovanni da Rimini, il grande affresco trecentesco originariamente situato nella Chiesa di Sant’Agostino della città romagnola, poi strappato e montato su tela a fini conservativi a inizio del Novecento. Di proprietà della Diocesi di Rimini, l’opera, dopo essere stata esposta ai Palazzi dell’Arte, è tornata dallo scorso anno al Museo della Città, nell’ambito del riallestimento dei percorsi espositivi del complesso. Con l’approvazione da parte della Giunta comunale dell’accordo con la Diocesi, c’è l’avvio formale del percorso che porterà al restauro e alla valorizzazione del timpano del Giudizio Universale. L’apertura del nuovo percorso espositivo dell’ala nordovest del Museo della Città con il ricollocamento dell’opera, spiega l’Amministrazione comunale, è stata l’occasione per avviare una riflessione sulla sua salvaguardia. L’intervento allo studio porrà rimedio alle problematiche legate al naturale invecchiamento, in particolare nei supporti e nei sistemi di montaggio, dello «strappo» realizzato da Gaetano Nave tra il 1916 e 1926, grazie al quale si deve la possibilità di poter ammirare ancora oggi l’opera.
Scoperto nel centro di Roma un laboratorio per la produzione di falsi
I Carabinieri hanno scoperto nel centro di Roma un laboratorio clandestino di pittura che attraverso siti internet ha già venduto centinaia di false opere di grandi artisti come Pissarro, Picasso, Picabia, Balla e quadri dei Macchiaioli. L’inchiesta è partita dalle perquisizioni dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nei locali di un restauratore che aveva allestito un grande laboratorio per la produzione in serie di dipinti. Sono stati ritrovatii timbri contraffatti di gallerie d’arte non più attive, tele con fondi già preparati, etichette per le spedizioni delle opere fornite di falsi certificati di autenticità e 71 lavori già terminati e pronti per la spedizione, attribuiti, tra gli altri, a Basaldella, Licini, Van Dongen, René Sautin. Per molti di questi oggetti venivano annunciati luoghi e date delle aste con l’invio delle convalide di autenticità delle opere.
Restaurate le Mura della Marina a Genova
A Genova si sono conclusi i lavori di restauro e valorizzazione delle Mura della Marina, uno degli interventi inseriti nel Piano integrato caruggi. L’operazione, che ha richiesto un investimento di 2.365.000 euro, ha contemplato il recupero delle strutture murarie, il ripristino delle pavimentazioni storiche e l’installazione di un sistema di illuminazione architettonica per esaltarne le caratteristiche. I lavori rientravano nel piano di rigenerazione urbana finanziato dal Pnrr e mirano a migliorare la qualità della vita nel centro storico, restituendo alla città un pezzo della sua storia marittima e difensiva. Il progetto si estende dalla rotonda della Biblioteca Franzoniana fino alla scalinata di Sant’Antonio, comprendendo anche Campopisano Inferiore.
Andrea Rinaldo neopresidente del Comitato scientifico dell’Autorità di Laguna a Venezia
«Abbiamo una missione importante. Dare risposte scientifiche alla politica, avendo il coraggio di dire “no”. Delineare il futuro di Venezia e della laguna, la salvaguardia e la manutenzione. Tenendo presente che fra sessant’anni il livello del mare aumenterà di un metro. E il Mose non basterà». Andrea Rinaldo, 71 anni, scienziato noto all’estero e presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, ha vinto nel 2023 a Stoccolma il «Nobel dell’acqua». In questi giorni il presidente della nuova Autorità per la laguna, Roberto Rossetto, gli ha conferito l’incarico di presiedere il Comitato scientifico dell’istituzione. Un nuovo inizio, che potrebbe rappresentare una grande opportunità, recuperando ritardi, errori e scandali degli ultimi decenni, per ricondurre l’attività di salvaguardia nei suoi binari originali. La sede dell’Autorità, come quella del Comitato scientifico, è il palazzo dei Dieci Savi a Rialto, storico luogo del Magistrato alle Acque, fiore all’occhiello della Serenissima Repubblica. Rinaldo è stato intervistato sulla sua nuova nomina e sulle prospettive di vita della città di Venezia in un articolo di Alberto Vitucci, pubblicato sul sito del quotidiano «la Nuova».
«I funerali dell’anarchico Pinelli» di Enrico Baj al Museo del Novecento a Milano
Chiusa la mostra di Enrico Baj in Palazzo Reale a Milano, la sua grandiosa installazione (tre metri per dieci) «I funerali dell’anarchico Pinelli», 1972, ha finalmente trovato la sua degna collocazione in una sala dedicata del Museo del Novecento. Realizzata da Enrico Baj (1924-2003), artista e militante acceso di passione civile e politica, per denunciare la morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli (1928-69), precipitato da una finestra della Questura mentre era in stato di fermo perché sospettato di aver compiuto la strage di piazza Fontana (cui invece, in seguito, risultò estraneo), l’opera, che guarda a «Guernica» di Picasso, è composta da figure ritagliate su sagome di legno e assemblate. Avrebbe dovuto essere esposta nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale dal 17 maggio 1972, il giorno stesso in cui membri di Lotta Continua assassinarono il commissario Luigi Calabresi, che ritenevano colpevole della morte di Giuseppe Pinelli (la Giustizia lo avrebbe invece scagionato). La mostra ovviamente non si aprì, il dipinto fu acquistato dal gallerista Giorgio Marconi e il ricavato donato alla vedova e alle figlie di Pinelli. Da domani sarà esposto al pubblico, visibile anche dalla Piazzetta Reale, nel nuovo allestimento della Galleria «Gesti e processi [Anni 60-90]» del museo milanese.
Appello a Giuli: «Tratti con la Morgan Library per la restituzione del Messale di Apiro»
Un secolo fa, nel febbraio del 1925, un sacerdote di passaggio rubò dalla Chiesa di Sant’Anna in Frontale, presso Apiro nel maceratese, il «messaletto» di San Domenico Loricato. Passato dalla Svizzera, il sacramentario manoscritto dell’XI secolo, rilegato con copertine in argento sbalzato e avorio scolpito, sembrava scomparso. Nel 2011 si scoprì che quel bellissimo codice in pergamena era finito alla Pierpont Morgan Library di New York. La parrocchia anni fa intraprese un’azione giudiziaria per la confisca e la vinse con una sentenza confermata in Cassazione nel 2020. «Dopo tanti appelli ai suoi predecessori che non hanno ottenuto risultati», Luca Maria Cristini, architetto di San Severino Marche, ha inviato al ministro della Cultura Alessandro Giuli una nuova richiesta perché il Governo inizi una trattativa per la restituzione del prezioso volume. Cristini annuncia anche che «il circolo “Il Grillo” di San Severino Marche, che dal 2000 organizza la manifestazione “Salvalarte”, con il Comune di Apiro e la parrocchia di Sant’Anna, sta preparando una petizione per sollecitare il Governo a compiere quest’ultimo, necessario sforzo. Ce la farà Davide (la piccola parrocchia di Frontale) ad avere la meglio su Golia (la Pierpont Morgan Library di New York con milionaria sede su Madison Avenue progettata dall’archistar Renzo Piano)?».
La Reggia di Monza più accessibile e certificata
La Reggia di Monza, con la Villa Reale, i Giardini Reali e il Parco, entra a far parte del circuito «Museo per tutti», un progetto di L’abilità Onlus volto a garantire l’accessibilità dei beni artistico-museali italiani alle persone con disabilità intellettiva. Tale iniziativa segna un passo significativo verso l’inclusione e la valorizzazione del patrimonio culturale, offrendo anche a questo tipo di pubblico l’opportunità di esplorare e apprezzare la straordinaria ricchezza storica e artistica di uno dei luoghi più emblematici d’Italia. Il progetto è realizzato dall’équipe di Museo per tutti dell’associazione L’abilità Onlus, con il contributo di Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Ente Filantropico (bando 2024.6, «Cultura per tutti») e del Fondo Professor Alfonso Riva.
A Milano per l’inchiesta Beic Boeri interdetto per un anno, Zucchi per otto mesi
Nella vicenda riguardante la realizzazione della Beic (la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura) che ha coinvolto le archistar Stefano Boeri e Cino Zucchi, non sono stati disposti gli arresti domiciliari (come richiesto dalla Procura), ma una serie di interdizioni che finiranno comunque per macchiare carriere brillanti. Secondo quanto stabilito dal gip Luigi Iannelli dopo gli interrogatori preventivi, Boeri e Zucchi, rispettivamente presidente e componente della Commissione giudicatrice del concorso, non potranno più, «sia in qualità di professore universitario che di professionista esterno, comporre commissioni giudicatrici nell’ambito di procedure per l’affidamento di contratti pubblici». Boeri per un anno, Zucchi per otto mesi. Inoltre, per il prossimo anno Boeri non potrà «concludere contratti con la Pubblica amministrazione, salvo che per ottenere prestazioni di pubblico servizio». Le stesse interdizioni sono state previste dal giudice anche per il collega Pier Paolo Tamburelli, uno dei progettisti della cordata vincitrice.
In estate la «costellazione artistica» di Jean-Michel Othoniel ad Avignone
Per celebrare il 25mo anniversario della nomina di Avignone a Capitale europea della cultura e il 30mo anniversario della sua iscrizione al Patrimonio mondiale dell’Unesco, Jean-Michel Othoniel realizzerà nella città papale francese una «costellazione artistica». È il più grande progetto dello scultore. Tra il prossimo 28 giugno e il 4 gennaio 2026 la mostra «cosmica» di Othoniel vedrà approdare 240 opere, di cui 160 mai esposte in Francia, in 10 luoghi della città: il Palazzo dei Papi, il Ponte San Benedetto sul Rodano, il Musée du Petit Palais-Louvre, il Musée Calvet, il Musée Requien, il Musée Lapidaire, il Convento di Santa Chiara, i Bains Pommer, la Collection Lambert e la Place du Palais faranno da cornice alle sue opere.
A Tourisma il punto sulle ultime scoperte nelle Grotte di Pertosa-Auletta
Si è conclusa il 12 febbraio la campagna di scavi 2025 nelle Grotte di Pertosa-Auletta, cavità situata nel Geoparco Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Sa). Le indagini, iniziate nella seconda metà di gennaio, si sono concentrate nell’Antegrotta, dove è stato impiantato un cantiere di scavo nell’alveo del fiume che scorre nella cavità. Di notevole interesse i primi risultati a cui sono approdate le ricerche, che hanno evidenziato l’esistenza di una struttura di culto di età ellenistica (IV-I secolo a.C.) presente lungo il corso d’acqua sotterraneo. Gli archeologi hanno recuperato nell’area sacra numerosi reperti e nei prossimi mesi sono previsti studi specialistici e varie attività di documentazione. Al tempo stesso sono proseguite le ricerche sulla palafitta protostorica presente nella cavità (un caso unico in Europa in ambiente ipogeo), con l’individuazione di ulteriori estensioni della struttura. Nell’ambito di TourismA 2025, salone di archeologia e turismo culturale che si svolgerà a Firenze dal 21 al 23 febbraio, la Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente) ha organizzato il convegno «Lungo le acque oscure. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta», che si terrà nel pomeriggio del 22 febbraio.