NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 19 LUGLIO 2024

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VENERDÌ 19 LUGLIO 2024

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Dall’alto in senso orario, il rendering del Memoriale dell’Olocausto di Londra © Adjaye Associates; «Dei di Lava: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone» di Edoardo Puglisi, © Fondazione Federico II; il pavimento sommerso della villa romana di Baia. © Eduardo Ruspantini; La restituzione dei bronzi del Benin all’Oba Ewuare II © Omoregie Osakpolor. Per gentile concessione dello Stanley Museum of Art

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Istanbul, chiusa dalle autorità un mostra sulla comunità transgender

Le autorità turche chiudono una mostra che esplora l’arte e la storia della comunità transgender del Paese nel contesto di una più ampia repressione LGBTQ+. È piuttosto raro che si verifichi un simile intervento in una galleria, ma è successo al Depo Istanbul, uno spazio non profit fondato da Osman Kavala, attivista culturale e imprenditore turco condannato all’ergastolo da un tribunale turco nel 2022 con l’accusa di aver tentato di rovesciare il Governo Erdogan. Lo spazio è stato costretto dalla polizia a rimuovere la mostra «Turn and See Back: Revisiting Trans Revolutions in Turkey» lo scorso 11 luglio. Gli ufficiali hanno consegnato un avviso di un governatore distrettuale nel quale si sosteneva che lo spettacolo incitasse il pubblico all’odio. Il presidente Erdoğan negli ultimi anni ha fatto appello alla sua fede religiosa per etichettare come «deviante» la comunità LGBTQ+ e ritirarsi da un trattato contro la violenza di genere. Il suo Governo ha bloccato l’Istanbul Pride dal 2015, era il più grande corteo LGBTQ+ nel mondo musulmano.

02

Londra, il Governo laburista riprende i progetti per un memoriale nazionale dell’Olocausto

L’amministrazione laburista di Keir Starmer sta riproponendo un disegno di legge che consentirà la costruzione del monumento e del centro di apprendimento annesso, dopo che il progetto era stato contestato in tribunale. Il nuovo Governo del Regno Unito si impegna a costruire il memoriale nazionale dell’Olocausto accanto al Parlamento. L’annuncio è stato fatto il 17 luglio durante il discorso in cui Re Carlo III ha letto le priorità del partito laburista per i prossimi mesi. Il progetto risale al gennaio 2015, nato per volontà del primo ministro David Cameron, sulla base delle raccomandazioni della Commissione interpartitica sull’Olocausto da lui istituita l’anno prima. Lo scopo era «garantire per sempre l’istruzione sull’Olocausto». Sono però sorti dei problemi dopo che il London Historic Parks and Gardens Trust ha contestato la decisione di costruire il sito sui Victoria Tower Gardens, classificati di Grado II, portando il caso all’Alta Corte. Ciò ha portato all’annullamento del permesso di costruire nel 2022, a causa di una legge del 1900 che stabiliva che l’area doveva rimanere un parco.

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Hackerati e diffusi online 1,1 terabyte di dati interni Disney

La violazione è stata rivendicata dal gruppo anonimo Nullbulge, che avrebbe agito nel tentativo di proteggere gli artisti protetti da © contro l’utilizzo indiscriminato delle loro opere per addestrare l’intelligenza artificiale. I dati sono stati rubati dai canali Slack privati della Disney utilizzati per le comunicazioni interne, non si esclude l’aiuto di un insider. Ne ha dato notizia il «Wall Street Journal». Le informazioni trapelate online riguardano il sistema di collaborazione interna sul posto di lavoro, comprese discussioni su campagne pubblicitarie, tecnologia di studio, piani di sviluppo software e candidati ai colloqui. «Secondo Nullbulge, il gruppo ha compromesso due volte il computer di un responsabile dello sviluppo software della Disney, riuscendo così ad accedere dopo che lui ha scaricato uno strumento che era stato corrotto con un malware», si legge nelle colonne del giornale. Il rapporto tra © e IA è molto dibattuto negli Stati Uniti e non solo. In tutto il mondo si susseguono lettere aperte di protesta contro l’uso irresponsabile dell’intelligenza artificiale generativa, dalle arti visive alla musica, al cinema.

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È nell’Iowa il primo museo americano a restituire i bronzi del Benin al sovrano

L’University of Iowa Stanley Museum of Art ha restituito due bronzi del Benin al sovrano reale anziché al Governo del Benin, è la prima volta che un museo statunitense restituisce opere al capo dell’ex famiglia reale dell’impero del Benin. In una cerimonia tenutasi il 15 luglio al Benin Palace in Nigeria, il museo ha riconsegnato una targa in ottone e una pala d’altare in legno, all’Oba Ewuare II. I cosiddetti bronzi del Benin sono diventati una pietra di paragone per testare la prontezza dei musei europei a restituire il patrimonio trafugato dall’Africa in epoca coloniale. Dopo il violento saccheggio e la devastazione del Palazzo Reale del Benin da parte delle truppe britanniche nel 1897, almeno 3.000 reperti sono stati dispersi a livello internazionale. Il Regno del Benin fu quindi incorporato nel protettorato britannico della Nigeria, che divenne l’indipendente Repubblica Federale della Nigeria nel 1960.

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Bacoli, restituito dai fondali il grande pavimento in marmo di una villa romana

Un pavimento in marmo composto da migliaia di lastrine, ampio 250 metri quadrati, in uno stato di buona conservazione, è stato rinvenuto a otto metri di profondità nel Parco archeologico sommerso di Baia, in provincia di Napoli nei Campi Flegrei. La scoperta è avvenuta nell’ambito di uno scavo attualmente in corso condotto da CSR Restauro Beni Culturali e Naumacos Underwater Archaeology and Technology. È decorato con intarsi geometrici realizzati con la tecnica dell’opus sectile, che prevede elementi molto più grandi delle tessere del mosaico ed era solitamente riservata a strutture di alto rango, ville, palazzi e bagni pubblici. Baia era un’antica città romana meta e rifugio costiero della nobiltà, rinomata per le lussuosissime ville e le sorgenti termali. Nel tempo è parzialmente sprofondata sotto il livello del mare a causa del bradisismo, legato all’attività vulcanica. I marmi non pregiatissimi utilizzati per il pavimento indicherebbero un momento di difficoltà economica attraversato anche dalla nobiltà romana.

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Superconodminio6: torna l’incontro tra gli spazi indipendenti dell’arte contemporanea

Il nuovo episodio di Supercondominio, dedicato agli spazi indipendenti e fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, si svolgerà sabato 31 agosto e domenica 1 settembre nel Centro Polifunzionale di Rittana (Cn) e nell’ambito di «Radis», il nuovo progetto di arte nello spazio pubblico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. «Supercondominio6 | Paradis» si rinnova dunque cambiando sede e formato: «tra le radure e i rifugi nei pressi di Rittana, sulle Alpi Cozie, cinque progetti di residenza italiani sono stati invitati a convivere per un weekend con altrettanti progetti affini attivi in altri Paesi europei, in un contesto di libero dialogo e conoscenza reciproca favorito dalle ricerche sul corpo, sulla parola e sull’esperienza presentate delle artiste Martina Rota, Allison Grimaldi Donahue e Luca De Leva. Ci auguriamo che da questo incontro possano nascere nuove idee e collaborazioni a sostegno della ricerca artistica delle nuove generazioni», spiegano i fondatori e curatori. I partecipanti sono cinque realtà italiane e cinque dall’Europa: AiR 351 (Cascais, Portogallo), K.A.I.R. (Košice, Slovacchia), Koraï (Nicosia, Cipro), Rupert(Vilnius, Lituania), Spiritvessel (Espinavessa, Spagna), CRIPTA747 (Torino), In-ruins (Calabria), Studio Rizoma (Palermo), Pianpicollo Selvatico (Levice, CN), Unpae (Roccacaramanico, PE). Tema: la residenza d’artista.

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Stati Uniti, 3 milioni di dollari per i siti del patrimonio nero

Quasi la metà delal somma sarà destinata alla conservazione degli edifici modernisti progettati da architetti neri. Lo ha annunciato il National Trust for Historic Preservation di Washington DC: sovvenzioni per 3 milioni di dollari a 30 siti storici neri negli Stati Uniti, tra cui otto che rappresentano la storia dell’architettura modernista nera. Distribuiti dall’African American Cultural Heritage Action Fund del National Trust, le sovvenzioni variano tra i 50mila e i 150mila dollari per progetti di restauro, nuove posizioni di personale, attività educative, raccolta fondi e altri miglioramenti. Tra i beneficiari di quest’anno scuole, club sportivi e cimiteri. «L’elenco dei beneficiari del 2024 rappresenta cultura e architettura, gioia e resilienza, afferma Brent Leggs, direttore dell’Action Fund e vicepresidente senior del National Trust, questi luoghi e storie trascurati meritano un riconoscimento. La nostra Nazione può essere ricca di storie diverse, ma è stata scarsa nei suoi investimenti in quelle storie». Gli otto edifici modernisti riceveranno ciascuno 150mila dollari grazie a una collaborazione con l’Action Fund e la Getty Foundation di Los Angeles. Tra questi l’Ira Aldridge Theater presso la Howard University di Washington DC, l’Azurest South a St. Petersburg, Virginia e il John F. Kennedy Community Center di Buffalo, New York.

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A 32 anni dalla strage di via d’Amelio, una donazione della Fondazione Federico II all’Aeroporto di Palermo

Presentato oggi il dipinto «Dei di Lava: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone», realizzato dall’artista Edoardo Puglisi, donato all’Aeroporto di Palermo dalla Fondazione Federico II nel giorno del trentaduesimo anniversario della strage di Via D’Amelio, costata la vita a Paolo Borsellino. «Abbiamo accolto con grande emozione la donazione alla Fondazione Federico II di questa opera da parte dell’artista Edoardo Puglisi, afferma Gaetano Galvagno, presidente della Fondazione Federico II. Scegliere di esporla all’aeroporto assume diversi significati: è un altro piccolo tassello per non dimenticare il sacrificio di due eroi della lotta alla mafia in un luogo da cui transitano milioni di persone di ogni nazionalità. Inoltre, riteniamo sia il posto ideale per l’omaggio a un artista che, partendo dalla sua Sicilia, ha iniziato un viaggio artistico internazionale e che alla fine è tornato in Sicilia». Le pennellate rosse simile al sangue e alla lava ricordano da un lato il sacrificio e dall’altro la rinascita.

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Videoarte asiatica, il libanese Panos Aprahamian vince l’Han Nefkens Foundation Grant 2024

Artista multimediale, regista e scrittore di Beirut, classe 1986, Panos Aprahamian si aggiudica i 15mila dollari dell’Han Nefkens Foundation | Museu Tàpies Video Art Production Grant 2024. Avrà ora nove mesi di tempo per realizzare una nuova opera video in edizione limitata, che verrà presentata nel 2026 nelle varie istituzioni che collaborano alla sovvenzione del premio: Museu Tàpies di Barcellona, Centre for Contemporary Art di Singapore, WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles, Museum of Contemporary Art and Design di Manila, Jameel Arts Centre di Dubai e Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli. Il premio è rivolto ad artisti under 50 residenti nei territori dell’Asia occidentale e centrale che non abbiano ancora avuto la possibilità di esporre ampiamente la loro opera.

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Palace day, si celebra oggi la giornata dedicata ai Palazzi-Musei sui Social Media

Oggi come ogni 19 luglio si celebra il #Palace day, una giornata internazionale promossa da European Royal Residences, dedicata a Residenze Reali, istituzioni culturali e politiche, invitando cittadini da tutto il mondo a condividere tweet e immagini del nostro patrimonio culturale. Tema di quest’anno l’arte equestre: «L’obiettivo è di riscoprire la storia e il ruolo dei cavalli, in relazione alle attività dell’uomo nel contesto delle corti europee. I cavalli sono parte integrante delle corti europee, così come le scuderie fanno parte del nostro patrimonio architettonico, spesso essendo estensioni materiali del potere di un monarca», spiegano gli organizzatori. Tante le iniziative su tutto il territorio nazionale, quella della Reggia di Caserta dove la Polizia di Stato accoglie i visitatori per una visita guidata delle scuderie: la reggia ha una grande tradizione equestre e ancora oggi nel Parco reale ospita la Squadra a Cavallo della Polizia di Stato.

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Milano, il Fuorisalone 2025 sarà iperconnesso

Le prime novità per la Design Week 2025 (dall’8 al 13 aprile prossimi) arrivano dal Fuorisalone, che si intitolerà «Mondi Connessi». Ibridazione, contaminazioni ed esplorazione di differenti linguaggi e conoscenze saranno il tema della sua prossima edizione, dopo «Forme dell’Abitare» nel 2021, «Tra Spazio e Tempo» nel 2022, «Laboratorio Futuro» nel 2023 e «Materia Natura» lo scorso anno. «Mondi Connessi diventa, quindi, parte di un filo conduttore che attraversa tutte le edizioni del Fuorisalone e che quest’anno intende valorizzare la sinergia tra design, intelligenza artificiale e partecipazione collettiva, proponendo la visione di un futuro in cui creatività e tecnologia si fondono per creare esperienze immersive e interattive, un’opportunità per esplorare il potenziale del design nel creare legami significativi tra l’ambiente naturale, le innovazioni tecnologiche e le tradizioni culturali», spiega il team di Studiolab.

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Autoritratto di Normsan Cornish scoperto nel retro di una sua tela

Un autoritratto dell’artista inglese e minatore Norman Cornish (1919-2014), raffigurante un giovane uomo sporco con i capelli arruffati, è stato riscoperto sul retro di una delle sue scene di pub affollati, durante un intervento di restauro. L’autoritratto, non datato ma risalente a inizio carriera, è stato scoperto sul retro di uno dei «Bar Scene» in prestito dalla collezione del Durham County Council per una mostra che si inaugura questa settimana al Bowes Museum, County Durham. Si presume che risalga al primo periodo di Cornish, prima che le sue opere venissero scoperte dai collezionisti, quando aveva difficoltà a reperire denaro per i materiali e riutilizzò una tela invenduta. Il termine pittori minatori è associato principalmente agli artisti di Ashington nel Northumberland, i minatori lavoravano e seguivano corsi serali tramite la Workers Educational Association e hanno ispirato un libro del critico d’arte William Feaver e un’opera teatrale di Lee Hall. La loro opera è stata la prima proveniente dall’Occidente a essere esposta in Cina dopo la Rivoluzione Culturale. Lo studio di Cornish a Durham è stato ricostruito in una mostra permanente presso il municipio cittadino.

 

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Potenza, nuove sale nel museo Dinu Adamesteanu per i reperti delle antiche necropoli

Preziosi reperti dalle numerosi necropoli del IV-III secolo a.C. e dalle fortificazioni medievali continuano a emergere a Satrianum, in località Torre di Sariano a Tito (Pz), dagli scavi che si concluderanno l’8 agosto. Parte dei reperti, piatti, vasi e statue, sono in restauro, mentre vetri e numerose collezioni emerse nel 2021 sono esposte in nuove sale del Museo Nazionale Dinu Adamesteanu a Potenza. La Campagna di ricerche, in collaborazione tra studenti e studiosi della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici di Matera, su concessione Sabap Basilicata-Mic, sono dirette dall’archeologa Francesca Sogliani, affiancata dall’equipe francese dell’Università di Rennes 2 coordinata dalla docente di archeologia di quell’Ateneo, Dominique Allios. Punto centrale degli scavi in atto è la valorizzazione e l’uso di nuove tecniche archeologiche a partire dal progetto «Fondo Cultura» del MiC, di cui è stato vincitore il Comune di Tito nel 2021, grazie anche alla messe di reperti emersi all’inizio degli scavi nella zona poco nota della Basilicata. I ritrovamenti di questi anni verranno illustrati all’inizio di agosto dagli archeologi nell’ambito del progetto Prin My-Fortlands, che permetterà a studiosi e pubblico visite agli scavi con guide specializzate per ammirare anche gli ultimi ritrovamenti depositati nelle sale del piccolo museo della torre di Satrianum, importante roccaforte normanna abbandonata nel 1477.

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L’imaging in 3D risolve il cold case di un coccodrillo egizio mummificato tra 2 e 3mila anni fa

Tra i duemila e i tremila anni fa si colloca l’epoca d’oro della mummificazione degli animali nell’antico Egitto. Alcuni venivano venerati come animali sacri fino alla vecchiaia altri, invece, catturati e offerti agli dei. Milioni di gatti, cani, coccodrilli, gazzelle, pesci vari, babbuini, rapaci, ibis, coccodrilli, serpenti, topi ragni, manguste e scarabei stercorari furono sacrificati e offerti agli dei sotto forma di mummie e molti sono oggi custoditi nelle collezioni di vari musei sparsi per il mondo. Tra questi l’esemplare di un coccodrillo del Nilo lungo 2,2 metri, mummificato dagli egizi e conservato al Birmingham Museum and Art Gallery. Un team di ricercatori dell’Università di Manchester, di Loughborough e di Birmingham City ha utilizzato una tecnologia di imaging 3D all’avanguardia per ricostruirne la vita (e la probabile morte). Nello stomaco dell’animale è stato rinvenuto un pesce ancora attaccato all’amo, un uncino in bronzo. La presenza di gastroliti (particolari pietre) nella parte più alta del tratto digerente, ingeriti per favorire digestione e regolare il galleggiamento, dimostrano che il coccdrillo è morto prima che i gastroliti raggiungessero lo stomaco. Il breve lasso di tempo tra l’ingestione del pesce e la morte del coccodrillo suggerisce dunque, secondo i ricercatori, che il coccodrillo sia stato catturato deliberatamente in natura e prontamente lavorato per la mummificazione come offerta al dio (coccdrillo) Sobek, associato alla fertilità e all’agricoltura.

Redazione, 19 luglio 2024 | © Riproduzione riservata