Centinaia di personalità di spicco del mondo della cultura, tra cui Robert del Naja, Tai Shani, Lucy Skaer, Florence Peake, Paul Sepuya, Lawrence Abu Hamdan e Rosalind Nashashibi, sono tra gli oltre 2mila attori, musicisti, scrittori, registi e altri creativi che chiedono un cessate il fuoco a Gaza in una lettera aperta. Essi affermano che i palestinesi stanno attualmente affrontando una «punizione collettiva su scala inimmaginabile» dopo che Israele ha scatenato un «assedio totale» sull’area, lanciando attacchi aerei e tagliando la fornitura di acqua, energia, cibo e medicine a 2,3 milioni di palestinesi di Gaza. L’attacco mortale di Israele alla Striscia di Gaza arriva dopo che il 7 ottobre i terroristi di Hamas sono entrati in Israele con una furia omicida, uccidendo più di 1.300 persone e prendendo ostaggi. Più di 120 persone sono state uccise da uomini armati che hanno fatto irruzione nel kibbutz di Be’eri, mentre i funzionari israeliani hanno dichiarato che almeno 260 partecipanti al festival sono stati uccisi fuori Re’im. A Gaza Hamas avrebbe in ostaggio circa 200 persone, tra cui bambini e anziani.

Dopo vent’anni di attesa, finalmente anche Roma avrà il Museo della Shoah. Nascerà a Villa Torlonia, dove viveva Mussolini, e avrà la forma di una scatola nera in cui i mattoni riporteranno i nomi di tutti i deportati romani e sui muri di cemento armato verranno ricordate le vittime delle altre Regioni del Paese. Il progetto è degli architetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini. Dopo il sì unanime della Camera al provvedimento di legge già passato al Senato, il ministro della Cultura Sangiuliano ha dichiarato: «Il Museo sarà un luogo di fondamentale importanza per tramandare alle future generazioni la vergogna delle leggi razziali e le testimonianze delle barbarie di tutte le persone che la malvagità del disegno criminale nazifascista privò della vita». Per la realizzazione e funzionamento del Museo, saranno stanziati 4 milioni per il 2023, 3 milioni nel 2024, 3,050 milioni nel 2025 e 50mila euro annui a decorrere dal 2026. I lavori partiranno tra pochi mesi.

L’Ar Studio di Snapchat e il Museo del Louvre presentano «Egypt Augmented», una serie di esperienze innovative ed educative di realtà aumentata da vivere nel Dipartimento delle Antichità Egizie e nella Cour Carré del museo parigino, grazie alle tecnologie offerte da Snap. «Attraverso queste esperienze di realtà aumentata, volevamo offrire nuove prospettive di contemplazione culturale al Museo del Louvre, offrendo ai visitatori un'esperienza interattiva e immersiva che approfondisca la scoperta delle opere d'arte», ha commentato Donatien Bozon, Ar Studio Director. «Siamo felici di collaborare con l’Ar Studio di Snap a questo esperimento unico di realtà aumentata. Un tuffo nello splendore degli antichi capolavori egizi che è anche un fantastico strumento di scoperta e di mediazione per tutti i nostri visitatori. Questa collaborazione sottolinea come le nuove tecnologie possono supportare il Louvre nella sua missione di rimanere un luogo dove le persone si emozionano, dove imparano a vedere e dove la conoscenza viene trasmessa in modo sempre diverso», ha dichiarato per parte sua Laurence des Cars, President-Director del Museo del Louvre.

A Firenze il festival di cinema e arte contemporanea «Lo Schermo dell’Arte», alla sua 16ma edizione, sarà in programma al Cinema La Compagnia e altri luoghi dal 15 al 19 novembre (e online fino al 26 del mese) vede quest’anno un focus su Guido van der Werve, un omaggio a Diego Marcon e la Closing Night  con «Inside» di Vasilis Katsoupis con Willem Dafoe. Ma anche Basma Alsharif, Wang Bing, John Menick, Rabih Mroué, Deimantas Narkevičius, Amie Siegel e Fiona Tan. Nella sezione di documentari, quello sull’architettura radicale di Fabrizio Fiumi e dei 9999 in un evento speciale, la vita di Nam June Paik, l’arte di Robert Irwin e Ragnar Kjartansson, le opere di Katharina Grosse e Giulia Cenci e le sfide dello Stedelijk di Amsterdam. Tra le nuove produzioni de «Lo Schermo dell’Arte» «La montagna magica», di Micol Roubini in una video-installazione a Palazzo Strozzi, Strozzina. Anteprima mondiale per le nuove opere di Simon Liu, Gerard Ortín Castellví, Maryam Tafakory e Yuyan Wang prodotte grazie al Visio Production Fund.

A Prato sono previsti quattro appuntamenti, della durata di un’ora ciascuno, per parlare di arte a tutto tondo, a partire dalle opere esposte in Palazzo Pretorio: sono le conferenze del ciclo «Un’ora ad Arte», a cura di Rita Iacopino, direttrice del museo pratese, che partiranno il 21 ottobre alle ore 16. Ciascuno dei quattro incontri, dal taglio divulgativo, avrà un focus diverso e approfondirà epoche, artisti, storie e intrecci, mettendo in luce la ricchezza del patrimonio artistico del Museo di Palazzo Pretorio. La conferenza del 21 ottobre è intitolata «L’arte del Trecento e le opere del Museo di Palazzo Pretorio»: le opere trecentesche conservate al museo e, di conseguenza, i loro autori, saranno poste in relazione con il territorio circostante. Il 4 novembre è in programma la conferenza «La Madonna della Cintola di Filippo Lippi: storie e suggestioni», mentre il 25 novembre sarà la volta de «Gli artisti alla corte di Francesco I de’ Medici»; infine, il 2 dicembre, chiude il ciclo «Il Novecento nelle collezioni comunali».

«Milano Scultura», in programma dal 20 al 22 ottobre alla Fabbrica del Vapore, è l’unica fiera italiana esclusivamente dedicata alle arti plastiche. Con un parterre di circa 50 tra artisti e gallerie, la nuova edizione da un lato rimarca la sua identità ibrida, tra fiera d’arte ed evento curatoriale, dall’altro affonda sempre più le radici nel capoluogo lombardo attraverso una serie di iniziative che rendono più stretto il rapporto con la città. La rassegna, sotto la direzione di Ilaria Centola e con la curatela di Valerio Dehò, è organizzata con il patrocinio del Comune di Milano e si propone come hub culturale, non solo per artisti e gallerie (quindi per gli addetti ai lavori) ma anche per un pubblico più eterogeneo che può avvicinarsi più liberamente a questa disciplina artistica.