GIOVEDÌ 20 GIUGNO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 Due ecoattivisti arrestati dopo aver spruzzato vernice in polvere su alcune pietre di Stonehenge
- 02 Rinvenuti presso Classe i resti di una villa extraurbana dell’età romana imperiale
- 03 Il giudice respinge la richiesta di eredi di due collezionisti per la restituzione di un Picasso blu
- 04 Un nuovo presidente per la fiera Brafa di Bruxelles: è Klaas Muller
- 05 Un’intervista ad Alvaro Siza di Tereixa Constenla sul sito del quotidiano «El País»
- 06 «Assolutamente inaccettabile»: il centrodestra in Germania chiede di boicottare una mostra sulla violenza domestica e il cannibalismo
- 07 Christian Greco presidente del comitato scientifico del Museo Archeologico di Bolzano
- 08 Gli archeologi hanno aperto un sarcofago merovingio in una chiesa di Chartres
- 09 A Spoleto verrà restaurata parte del pavimento a mosaico della Casa Romana
- 10 In una giornata di studi un «veloce» corso per restauratori
- 11 Nasce il Welfare culturale di Fondazione CrF Firenze, «Arte come terapia»
- 12 NOTIZIE DAL MIC • Indette le prove d’esame per la qualifica di restauratore di beni culturali
Due ecoattivisti arrestati dopo aver spruzzato vernice in polvere su alcune pietre di Stonehenge
L’ultimo sito culturale preso di mira dagli attivisti ambientalisti dell’organizzazione Just Stop Oil è Stonehenge: il 19 giugno hanno spruzzato contro il sito preistorico del Wiltshire, nel Regno Unito, una vernice in polvere arancione. Un portavoce dell’English Heritage, ente che sovrintende al monumento, ha dichiarato: «Su alcune pietre di Stonehenge è stata spruzzata della vernice arancione in polvere. È un episodio sconcertante: i nostri curatori stanno indagando sull’entità del danno. Il sito di Stonehenge rimane comunque aperto al pubblico». In un comunicato, la polizia del Wiltshire ha dichiarato: «Abbiamo arrestato due persone a seguito di un incidente avvenuto questo pomeriggio a Stonehenge. Intorno a mezzogiorno, siamo intervenuti per segnalare che due sospetti avevano spruzzato della vernice arancione su alcune pietre. Gli agenti hanno assistito alla scena e hanno arrestato i sospettati per aver danneggiato il monumento. Le nostre indagini sono in corso». Pare che alcuni tra i visitatori abbiano cercato di impedire l’atto.
Rinvenuti presso Classe i resti di una villa extraurbana dell’età romana imperiale
Nel corso di indagini archeologiche preventive condotte dall’azienda Gea di Parma con la direzione di Sara Morsiani della Soprintendenza Archeologia ravennate in un cantiere non lontano da Classe, attivato per i lavori di ampliamento del metanodotto Snam, sono venuti alla luce i resti di un’ampia villa extraurbana risalente all’età romana imperiale, probabilmente del I-IV secolo d.C. oltre a quelli, costruiti successivamente su tale edificio, di una basilica del V-VI secolo a tre navate. Le attività di scavo, iniziate nel luglio dello scorso anno, sono ancora in corso sull’area ampia 1.600 metri quadrati e hanno permesso per ora di identificare la domus dotata di un impianto termale e sistema di riscaldamento, zone per la servitù, gli animali, le colture, oltre che lacerti della soprastante antica basilica di cui non si aveva finora notizia dalle fonti, in particolare fondazioni murarie e parti del pavimento. Gli ambientalisti dell’associazione ravennate «Per il Clima - Fuori dal Fossile» hanno chiesto di interrompere il cantiere per attuare un programma di valorizzazione dei ritrovamenti anche se con ogni probabilità il sito verrà indagato e poi di nuovo ricoperto per permettere il prosieguo dei lavori.
Il giudice respinge la richiesta di eredi di due collezionisti per la restituzione di un Picasso blu
Un giudice federale della Corte Suprema di New York ha respinto la richiesta di restituzione del dipinto «La répasseuse (Donna che stira)» (1904) di Pablo Picasso, avanzata lo scorso anno dagli eredi di collezionisti ebrei tedeschi contro la Fondazione Solomon R. Guggenheim. La causa, intentata dai successori di Karl e Rosi Adler, sosteneva che la coppia avesse venduto il dipinto sotto costrizione mentre fuggiva dalle persecuzioni naziste nel 1938 e ne chiedeva la sua restituzione o un risarcimento tra i 100 e i 200 milioni di dollari. Nella sua decisione del 12 giugno, il giudice Andrew Borrok ha stabilito che i ricorrenti non sono riusciti a dimostrare che l’opera sia stata effettivamente venduta sotto coercizione. Ha inoltre stabilito che l’appello degli stessi alla legge del 2016 sul recupero delle opere d’arte espropriate durante il nazismo non era pertinente, perché i membri della famiglia Adler erano a conoscenza dell’ubicazione e dello stato del dipinto da più di 40 anni. La legge Hear- Holocaust Expropriated Art Recovery riguarda i termini di prescrizione, dando agli eredi fino a sei anni dopo la «scoperta effettiva» del loro possibile diritto per presentare una richiesta di risarcimento.
Un nuovo presidente per la fiera Brafa di Bruxelles: è Klaas Muller
Il 13 giugno a Bruxelles, l’Associazione Antiquari del Belgio ha eletto Klaas Muller come nuovo presidente. Nato nel 1975 nella cittadina fiamminga di Lokeren, il nuovo presidente degli Antiquari del Belgio è un esperto di pittura, disegno e scultura dal XVI al XVIII secolo, con particolare attenzione ai maestri italiani, olandesi e fiamminghi. Da oltre vent’anni alla guida di una galleria d’arte antica a Bruxelles, sarà lui a inaugurare la prossima edizione di Brafa Art Fair nel 2025, la 70ma. I festeggiamenti inizieranno a ottobre 2024, con il compleanno ufficiale dell’Associazione, mentre già fervono i preparativi della più longeva manifestazione d’arte d’Europa che si svolgerà nei padiglioni di Brussels Expo dal 26 gennaio al 2 febbraio 2025. Klaas Muller succede a Harold t’Kint de Roodenbeke che ha ricoperto il ruolo per quattro mandati consecutivi (ognuno di 3 anni) consolidando il prestigio di Brafa nel calendario internazionale degli eventi dedicati all’arte. Anche per questo l’Assemblea generale dell’Associazione ha voluto insignirlo del titolo di Presidente onorario.
Un’intervista ad Alvaro Siza di Tereixa Constenla sul sito del quotidiano «El País»
L’architetto portoghese Alvaro Siza, che ha conquistato tutti i maggiori riconoscimenti della sua disciplina ottenendo premi come il Pritzker, il Mies van der Rohe e il Leone d’Oro di Venezia, denuncia la scarsa considerazione che secondo lui subisce oggi l’architettura, soprattutto in Europa. All’età di 90 anni continua a progettare, per esempio il nuovo edificio del Museo d'Arte Contemporanea Serralves di Porto. Ma rimpiange il fallimento di molte sue creazioni, come il progetto per l’Alhambra che aveva vinto e che non ha mai visto la luce. Tereixa Constenla si è recata, per effettuare l’intervista, nello studio del celebre architetto, nella città di Porto, in una sede in cui lavora un altro grande nome dell’architettura, Eduardo Souto de Moura.
«Assolutamente inaccettabile»: il centrodestra in Germania chiede di boicottare una mostra sulla violenza domestica e il cannibalismo
Una mostra collettiva alla Kunsthalle di Osnabrück, in Germania, è stata messa sotto accusa dai politici locali perché «assolutamente inaccettabile sia dal punto di vista del contenuto sia da quello visivo». I membri dell’Unione cristiano-democratica tedesca (Cdu) di centro-destra dello Stato della Bassa Sassonia hanno pubblicato il 15 giugno un comunicato stampa in cui chiedono di boicottare e chiudere la mostra «Kinder, Hört mal alle her! (Bambini, ascoltate!)», poiché affronta temi come la violenza domestica e il cannibalismo. Nella missiva, citata dalla stampa tedesca, si afferma che è «incomprensibile come una simile mostra possa essere approvata». Sul quotidiano di sinistra «Die Taz», il giornalista Harff-Peter Schönherr scrive che tale formulazione implica una richiesta da parte della Cdu: che le mostre debbano essere soggette all’approvazione ufficiale. Si tratta di una forma di «censura», dice Schönherr, incostituzionale.
Christian Greco presidente del comitato scientifico del Museo Archeologico di Bolzano
Christian Greco, il direttore del museo Egizio di Torino, colui che ha trasformato una grande istituzione anche in una icona di fruibilità culturale aperta, arriverà anche a Bolzano, nella veste di presidente del comitato scientifico del Museo archeologico altoatesino. Una nomina che porta nel territorio una figura di riconosciuto prestigio internazionale, scelta evidentemente per la qualità delle sue ricerche ma anche per l’utilità anche qui della sua fitta rete di relazioni globali.
Gli archeologi hanno aperto un sarcofago merovingio in una chiesa di Chartres
Inginocchiati al centro della chiesa di Saint-Martin-en-Val a Chartres, il 19 giugno una dozzina di archeologi ha aperto un sarcofago rimasto sigillato per oltre quindici secoli e che potrebbe contenere i resti di una «figura religiosa molto importante del periodo merovingio». Nella fossa si sono sentite delle esclamazioni quando l’ultimo pezzo di coperchio è stato rimosso dalla tomba, rivelando la sagoma di un corpo in stato di decomposizione. Secondo l'équipe di C'Chartres Archéologie, che sta conducendo gli scavi in collaborazione con un docente e un dottorando di Paris I Panthéon-Sorbona, è «certo che il sarcofago non è stato aperto» da oltre quindici secoli. «Dalla posizione del sarcofago, così vicino al coro della chiesa, possiamo immaginare che ospitasse i resti di una figura religiosa molto importante del periodo merovingio», ha dichiarato all’Afp (Agence France Presse) Mathias Dupuis, direttore del team di archeologi della città di Chartres. I ricercatori ipotizzano che «qui siano stati sepolti i primi vescovi di Chartres nel V secolo». «Si tratta di un progetto di ricerca per saperne di più su questa chiesa, estremamente importante per la storia della città, sostenuto dal comune di Chartres», ha spiegato il direttore di C'Chartres Archéologie.
A Spoleto verrà restaurata parte del pavimento a mosaico della Casa Romana
Verrà restaurata a Spoleto (Pg) una porzione del mosaico pavimentale della Casa Romana su cui recentemente erano state evidenziate alcune criticità. Nei giorni scorsi la Soprintendenza ha autorizzato l’esecuzione dei lavori. Nella fattispecie era stata riscontrata la presenza di una lacuna a ridosso dell’area dell’impluvium, con un rigonfiamento che aveva causato il distacco di alcune tessere. In questi giorni il Comune di Spoleto ha affidato la progettazione e la realizzazione del restauro della porzione di mosaico pavimentale di circa 2 metri, per un costo complessivo di circa 3mila euro, alla ditta Ikuvium R.C. srl di Gubbio che aveva già effettuato il precedente intervento di messa in sicurezza. «A conclusione dell’intervento sarà possibile tornare a visitare anche la parte della Domus che dal 2023 era stata chiusa al pubblico», ha spiegato l’assessore Danilo Chiodetti.
In una giornata di studi un «veloce» corso per restauratori
Un corso rivolto ai restauratori della Regione Siciliana per apprendere l’uso innovativo degli olii essenziali per la salvaguardia e il restauro di opere in materiale lapideo. La giornata di studio, condotta da Guy Devreux, responsabile del laboratorio di restauro materiali lapidei dei Musei Vaticani, e da Rita Reale, restauratrice presso gli stessi Musei, si terrà il prossimo 21 giugno, dalle 9, a Palermo, nella sede del centro regionale per la Progettazione e il restauro dei Beni Culturali. «È un’occasione unica, ha detto l’assessore dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, per accrescere le competenze professionali dei nostri restauratori e la conoscenza di nuove metodologie per garantire la preservazione del nostro patrimonio culturale con metodi all’avanguardia».
Nasce il Welfare culturale di Fondazione CrF Firenze, «Arte come terapia»
Il nuovo progetto della Fondazione fiorentina offre oltre 400 attività creative e gratuite. Arte, musei, «terapie culturali nei siti archeologici» ma anche corsi di coreografia, musica e danza multisensoriale con il supporto di opere d’arte dall’antichità ad oggi. È un programma che ha il compito di migliorare la vita degli anziani con la cultura e che prevede accompagnatori specializzati in laboratori di arteterapia. «L’invecchiamento e la solitudine allontanano le persone dall’universo culturale, loro formidabile rifugio da non perdere mai», afferma Maria Oliva Scaramuzzi, vicepresidente di Fondazione CrF. Aderiscono all’iniziativa «Arte come terapia» la Galleria dell’Accademia, il Bargello, Palazzo Davanzati e Villa Bardini.
NOTIZIE DAL MIC • Indette le prove d’esame per la qualifica di restauratore di beni culturali
Il ministero della Cultura, di concerto con il ministero dell’Università e della Ricerca, ha indetto le prove di idoneità, aventi valore di esame di Stato abilitante, finalizzate al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione, i candidati possono presentare la domanda di partecipazione corredata dalla dichiarazione del possesso dei requisiti richiesti per ciascuna delle categorie dei soggetti legittimati a partecipare alle distinte prove di idoneità.