VENERDÌ 20 SETTEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Il ministro Giuli apre a Napoli il G7 della Cultura
- 02 Tre opere provenienti da una collezione privata arricchiscono ora Palazzo Ducale a Mantova
- 03 La Galerie Perrotin e i suoi artisti hanno fatto una donazione di 6 milioni di euro al Pompidou
- 04 Partono i restauri alla Chiesa di San Montano a Todiano (Preci, Pg)
- 05 La riapertura del CAMeC della Spezia
- 06 Da Sotheby’s la collezione del magnate Sydell Miller. Stima: 200 milioni
- 07 Un restauro «lampo» per il Carro Trionfale di santa Rosalia di Jannis Kounellis
- 08 Il sarcofago del poeta Joachim du Bellay ritrovato sotto il transetto di Notre-Dame
- 09 Al Museo Ebraico di Roma aperta la Sala degli Argenti, protagonisti anche di un libro
- 10 Il nuovo direttore della Frick Collection è Axel Rüger
- 11 In Tirolo una giornata di performance sulla storia coloniale
- 12 Il «Leone ruggente» torna a casa
- 13 Le tappe marocchine dell’Art Explora Festival
- 14 Lo stato del design, della cultura del progetto e della cultura di impresa tra Calabria e Sicilia
- 15 Addii | Giovanni Sarti
Il ministro Giuli apre a Napoli il G7 della Cultura
I lavori per il G7 della Cultura in corso oggi 20 e domani 21 settembre a Napoli hanno preso il via con la consegna da parte del ministro Alessandro Giuli al corrispettivo ucraino di una medaglia di bronzo dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per i due anni della resistenza ucraina all'invasione russa. Secondo Giuli «Il G7 è stato volutamente aperto dal ministro della cultura ucraino affinché fosse chiaro che l'ordine del giorno riguarda la cultura con tutte le sue implicazioni ma che si deve partire dal fondamento che le democrazie liberali devono essere compatte per la tutela dei beni culturali di un paese aggredito che fa parte della nostra cultura europea». La medaglia è stata donata anche agli altri rappresentanti del G7 quale riconoscimento del loro impegno nella questione ucraina e «il ricavato delle vendite andrà a sostenere le attività dell'ospedale pediatrico di Leopoli impegnato nella cura e nell'assistenza dei bambini ucraini colpiti dalla guerra». L'inizio del G7 cultura non è stato tuttavia avulso da proteste come quelle previste per domani 21 settembre e quelle che hanno visto protagonisti studenti e attivisti con slogan e striscioni davanti al Museo Archeologico Nazionale, dove i ministri si sono recati proprio ieri pomeriggio, il giorno del miracolo di San Gennaro, accolti dal ministro Giuli, per una visita guidata dal direttore generale Musei Massimo Osanna.
Tre opere provenienti da una collezione privata arricchiscono ora Palazzo Ducale a Mantova
In ricordo di Ippolito Cazzaniga Donesmondi, collezionista mantovano, e di sua moglie Lidia Gallico sono giunti in dono al Museo di Palazzo Ducale dalle raccolte di questi coniugi tre dipinti cinquecenteschi, di soggetto sacro e di piccolo formato, due dei quali noti agli studi grazie alle ricerche della storica dell’arte Chiara Perina (1937-2010). Si tratta di un «Cristo davanti a Pilato», in cui la studiosa trovava forme e stile riconducibili a Lorenzo Costa il Giovane (1535-83) e di un «Gesù e la Maddalena», riferito da Perina a Teodoro Ghisi (1536 ca.-1601). La terza opera giunta in dono a Palazzo Ducale e proveniente dalla stessa collezione raffigura invece una «Orazione nell’orto» ed è del tutto sconosciuta agli studi. «Queste tele sono un prezioso dono al Museo, dichiara il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occaso, e integrano le nostre conoscenze della pittura mantovana del secondo Cinquecento, un periodo che si è rivelato di grande interesse e qualità e che meriterebbe di essere consacrato con una mostra».
La Galerie Perrotin e i suoi artisti hanno fatto una donazione di 6 milioni di euro al Pompidou
Il 16 settembre, la Galerie Perrotin ha annunciato che, assieme ai suoi artisti, ha donato 23 opere d’arte, per un valore totale di 6 milioni di euro, al Centre Pompidou di Parigi. Raramente una donazione così ingente e di così alto profilo è stata fatta da una galleria e dai suoi artisti a un museo pubblico. Le opere di Jean-Marie Appriou, Genesis Belanger, Sophie Calle, Maurizio Cattelan, Johan Creten, Elmgreen & Dragset, Lionel Estève, Bernard Frize, Laurent Grasso, Jr, Bharti Kher, Klara Kristalova, Takashi Murakami, Jean-Michel Othoniel, Paola Pivi, Tavares Strachan ed Emma Webster, selezionate dal direttore Xavier Rey e dai curatori del museo, saranno esposte da ottobre al quarto piano del Pompidou, con l’obiettivo di illustrare un «ampio panorama dell’arte contemporanea degli ultimi 20 anni». Emmanuel Perrotin, fondatore della galleria, ha dichiarato alla stampa: «Questa donazione è possibile grazie ai rapporti di fiducia che ho instaurato nel tempo con i miei artisti. Abbiamo condiviso momenti meravigliosi insieme e costruito relazioni a lungo termine. Nel mio lavoro, è frustrante essere sempre bloccati nel breve termine delle mostre. L’idea qui è di lasciare una traccia indelebile».
Partono i restauri alla Chiesa di San Montano a Todiano (Preci, Pg)
La Conferenza dei servizi ha dato il nullaosta agli interventi per il restauro e l’adeguamento sismico della Chiesa di San Montano, situata a Todiano, frazione del comune di Preci (Pg). La struttura, originariamente romanica, subì danni significativi nel corso della sua storia, in particolare a seguito del terremoto del 1328. In seguito venne ricostruita e ampliata tra il XV e il XVI secolo. La chiesa presenta due navate e un tetto inclinato verso valle. L’attuale intervento si concentrerà principalmente nel riparare i danni provocati dal sisma del 2016, migliorando ulteriormente le condizioni di sicurezza della struttura. I lavori prevedono un’operazione di restauro accurata sulle murature lesionate, che include tecniche di «scuci-cuci» utilizzando materiale di recupero e malta a base di calce idraulica naturale. Inoltre, si procederà con il consolidamento di tutte le murature, rimuovendo gli intonaci rifatti nel 2004, verificando che non vi siano affreschi nascosti sotto di essi. L’intervento prevede perforazioni nelle murature attraverso carotatrici a rotazione, senza impiego di acqua o percussione, per minimizzare l’impatto sulla struttura.
La riapertura del CAMeC della Spezia
Riapre al pubblico il 5 ottobre alla Spezia, dopo una serie di lavori di manutenzione e restyling strutturale, culturale e scientifico, il CAMeC, Centro d’Arte Moderna e Contemporanea. Il riallestimento della collezione permanente, a cura di Gerhard Wolf, direttore del Kunsthistorisches Institut di Firenze, si sviluppa in un percorso espositivo innovativo che comprende circa 200 opere tra quelle presenti nei fondi del museo. Le sale rinnovate dai restauri non seguono più i vecchi percorsi basati sulla cronologia storica dei pittori e scultori, ma si aprono a libere combinazioni di opere che mettono a confronto i lavori di Lucio Fontana, Gordon Matta-Clark, Marina Abramovic, Emilio Vedova, Carla Accardi, Renato Birolli e altri. Da notare la sezione della storia artistica della città con l’esposizione e la narrazione delle collezioni di Giorgio Cozzani e Ilda Goretti che hanno donato al museo oltre mille opere che hanno reso il CAMeC uno dei musei d’arte moderna e contemporanea tra i più interessanti della Regione.
Da Sotheby’s la collezione del magnate Sydell Miller. Stima: 200 milioni
Secondo gli esperti di Sotheby’s, la collezione d’arte messa insieme da Sydell Miller, fondatrice dell’industria di bellezza Ardell, ha un valore di circa 200 milioni di dollari. Il lotto con la stima più alta è «Nymphéas» (1914-17 ca) di Claude Monet, valutato intorno ai 60 milioni di dollari. Tra le altre opere due lavori di Picasso, un dipinto intitolato «La Statuaire» (1925) valutato 30 milioni di dollari e il bronzo «Tête de femme» (1951), che parte da 7-10 milioni. Gli altri artisti rappresentati includono Vasilij Kandinskij, Henry Moore, Yves Klein, Henri Matisse e François-Xavier Lalanne. Alcuni highlights della collezione saranno esposti nelle sedi della casa d’aste di Londra, Parigi, Taipei, Los Angeles e Hong Kong, prima di arrivare a New York in occasione dell’asta di novembre. [Carlie Porterfield]
Un restauro «lampo» per il Carro Trionfale di santa Rosalia di Jannis Kounellis
I resti del Carro Trionfale di santa Rosalia, opera di Jannis Kounellis realizzata nel 2007 per il 383 Festino e ora in condizioni più che precarie, hanno oltrepassato nei giorni scorsi, grazie a una grande gru, i cancelli di Villa Giulia, a Palermo, per essere trasportati all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, dove inizieranno i lavori per un restauro «lampo». Dopo 17 anni di abbandono, verrà recuperato e il prossimo 11 ottobre sfilerà lungo le vie del quartiere Sperone di Palermo. A ottobre raggiungerà il nuovo murale «Le Rosalie ribelli» di Giulio Rosk. Dopo l’11 ottobre, il «Carro risorto» sarà affidato ai cittadini dello Sperone dove rimarrà, quale simbolo di rinascita e di riscatto dall’incuria e dalla rassegnazione.
Il sarcofago del poeta Joachim du Bellay ritrovato sotto il transetto di Notre-Dame
Gli scavi archeologici sotto la cattedrale parigina di Notre-Dame hanno portato alla luce un corpo sepolto in una bara di piombo nel XVI secolo. Diversi indizi fanno pensare che si possa trattare di Joachim du Bellay (1522-60), poeta e umanista francese, membro della cosiddetta Pléiade, movimento riformatore della lingua e della letteratura francese. Sullo scheletro sono state rinvenute tracce di tubercolosi ossea e meningite cronica, malattie di cui il poeta presentò i sintomi negli ultimi anni della sua vita; questa circostanza lascia pochi dubbi sull’identità del defunto, secondo l’opinione di Éric Crubézy, medico e professore di antropologia all’Università di Tolosa III Paul Sabatier.
Al Museo Ebraico di Roma aperta la Sala degli Argenti, protagonisti anche di un libro
Si è svolta presso il Museo Ebraico di Roma una serata per presentare il volume Consacrati al Signore. Argenti del Museo Ebraico di Roma, di Dora Liscia Bemporad e Davide Spagnoletto (casa editrice Sillabe) e per inaugurare la nuova Sala degli argenti del Museo. Sono intervenuti, fra gli altri, Barbara Jatta (direttore dei Musei Vaticani), Xavier Salomon (deputy director e chief curator della Frick Collection, New York), il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, il rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Di Segni. La Sala degli argenti nasce nel 2023 per esporre arredi di varia provenienza appartenenti al mondo della tradizione ebraica. Sono esposti sia oggetti provenienti dalla Mitteleuropa e dall’Europa orientale, che appartengono genericamente al mondo ashkenazita, sia quelli provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo, che sono definiti solitamente sefarditi.
Il nuovo direttore della Frick Collection è Axel Rüger
La Frick Collection ha annunciato la nomina di Axel Rüger come prossimo direttore del museo. Il nuovo incarico inizierà all’inizio del 2025, quando il museo riaprirà. Rüger è stato segretario e chief executive della Royal Academy of Arts di Londra dal maggio 2019. Durante il suo mandato, ha supervisionato la riqualificazione delle scuole della Royal Academy per un costo di 23 milioni di sterline, e ha curato due mostre di successo, «Souls Grown Deep Like the Rivers: Black Artists from the American South», del 2023, e una retrospettiva dell’artista britannico Michael Craig-Martin, del 2024. In precedenza, aveva diretto anche il Van Gogh Museum di Amsterdam. Ancora prima, Rüger aveva ricoperto un incarico curatoriale presso la National Gallery di Londra, dove sovrintendeva la collezione di dipinti olandesi del XVII e XVIII secolo.
In Tirolo una giornata di performance sulla storia coloniale
Giornata di performance sabato 21 settembre a Merano nell’ambito del public program della mostra «La linea Insubrica» a cura di Lucrezia Cippitelli e Simone Frangi, che si tiene a Merano Arte fino al 13 ottobre. «Metamorfismo» è il titolo della giornata realizzata in collaborazione con il festival Transart, in corso fino al 29 settembre: comprende alle 18 la performance-lecture di Alessandra Ferrina, focalizzata sulla cosiddetta «penetrazione pacifica», e alle 20.30 l’assolo di danza «Mascarades» dell’artista Betty Tchomanga, che si sviluppa intorno alla figura mitologica di Mami Wata, una dea dell’acqua che incarna le ambivalenze della storia coloniale. Alle 16.30 e alle 21.30 ci sarà l’attivazione dell’opera «Digressioni» di The School of Mutants che organizza anche due parade per le strade di Merano, alle 15.30 e alle 19.30, invitando i cittadini a unirsi e prendere parte alle conferenze itineranti sul tema delle politiche anticoloniali. «Il titolo dell’appuntamento, spiegano gli organizzatori, prende in prestito un termine tratto dalla geologia e fa riferimento al processo di trasformazione delle rocce solidificate per l’effetto di alte temperature o forti pressioni. In dialogo con le tematiche trattate nella mostra in corso, “Metamorfismo” interpreta il concetto in maniera metaforica in una giornata interamente dedicata alla performance».
Il «Leone ruggente» torna a casa
Il 19 settembre si è tenuta una cerimonia di restituzione all’Ambasciata del Canada in Italia alla presenza dell’ambasciatrice del Canada, Elissa Golberg, della viceministra del Patrimonio canadese, Isabelle Mondou, dell’Unità investigativa della Polizia di Ottawa, e del Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Si tratta di una stampa originale del leggendario ritratto in bianco e nero di Winston Churchill, scattato il 30 dicembre 1941 dal fotografo armeno-canadese Yousuf Karsh, dopo lo storico discorso tenuto dallo statista britannico alla Camera dei Comuni di Ottawa, e divenuto una delle fotografie più conosciute e riprodotte al mondo. Lo scatto, conosciuto come «The Roaring Lion» («il Leone ruggente», uno degli appellativi di Churchill) era stata rubata tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 dall’hotel Fairmont Château Laurier di Ottawa e venduta tramite una casa d’aste di Londra a un acquirente in Italia, entrambi ignari del furto del pezzo.
Le tappe marocchine dell’Art Explora Festival
L’Art Explora Festival, un festival culturale itinerante e gratuito che navigherà nel Mediterraneo fino al 2026, fa tappa a Tangeri (Marocco) dal 20 al 29 settembre; passerà a Rabat (la capitale dello Stato nordafricano) dall’11 al 17 ottobre in collaborazione con la curatrice Laila Hida, assistita da Inès Yahiaoui, e in partnership con Le 18, un luogo culturale multidisciplinare con sede a Marrakech. Il festival si svolgerà a bordo della nave-museo, con una capacità di accoglienza fino a 2mila visitatori al giorno, con esperienze immersive in collaborazione con il Museo del Louvre e l’Ircam x Centre Pompidou, oltre che sulle banchine nei padiglioni espositivi progettati da Jean-Michel Wilmotte e al di fuori delle mura del museo in una serie di luoghi nelle città ospitanti.
Lo stato del design, della cultura del progetto e della cultura di impresa tra Calabria e Sicilia
Adi Calabria e Adi Sicilia collaborano alla curatela della sezione Design alla Biennale dello Stretto 2024. Dal 18 al 22 settembre, presso Forte Batteria Siacci (Rc), le due Delegazioni Adi (Associazione del Disegno Industriale) raccontano lo stato del design, della cultura del progetto e della cultura di impresa, tra Calabria e Sicilia, attraverso un talk e l’allestimento di una mostra, «Stanza del Design». Il progetto si sviluppa attraverso quattro principali iniziative: una mappa che disegna la topologia del design in Calabria e Sicilia; un’open call rivolta alle realtà «design-oriented» che oggi operano nelle due regioni; un allestimento che presenta la mappa topologica e una selezione di progetti e prodotti rappresentativi; una serie di talk pubblici con la partecipazione di ospiti di rilievo e dei coordinatori del progetto.
Addii | Giovanni Sarti
Il 19 settembre è scomparso l’antiquario Giovanni Sarti che dalla fine degli anni Novanta si era stabilito in pianta stabile, dopo anni di attività a Londra, nella Ville Lumière. Originario di Belforte all’Isauro, comune della provincia di Pesaro e Urbino, dove tornava durante le vacanze estive per ritrovare i suoi affetti, aveva lasciato da giovane il Bel Paese imparando il mestiere sul campo e perfezionandosi nella conoscenza dei dipinti antichi. La sua galleria parigina, al 137 rue de Faubourg St. Honoré, poco distante dall’Eliseo, è specializzata in dipinti italiani dal XIII al XV secolo. Vittorio Sgarbi ricorda la figura dell’antiquario sul suo profilo X (ex Twitter) con queste parole: «È stato, lui marchigiano e albanese, uno dei grandi antiquari italiani nel mondo. E intendo di opere, rare e spesso fondamentali, di arte italiana, proposte a musei e a collezionisti sofisticati. Con una varietà che lo rendeva autorevole e necessario per ritrovare opere dal XIV al XX secolo con pari competenza e capacità. Sarti ha vissuto nella felicità della bellezza, con continue scoperte, in un destino di ricerca e di studio, che ha dato senso alla sua vita e alla nostra».