NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 21 GENNAIO 2025

Image
Image

MARTEDÌ 21 GENNAIO 2025

Image

Dall’alto a sinistra e in senso orario: la Sala Verde a Palazzo Pitti. Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi (foto Cristian Ceccanti); il lingotto di «blu egizio» scoperto nella Domus Aurea (© Parco Archeologico del Colosseo; foto Simona Murrone); Alexie Glass Kantor e Dunja Gottweis; l’«Astronomy Picture of the Day» di Rolando Ligustri

01

A Palazzo Pitti a Firenze si può tornare a visitare gli Appartamenti Reali

Tornano accessibili al pubblico dal 21 gennaio, dopo un quinquennio di chiusura, i fastosi ambienti degli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti. Quattordici sale al primo piano della Reggia nelle quali, per trecento anni, hanno vissuto i membri di tre diverse dinastie di regnanti: Medici, Lorena e Savoia. Tra i primi residenti di quest’ala del Palazzo vi fu, nella seconda metà del Seicento, il gran principe Ferdinando de’ Medici, figlio del granduca Cosimo III; l’ultimo, Vittorio Emanuele III di Savoia, lo lasciò allo Stato, insieme al retrostante Giardino di Boboli, nel 1919. Non visitabili a partire dal 2020, gli Appartamenti Reali sono stati recentemente sottoposti a una complessa operazione generale di restauro e conservazione della quale si è occupato un nutrito team multidisciplinare di specialisti e che ha comportato i più svariati interventi in tutte le sale.

02

Anche un preziosissimo lingotto di blu egizio tra le «tinte base» scoperte nella Domus Aurea

La Domus Aurea continua a sorprendere. È stata effettuata una scoperta legata alle botteghe che lavorarono agli affreschi della monumentale residenza voluta dall’imperatore Nerone. Tra i pigmenti ritrovati e sottoposti ad analisi microscopiche e spettroscopiche per individuarne la composizione chimica e mineralogica, spicca la presenza di ocra gialla all’interno di un’anfora, di vasetti contenenti pigmenti con toni del rosso, come il realgar e la terra rossa, e soprattutto di un eccezionale lingotto del prezioso blu egizio pronto per essere macinato (solitamente il pigmento veniva trovato in polvere o in minuscole sfere). Prodotto con un processo complesso che univa minerali e alta temperatura, il blu egizio rappresentava un lusso riservato nella Roma antica ai contesti più prestigiosi.

03

Il direttore delle collezioni del British Museum è Xerxes Mazda

Il British Museum di Londra ha nominato Xerxes Mazda direttore delle collezioni, responsabile della gestione dei suoi otto milioni di oggetti, un ruolo importante per l’istituzione britannica dopo il recente scandalo che l’ha coinvolta. Mazda proviene dalla British Library, dove ha rivestito la carica di direttore delle collezioni a partire dal 2021. In precedenza aveva ricoperto un ruolo analogo presso i National Museums Scotland. Ancor prima Mazda aveva lavorato al British Museum, dal 2005 al 2013, in vari ruoli, per poi passare al Royal Ontario Museum di Toronto per due anni come vicedirettore. Come direttore delle collezioni, Mazda sovrintenderà ad alcune delle priorità del British Museum, come l’impegno con l’identificazione delle comunità di provenienza per gli oggetti contestati e lo sviluppo e la redistribuzione della collezione attraverso la prossima fase del masterplan per la riqualificazione delle gallerie dell’ala Western Range.

04

Due donne alla guida di Art Dubai

Nuove nomine alla direzione di Art Dubai, la cui 18ma edizione si terrà dal 18 al 20 aprile 2025. L’australiana Alexie Glass-Kantor assume la carica di direttrice curatoriale generale. Sarà responsabile dello sviluppo di partnership con le istituzioni e del rafforzamento di quelle esistenti e supervisionerà la «strategia generale» delle varie piattaforme del gruppo. Già direttrice generale di Artspace, il centro d'arte contemporanea di Sydney, che sotto la sua guida ha visto un’importante ristrutturazione, Glass-Kantor è stata a lungo curatrice di Encounters, la sezione di arte monumentale di Art Basel Hong Kong. Da Art Basel, dove ha lavorato per 12 anni, in particolare come direttrice delle relazioni con le gallerie, arriva anche Dunja Gottweis, ora neodirettrice di Art Dubai. Sarà responsabile dell'organizzazione della fiera a partire dal 2026. La direttrice generale, Benedetta Ghione, e il direttore artistico, Pablo Del Val, rimangono, ma i loro ruoli cambiano: la prima è ora responsabile dello sviluppo economico e della strategia aziendale, mentre il secondo dello sviluppo internazionale. Una nuova partenza strategica per Art Dubai, che sta già investendo molto su scala locale. Oltre alla fiera di punta, il gruppo organizza Downtown Design e la Dubai Design Week, un festival e una fiera del design che si tengono a novembre, e gestisce diversi progetti educativi e pubblici.

05

A Lima polemiche per la statua equestre di Francisco Pizarro

Ventidue anni dopo essere stata spostata nel periferico Parque de la Muralla, il 18 gennaio, giorno del 490mo anniversario della fondazione della città, è stata ricollocata nella centrale Plaza de Armas di Lima una statua equestre in bronzo, opera dello scultore Charles Cary Rumsey (1879-1922), raffigurante il «conquistador» spagnolo Francisco Pizarro. Il sindaco ultraconservatore Rafael López Aliaga aveva ordinato il riallestimento della scultura per rivendicare il passato preispanico e spagnolo della capitale peruviana. Alla cerimonia ha assistito anche la presidente della comunità di Madrid, la conservatrice Isabel Díaz Ayuso, che considera il riallestimento del monumento «un passo avanti nel rispetto della nostra storia comune». La conquista dell’Impero Inca, per un certo numero di autori e storici, è stato uno dei più grandi genocidi della storia umana. Il giorno della ricollocazione dell’opera membri delle comunità indigene hanno manifestato contro quella che considerano una ferita: «È un’offesa, un’offesa a tutti i popoli indigeni del Perù, dell’America Latina e del mondo», ha commentato Teo Todupa, commerciante 55enne.

06

Roma, a Villa Silvestri Rivaldi i restauri dell’Icr sono aperti al pubblico

Tecnici e studenti coordinati dall’Istituto Centrale per il Restauro (Icr) sono al lavoro nella Villa Silvestri Rivaldi per riportare alla luce gli affreschi dell’imponente edificio rinascimentale, che  sorge di fronte alla Basilica di Massenzio in via del Colosseo, per anni abbandonato al degrado e recentemente acquistato dalla Regione Lazio. I primi restauri realizzati nei cantieri scuola Icr hanno riportato alla luce bellissimi affreschi, alcuni dei quali attribuiti alla scuola di Perin del Vaga. In attesa che si proceda al restauro strutturale dell’intero edificio, grazie al Ministero della Cultura, con Segretariato Generale e Icr, la villa aprirà al pubblico con la formula del «restauro aperto» che consentirà di visitare gratuitamente e su prenotazione le sale affrescate del piano nobile durante le attività svolte nell’ambito della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Istituto. Le visite guidate al cantiere, ha dichiarato il direttore dell’Icr Luigi Oliva a «Il Tempo»,  dovrebbero partire già tra febbraio e marzo. Al palazzo è dedicato anche il volume Villa Silvestri Rivaldi. Un cantiere di studio nel centro di Roma (Viella, 2024), a cura di Gianni Pittiglio e Maria Adelaide Ricciardi della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, che ripercorre le scoperte archeologiche, il descialbo degli affreschi cinquecenteschi, la messa in sicurezza, i restauri e i cantieri-scuola che hanno reso Villa Silvestri Rivaldi un luogo di studio e di ricerca, dal 2000 a oggi. Lo studio verrà presentato il 30 gennaio alle 16.30 nella Sala Brandi dell’Icr in via di San Michele 25, a Roma. Nel 2020, nell’ambito del Piano Strategico «Grandi Progetti Beni Culturali» varato dall’allora ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, erano stati stanziati oltre 35 milioni di euro destinati al restauro del palazzo e la sua successiva restituzione alla città.

07

Una scena romana di vendemmia scoperta a Villa Cuomo, a Sant’Antonio Abate

Un finanziamento di circa un milione di euro del Ministero della Cultura ha permesso nuove campagne di scavo nel sito di Villa Cuomo, a Sant’Antonio Abate (Na), dove nel 1974 era stata rinvenuta una villa rustica di età romana, impiantata sul finire del I secolo a.C. Dai recenti scavi è emerso un affresco raffigurante una scena di vendemmia, ricca di dettagli simbolici che richiamano il culto di Dioniso/Bacco, dio del vino e della fertilità. L’opera rappresenta una tinozza per la spremitura dell’uva, attorno alla quale si muovono figure dinamiche impegnate in un rituale che celebra abbondanza e comunità. La villa venne scoperta casualmente da Carlo Cuomo, proprietario del terreno.

08

Inaugurato nel parco di Villa Borghese a Roma un artistico «sentiero d’amore»

È stato inaugurato il 19 gennaio a Roma, nel parco di Villa Borghese, il sentiero «Love (Dante Desire Path)» di Ross Birrell e David Harding. L’opera, vicino alla Galleria Borghese, dall’ingresso di via Pinciana su via dell’Uccelliera, conduce all’antica «Grotta» dei vini, ripristinata con un programma di restauro triennale realizzato dall’impresa romana di costruzioni Ghella e promosso da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e la collaborazione di Zètema Progetto Cultura. L’opera fa parte di «Lavinia», un progetto d’arte realizzato da Ghella e a cura di Salvatore Lacagnina, nato per dialogare con il restauro della Loggia dei Vini. Con il sentiero «Love (Dante Desire Path)» gli artisti scozzesi hanno dato vita a un sentiero lungo 100 metri che si snoda fuori dal padiglione ovale e accompagna i visitatori con le parole della Vita Nuova di Dante, creando una cerniera tra la Loggia dei Vini e la vita quotidiana nel parco. La prima parte del progetto è stata inaugurata lo scorso ottobre con opere site specific di Enzo Cucchi, Piero Golia, Virginia Overton, Gianni Politi e Monika Sosnowska. Le opere della Loggia dei Vini sono visibili gratuitamente da giovedì 23 a domenica 26 gennaio, dalle ore 9 alle ore 17.

09

Grazie al Pnrr anche un corso per giardinieri da giardini storici

Ritorna «Oltre il Giardino. Maturare competenze», un corso di formazione continua e aggiornamento professionale per la cura e la valorizzazione di parchi e giardini storici finanziato dall’Unione europea-NextGenerationEU nell’ambito del Pnrr Cultura 4.0, «Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici». Dopo il successo di partecipazione dello scorso anno, con un nuovo bando pubblico il Ministero della Cultura e la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali lanciano la seconda edizione del corso, destinato a 100 professionisti che lavorano con diversi ruoli e livelli di responsabilità nell’ambito della cura e gestione di parchi e giardini storici nel settore pubblico o privato, profit e non profit. E rinnovano così l’impegno a valorizzare e tutelare il patrimonio culturale e naturale del nostro Paese, investendo nella formazione dei professionisti che operano nel settore. Il bando sarà aperto fino al 14 febbraio 2025 ed è consultabile sul sito fondazionescuolapatrimonio.it. Da aprile a luglio 2025, il programma del corso prevede 70 ore di formazione tra sessioni online e incontri in presenza all’Orto Botanico di Palermo e al Parco Paternò del Toscano di Sant’Agata li Battiati (Ct), entrambi partner di questa edizione.

10

A Milano riapre la Fondazione Adolfo Pini

A Milano, dopo due anni di lavori di restauro, riqualificazione e ammodernamento, lo storico palazzo di Corso Garibaldi 2 (edificio che ospita la Fondazione Adolfo Pini) riapre al pubblico il 29 gennaio alle ore 18.30 con un nuovo allestimento e un percorso espositivo completamente rinnovato. Questo ritorno è una tappa fondamentale nella valorizzazione delle collezioni e dell’eredità artistica di Renzo Bongiovanni Radice e Adolfo Pini. In occasione della riapertura verrà presentata la nuova mostra permanente dedicata a Renzo Bongiovanni Radice, un progetto curato da Silvia Bolamperti, responsabile del Dipartimento Cultura della Fondazione Adolfo Pini, per celebrare la figura e il lascito culturale del pittore lombardo (1899-1970).

11

Alla Fondazione Rovati un dialogo «tra amici» sull’arte antica

La Fondazione Luigi Rovati a Milano ospita il 29 gennaio alle ore 18 l’incontro «Arte antica: un dialogo tra amici», con l’intervento di Maurizio Harari, dell’Università degli Studi di Pavia, e dell’etruscologo Giulio Paolucci, conservatore del Museo della Fondazione Rovati. L'incontro prende spunto dal volume Verbis ut imagine pingo, a cura di M. Di Fazio, M.E. Gorrini e S. Paltineri, che raccoglie i contributi di colleghi, amici ed ex alunni del professor Maurizio Harari e ne celebra gli oltre quarant’anni di ricerca e di insegnamento nei settori dell’etruscologia e delle antichità classiche. La sua carriera accademica si è svolta in continuità (fino alla cessazione, nel 2024) presso l’Università di Pavia, dove ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento di Studi Umanistici e membro del Senato Accademico (2015-21), nonché quello di direttore scientifico (2009-24) del Museo di Archeologia. Laureatosi in Lettere all’Università di Pavia, è stato alunno del Collegio Ghislieri di Pavia, con cui mantiene da sempre un legame speciale.

12

Dylan al cinema e all’asta: una bozza di «Mr. Tambourine Man» a 508mila dollari

Mentre la vita di Bob Dylan è al centro del film biografico «A Complete Unknown», nelle sale italiane a partire dal 23 gennaio, con Timothée Chalamet nel ruolo del protagonista, il cantautore americano torna a far parlare di sé sul mercato del collezionismo. Le prime bozze del testo di «Mr. Tambourine Man», una delle canzoni più celebri dell’artista, pubblicata nel 1965, sono state vendute per 508mila dollari a un’asta tenuta il 18 gennaio a Nashville da Julien’s Auctions, società di vendite specializzata in cimeli del mondo dello spettacolo. La stima del lotto oscillava inizialmente tra i 400mila e i 600mila dollari. I due fogli ingialliti, macchiati da gocce di caffè e leggermente lacerati dall’età, riproducevano l’evoluzione di tre diverse versioni della canzone, con testi dattiloscritti contenenti scarabocchi e annotazioni scritte a mano da Dylan.

13

Bertozzi eletto socio elettivo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957), fondatore negli anni Ottanta insieme a Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961-Imola, Bologna, 2023) del duo artistico «Bertozzi & Casoni», è stato eletto socio elettivo dalla Assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna per il prossimo mandato decennale. Decine, in Italia e all’estero, le mostre con al centro la ceramica faentina, medium privilegiato dell’artista che con il compagno artistico ha dato vita anche a due nuclei permanenti della sua opera: dal 2017 al 2023 alla Cavallerizza Ducale di Sassuolo (Mo) e, dall’ottobre 2023, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra «In nuce», al Museo San Domenico di Imola.

14

L’«Astronomy Picture of the Day» della Nasa per il 20 gennaio è di Rolando Ligustri

Arriva da un astrofilo italiano, Rolando Ligustri dell’Unione Astrofili italiani (Uai), la «foto astronomica del Giorno» («Apod», «Astronomy Picture of the Day») selezionata dalla Nasa il 20 gennaio. Ligustri ha rielaborato una fotografia scattata dall’osservatorio solare Soho della Nasa, che è riuscito il 13 gennaio a catturare la cometa C/2024 G3 Atlas (visitatrice rara del nostro sistema solare, con un’orbita di circa 160mila anni), mentre passava al suo perielio, cioè nel punto della sua orbita più vicina al Sole, a circa 14 milioni di chilometri dalla nostra stella. La cometa si è rivelata un soggetto complesso per gli osservatori terrestri essendo visibile solo nei brevi momenti prima dell’alba o al crepuscolo. Già il 6 novembre 2024 la foto astronomica del Giorno, per la Nasa era stata dell’italiana Alessandra Masi che aveva fotografato la spettacolare cometa Tsuchinshan-Atlas, definita la cometa del secolo, nel cielo delle Dolomiti, sopra il borgo di Tai di Cadore.

15

Addii • Gioia Mori

Si è spenta il 20 gennaio a Roma Gioia Mori, storica dell’arte, curatrice di mostre e docente di storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1996 al 2007 ha diretto “Art e Dossier” (Giunti Editore, Milano) e dal 2000 capo redattrice del sito “Artonline”; dal 1996 al 1999 è stata direttrice scientifica della serie multimedia “CdRom Arte” (Milano). Gioia Mori ha dedicato trent’anni della sua vita allo studio di Tamara de Lempicka, di cui era la maggiore esperta al mondo. Nel 1994, ha pubblicato il primo libro dedicato alla Lempicka e nel corso degli anni ha curato numerose mostre dedicate alla pittrice polacca: a Palazzo Reale a Milano (2006), al Complesso del Vittoriano a Roma (2011) e poi a Parigi (2013), Torino e Verona (2015), a Madrid (2018). È stata autrice di studi su Vittore Carpaccio, Carlo Crivelli, Sofonisba Anguissola, Giorgio de Chirico, Edgar Degas, Marc Chagall, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Fabrizio Clerici, Frida Kahlo, Maryla Lednicka-Szczytt, Helen Dryden e Luisa Casati.

16

Addii • Françoise Choay

Françoise Choay, critica e storica delle teorie e delle forme urbane e architettoniche, è morta a Parigi l’8 gennaio all'età di 99 anni. Nata il 29 marzo 1925 a Parigi come Françoise Weiss, aveva studiato filosofia prima di diventare critica, contribuendo a numerose pubblicazioni tra cui «L’Observateur», «L’Œil», «Art de France», «La Revue d’esthétique», «Critique et Urbanisme». Dopo essersi laureata, nel 1978, con una tesi  su Leon Battista Alberti e le utopie spaziali, aveva insegnato al Centre universitaire expérimental de Vincennes (poi Université Paris 8 Vincennes-Saint-Denis). Nel 1969 fu creato un dipartimento di urbanistica, divenuto in seguito l’Institut français d'urbanisme, nel quale Choay ha insegnato fino agli anni Novanta. È stata autrice di opere diventate punti di riferimento per la storia dell’architettura e dell’urbanistica: L’Urbanisme, utopies et réalités (1965) e La Règle et le modèle. Sur la théorie de l’architecture et de l’urbanisme (1980). Ha contribuito al volume IV dell’Histoire de la France urbaine (1985), curato da Georges Duby. Negli anni ’90 si era dedicata allo studio del patrimonio, pubblicando L’Allégorie du patrimoine (1996). Aveva partecipato ai lavori della Carta di Venezia (1964) e della Convenzione Unesco del 1972 sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale. Per le Editions du Seuil aveva diretto la collana «Espacements», pubblicando traduzioni di testi fondamentali sull’urbanistica.

Redazione, 21 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata