VENERDÌ 21 GIUGNO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 17 NOTIZIE
- 01 A Wiesbaden l’inaugurazione del Museum Reinhard Ernst
- 02 Torna «a casa» a Fabriano la «Santa Maria Maddalena» di Orazio Gentileschi restaurata
- 03 Restaurato il paramento lapideo dell’abside della chiesa di San Frediano a Lucca
- 04 Una testa in marmo del Buddha restituita dal Markk di Amburgo agli eredi dei legittimi proprietari
- 05 Il Walker Art Center invita i visitatori a reimmaginare le sue gallerie
- 06 Restaurato il Belvedere di Torre del Lago, luogo amato da Puccini
- 07 A Stromboli un festival lungo cinque giorni all’insegna dell’interdisciplinarità
- 08 Il Compasso d’Oro Adi 2024 per «Exhibition design» alla Fondazione Rovati con Mario Cucinella Architects
- 09 Il Compasso d’Oro 2024 Targa Giovani a un dispositivo per i pazienti pediatrici ospedalieri lungodegenti
- 10 Ron DeSantis, governatore della Florida, pone il veto su 32 milioni di $ di fondi statali per l’arte
- 11 Maria Concetta Di Natale presidente della Fondazione Sicilia
- 12 Musei e degli Spazi Culturali in tutto il Marocco aperti gratuitamente al pubblico oggi 21 giugno
- 13 Visite guidate estive alla villa romana di Mutteron dei Frati
- 14 Il 22 giugno la 13ma edizione di Art Night Venezia
- 15 Il 27 giugno un party estivo per le Torino Art Galleries
- 16 ADDII • Ennio Finzi
- 17 NOTIZIE DAL MIC • Ricostruito l’elenco delle opere sottratte ai Girolamini dopo la Seconda guerra mondiale
A Wiesbaden l’inaugurazione del Museum Reinhard Ernst
Apre il 23 giugno a Wiesbaden il Museum Reinhard Ernst (Mre), ultimo capolavoro dell’architetto giapponese Fumihiko Maki (scomparso il 6 giugno scorso), una casa dell’arte che stabilisce nuovi standard nell’architettura, nella tecnologia, nella complessità e nella qualità della sua costruzione offrendosi alla scena artistica internazionale quale nuova istituzione museale di livello mondiale specializzata in arte astratta. La prima mostra ospitata gode del patrocinio del presidente della Repubblica tedesca Frank-Walter Steinmeier che nella sua prefazione alla pubblicazione sulla stessa ha sottolineato l’eccezionalità della collezione d’arte che il duo Reinhard e Sonja Ernst ha raccolto negli ultimi decenni e dei pezzi che contiene, europei, americani e giapponesi. L’imminente presentazione della collezione promette infatti una selezione di 60 opere d’arte tra cui dipinti e sculture di artisti come Tony Cragg, Helen Frankenthaler, Karl Otto Götz, Hans Hartung, Yuichi Inoue, Lee Krasner, Morris Louis, Tal R, Judit Reigl, Pierre Soulages, Toko Shinoda, Frank Stella, Atsuko Tanaka e Wolfgang Tillmans e uno spaccato delle loro connessioni emerse subito dopo la Seconda guerra mondiale, capaci di descrivere gli epocali sconvolgimenti storici dell’arte di quel periodo. La progettazione strutturale dell’edificio è andata di pari passo con quella artistica: il risultato è un’opera d’arte totale che combina architettura, pittura, installazione, arte del vetro e scultura.
Torna «a casa» a Fabriano la «Santa Maria Maddalena» di Orazio Gentileschi restaurata
Si avvicina la data del ritorno dell’opera «Santa Maria Maddalena» di Orazio Gentileschi, il grande pittore del XVII secolo, ritenuto essere uno dei principali esponenti del primo naturalismo di ambito romano. Il grande dipinto che fu realizzato fra il 1612 e il 1615, durante il periodo fabrianese del pittore, è attualmente in fase di restauro. Ma è questione di giorni: il ritorno del quadro nella sua chiesa di Santa Maria Maddalena di Fabriano, sede della Pia Università dei Cartai, è previsto a luglio. L’opera, di proprietà della Pia Università dei Cartai di Fabriano, ha sede nell’omonima chiesa ma ha vissuto - negli ultimi sessant’anni - varie disavventure come, nel ‘66, l’alluvione di Firenze, dove si trovava per un restauro, e il terremoto del 1997, quando venne spostata dalla chiesa nel deposito attrezzato delle cartiere, per essere salvaguardata.
Restaurato il paramento lapideo dell’abside della chiesa di San Frediano a Lucca
Dopo circa sei mesi di lavori è giunto al termine il restauro del paramento lapideo esterno dell’abside della Basilica di San Frediano. Il paramento, che riveste la parete dell’abside, è realizzato con più tipi di blocchi in pietra, in maggioranza di Guamo, calcolabile per un 60% dell’intera superfice, mentre per il restante 40% in marmo di San Giuliano. L’aspetto compositivo architettonico presenta in corrispondenza del timpano un occhio tondo in marmo, subito sotto nell’Abside una serie di colonne con 12 capitelli lavorati, nove delle quali in marmo e tre in pietra arenaria. Sotto questo colonnato troviamo tre finestre monofore ed ancora sotto altre tre monofore in marmo lavorato. Tutto il paramento risultava, prima del restauro, ricoperto in modo omogeneo da polveri sottili e da idrocarburi di color nero rilasciate nel tempo da scarichi di auto e in particolare sugli elementi in marmo erano presenti diffuse aree ricoperte da patine di tono bruno (ossalato di calce). Le opere hanno riguardato il restauro degli elementi architettonici in materiale lapideo in pietra arenaria e il restauro degli elementi architettonici in materiale marmoreo (monofore, colonne e capitelli) il tutto attraverso opere di pulitura, consolidamento, stuccatura e trattamento protettivo per una superficie totale pari a circa 500 metri quadrati.
Una testa in marmo del Buddha restituita dal Markk di Amburgo agli eredi dei legittimi proprietari
Dopo 83 anni, il Museo Markk (Museum am Rothenbaum. Kulturen und Künste der Welt) di Amburgo ha restituito ai legittimi eredi un’opera d’arte confiscata durante il periodo nazista. La testa in marmo del Buddha apparteneva alla collezionista d'arte ebrea berlinese Johanna Ploschitzki, che emigrò negli Stati Uniti nel 1939. I suoi beni destinati alla spedizione furono confiscati nel 1941 dalla polizia segreta al porto di Amburgo e poco dopo venduti all’asta. Fu in tale occasione che l’allora Museo di Etnologia acquistò sette oggetti d’arte dell’Asia orientale della sua collezione insieme a venticinque libri antichi. Nel 1948 Ploschitzki aveva presentato tramite i suoi avvocati una richiesta di restituzione che fu solo in parte accolta. Infatti, mentre tutte le altre opere le furono restituite nel 1951 niente più si seppe della testa del Buddha, dal momento che il museo non volle fornire informazioni al riguardo, insabbiando le carte, fingendo di non averla nelle sue collezioni. Tra il 2017 e il 2019 la nuova direttrice del Markk Barbara Plankensteiner diede avvio a una riorganizzazione del museo, lanciando dei progetti di ricerca sulla provenienza dei pezzi della collezione stabile. Fu così che si scoprì la storia di questo prezioso reperto e si diede avvio, dopo l'ennesima richiesta degli avvocati della famiglia della collezionista berlinese, al formale processo di restituzione. «Accolgo con molto favore il fatto che la storica testa del Buddha possa finalmente essere restituita ai discendenti della proprietaria originale», ha dichiarato il ministro per la Cultura di Amburgo Carsten Brosda, mentre la direttrice del museo si è scusata con gli eredi di Johanna Ploschitzki: «Mi rammarico molto che abbiano dovuto aspettare così tanto per ottenere giustizia (...) e per le strategie di occultamento del museo negli anni ’50».
Il Walker Art Center invita i visitatori a reimmaginare le sue gallerie
Più di un anno prima di procedere con un importante riallestimento della sua collezione permanente, che s’intitolerà «This Must Be the Place» che ha inaugurato il 20 giugno, il Walker Art Center di Minneapolis aveva gettato le basi del progetto, rivolgendosi direttamente al suo pubblico. Durante la serie di mostre in quattro parti «Make Sense of This: Visitors Respond to the Walker’s Collection» (conclusasi il 5 maggio), aveva chiesto al pubblico di commentare una selezione di opere della propria collezione attraverso un breve questionario da compilare su un tablet. «Nelle prime due settimane, credo che abbiamo avuto 2.200 risposte», spiega Amanda Hunt, responsabile del museo per il coinvolgimento del pubblico, l’apprendimento e l’impatto. Ciò non significa che il questionario sia stato necessariamente compilato da 2.200 persone, ma che i visitatori hanno probabilmente inviato risposte multiple. «Quello che abbiamo notato subito è che le persone volevano davvero dare un feedback in diversi modi, spiega Hunt. Volevano vedere il loro feedback sui muri, letteralmente».
Restaurato il Belvedere di Torre del Lago, luogo amato da Puccini
La sera di oggi 21 giugno a Torre del Lago, frazione del comune di Viareggio (Lu), sulle sponde del lago di Massaciuccoli, si inaugura il restaurato Belvedere, luogo amato da Giacomo Puccini. Il costo dei lavori è di 2 milioni, in parte stanziati dal Comune e il resto ricavati da un finanziamento del Pnrr. Si conclude così una complessa vicenda di restauro preceduta da polemiche, all’apertura del cantiere nel 2023, tra il sindaco Giorgio Del Ghingaro e l’allora sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, secondo il quale il progetto avrebbe stravolto l’originaria natura del Belvedere. Dopo una serie di confronti fra Comune e MiC la situazione si sbloccò e iniziarono i lavori.
A Stromboli un festival lungo cinque giorni all’insegna dell’interdisciplinarità
Si svolgerà a Stromboli dal 26 al 30 giugno il Marosi Festival, progetto dalla forte impronta interdisciplinare, diretto dalla sua fondatrice Giulia Ferrato con Anna Basti. Questa IV edizione, che intende indagare il tema «Gold Variations» ispirandosi alle trenta «Variazioni Goldberg» composte da Bach, coinvolgerà artisti e compagnie italiane, ma anche provenienti da Malta, Spagna, Belgio e Slovenia, e si articolerà in 34 appuntamenti di danza, performing art, installazioni e la sound art in diversi luoghi dell’isola. «Durante il festival le case, i tetti, gli uliveti, il mare e la schiena stessa del cono vulcanico diventano luoghi di ascolto e performance della pratica artistica contemporanea… Abbiamo scelto di includere artiste/artisti locali o che hanno deciso di abitare a Stromboli intessendo dialoghi con artisti stranieri per attivare una comunità eterogenea, trasversale e intergenerazionale», chiarisce Ferrato. L’ultimo giorno si svolgerà a Casa Carrubo l’installazione-concerto Infinito. Una dedica a Giovanni Anselmo, un processo di creazione collettiva, a cura di Marosi in dialogo con Alessandro Soresini, Vittoria Assembri, Giuseppe Cordaro, Lupo Borgonovo e Michela Palermo, che si concluderà con la salita sul vulcano, ripetendo l’ascesa compiuta 59 anni fa dall’artista torinese.
Il Compasso d’Oro Adi 2024 per «Exhibition design» alla Fondazione Rovati con Mario Cucinella Architects
Il «Premio Compasso d’Oro Adi 2024» è stato assegnato, per la categoria «Exhibition design», alla Fondazione Luigi Rovati con studio Mca-Mario Cucinella Architects. Motivazione: «Allestimento museografico e museologico attraverso il design che prende spunto dal rapporto con la tradizione della scultura, realizzando un ambiente emotivamente coinvolgente e sottolineando il rapporto tra fruitore e patrimonio culturale». Non è affatto frequente che questo riconoscimento sia assegnato a un museo, ma chiunque abbia visitato la Fondazione Luigi Rovati e il suo Museo (a Milano, in corso Venezia 52) non può non condividere la scelta, essendo l’intero complesso un unico, grande «oggetto di design», che combina in sé valori estetici, funzionali e di servizio per il pubblico. L’intero palazzo è stato infatti progettato con grande attenzione non solo ai valori morfologici ed estetici, ma anche alle infrastrutture digitali e alla sostenibilità energetica, cui si aggiunge la sua missione interdisciplinare e metaculturale, dove l’arte s’intreccia con le scienze. Come ha dichiarato la presidente, Giovanna Forlanelli, «il progetto è frutto di un lavoro di cooperazione che ha riguardato, oltre i saperi tecnici, le persone stesse. Questo premio va dunque, da parte della Fondazione che lo riceve, a tutte queste persone».
Il Compasso d’Oro 2024 Targa Giovani a un dispositivo per i pazienti pediatrici ospedalieri lungodegenti
Il progetto «Cari» di Domus Academy (scuola privata di design con sede a Milano) è stato premiato con l’attestato Compasso d’Oro 2024 Targa Giovani, riconoscimento che quest’anno celebra i 70 anni dalla prima edizione. Cari è un dispositivo tattile e audiovisivo che incoraggia un approccio ludico tramite contatto e interazione vocale con i pazienti pediatrici e le loro famiglie, nel corso di lunghe degenze in strutture ospedaliere. Ideato da un gruppo di studenti del Master in Interaction Design, Cari pone particolare attenzione alle difficoltà psicologiche ed emotive dei bambini, derivanti dall’ambiente sconosciuto, dall’interazione con il personale medico, le relative procedure e, soprattutto, dalla solitudine e dalla mancanza di casa. Gli studenti Elena Candeliere, Nicholas Aron e Wiphawee Maneengarm hanno lavorato al concept di un prodotto che intende attenuare lo stress derivante da lunghi periodi trascorsi in una stanza d’ospedale. Il dispositivo «Cari» si presenta come un compagno di giochi dalle fattezze di un orsetto, capace di offrire funzionalità di intrattenimento, tramite touch screen, zampe e orecchie, accanto a un’interazione vocale semplificata tramite un’IA avanzata.
Ron DeSantis, governatore della Florida, pone il veto su 32 milioni di $ di fondi statali per l’arte
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha messo il veto su 32 milioni di dollari di sovvenzioni per l’arte e la cultura nel bilancio statale del prossimo anno, eliminando di fatto la maggior parte delle risorse finanziarie dello Stato disponibili per il settore. La legislatura aveva già approvato i fondi con due sovvenzioni: 26 milioni per la programmazione culturale e museale e 6 milioni per progetti edilizi. I tagli sono una piccola parte di quasi 1 miliardo, su cui DeSantis ha posto il veto prima di approvare il bilancio, ma le istituzioni artistiche e culturali di tutta la Florida affermano che la perdita di queste sovvenzioni rappresenterà una sfida immensa. «È un’enorme delusione», ha dichiarato Michael Tomor, direttore esecutivo del Tampa Museum of Art, al «Tampa Bay Times». Nella Contea di Orange, ad esempio, la decisione del governatore ha di fatto annullato il finanziamento di 1,95 milioni per le organizzazioni artistiche locali, tra cui il Museo d’Arte e la Filarmonica di Orlando.
Maria Concetta Di Natale presidente della Fondazione Sicilia
Nota storica dell’arte e professore onorario dopo una lunga carriera all’Università di Palermo, Maria Concetta Di Natale è la prima donna a rivestire l’incarico di presidente della Fondazione Sicilia. Tra le massime esperte di arti decorative siciliane, allieva di Maurizio Calvesi, la Di Natale ha scoperto molte opere d’arte e collezioni precedentemente sconosciute a studiosi e al pubblico, oggetto da allora di mostre a livello internazionale. Tra gli intenti più importanti per il suo nuovo lavoro, quello di «aprirsi di più all’estero con la Fondazione Sicilia e rendere sempre più internazionale e conosciuto il patrimonio siciliano». Tanti i tesori nascosti dell’isola da far conoscere: per esempio «un libriccino piccolo, preziosissimo e unico, realizzato su disegni di Van Dyck, con tutte le incisioni del maestro su Santa Rosalia». Altro proposito della presidente, quello di «salvaguardare il nostro patrimonio iniziando da restauri necessari: le opere in questione erano state sottoposte a un intervento l’ultima volta mezzo secolo fa».
Musei e degli Spazi Culturali in tutto il Marocco aperti gratuitamente al pubblico oggi 21 giugno
In Marocco, per il terzo anno consecutivo, la Fondazione Musei Nazionali, la Fondazione Jardin Majorelle e il Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione uniscono le forze per organizzare la Notte dei Musei e degli Spazi Culturali (Nmec) oggi 21 giugno. Questo evento, che segna l’inizio dell’estate, apre gratuitamente le porte di una moltitudine di musei e spazi culturali in tutto il Marocco, coinvolgendo oltre 80 spazi culturali e 13 città. Questo appuntamento vale come testimonianza dell’importanza che il Marocco attribuisce alla divulgazione e alla democratizzazione del proprio patrimonio culturale.
Visite guidate estive alla villa romana di Mutteron dei Frati
Con l’estate, il sito archeologico della villa romana di Mutteron dei Frati (Ve) apre le sue porte ai turisti, grazie a 15 pomeriggi di visita che, da giugno a settembre, permetteranno di immergersi nella Bibione di duemila anni fa. Partono già domenica 23 giugno le prime visite guidate della durata di circa un’ora, che vedranno due turni in partenza alle ore 15 e alle 16.30, quest’ultimo anche in lingua inglese. Il numero massimo di partecipanti è di 40 persone, ma sarà possibile richiedere l’attivazione anche di un terzo turno alle ore 18, con un minimo di 10 presenze.
Il 22 giugno la 13ma edizione di Art Night Venezia
La 13ma edizione di Art Night Venezia si terrà il 22 giugno nel segno di Marco Polo, a 700 anni dalla sua morte. L’iniziativa, da tempo entrata nel calendario ufficiale delle Notti dell’Arte europee, ideata e coordinata dall’Università Ca’ Foscari in collaborazione con il Comune di Venezia e con il patrocinio della Regione Veneto, offrirà agli appassionati dell’arte e della cultura un’occasione unica di visita e divertimento. Le istituzioni culturali cittadine partecipano come sempre numerose (saranno oltre un centinaio) al programma, che propone ai visitatori esperienze culturali, visite, concerti, eventi in forma assolutamente gratuita. Si partirà come sempre alle ore 18 di sabato 22 giugno dal cortile principale di Ca’ Foscari con la tradizionale inaugurazione alla presenza di Antonio Marcomini, prorettore Vicario dell’Università Ca’ Foscari, Paola Mar, assessore con delega all’Università del Comune di Venezia, Silvia Burini della direzione scientifica di Art Night Venezia e Angela Bianco, del coordinamento di Art Night Venezia.
Il 27 giugno un party estivo per le Torino Art Galleries
L’Associazione Tag-Torino Art Galleries organizza il 27 giugno, dalle ore 18 alle 22, il Tag Art Summer Party. Sarà una iniziativa diffusa sul territorio torinese presso gli spazi delle gallerie associate a Tag che hanno aderito all’iniziativa. È un invito ai cittadini e turisti, collezionisti e appassionati d’arte, a visitare le mostre per brindare insieme in vista dell’estate, creando così un’occasione conviviale per approfondire la conoscenza degli artisti e il lavoro di ciascuna galleria e le nuove proposte estive. «L’Associazione Tag prosegue la sua attività di promozione e condivisione dell’arte contemporanea con il desiderio che questo spirito sia percepito e diffuso in città, con l’entusiasmo di accogliere gli appassionati e un nuovo pubblico», dichiara la presidente di Tag, Elisabetta Chiono.
ADDII • Ennio Finzi
Era considerato l’ultimo pittore spazialista ancora vivente, anche se nel 1947, quando fu creato il primo manifesto di quel movimento che voleva inserire le dimensioni del tempo e dello spazio nella creazione artistica, lui aveva solo 16 anni. Ma spazialista, nella prima parte del suo percorso artistico, Ennio Finzi era certamente stato in composizioni in cui il ritmo, il colore, la luce, il timbro, assumono il ruolo di elementi portanti di tutta la sua ricerca, in cui pittura e musica hanno sempre «viaggiato» insieme. L’artista veneziano si è spento il 19 giugno all’età di 93 anni nella sua città, che proprio pochi giorni fa gli aveva dedicato un ultimo omaggio con una piccola mostra, aperta fino al 6 ottobre alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. La scoperta della musica dodecafonica lo porta ad appropriarsi del principio della «dissonanza». Improvvisamente, in tal modo, la prassi di un colore sciolto da ogni relazione di tono e carico dell’esclusiva funzione di timbro, apre nuovi e vasti orizzonti, tanto che da quel momento e fino al termine degli anni Cinquanta il suo lavoro risulterà un’ossessiva ricerca sulla semantica del gesto, della luce, del timbro. Poi il cambiamento. I principi della optical art informano le sue ricerche sulla suggestione ottica fino al 1978, anche in relazione all’arte programmata. Dal 1980 la pittura riconquista lo spazio dominante con un successivo alternarsi di colore e non colore, di luce ed oscurità che si contendono la superficie dell’opera.
NOTIZIE DAL MIC • Ricostruito l’elenco delle opere sottratte ai Girolamini dopo la Seconda guerra mondiale
Sono oltre 200 gli oggetti trafugati dalla Chiesa dei Girolamini di Napoli e da altri locali del Complesso monumentale omonimo dopo la Seconda guerra mondiale. Grazie a un’accurata e complessa indagine, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) e gli storici dell’arte del Complesso dei Girolamini hanno ricostruito l’elenco delle opere sottratte. All’appello mancano numerosi pezzi tra cui vari busti reliquiari, lampadari, crocifissi, dipinti, mensole in marmo, organi, candelieri, vasi, ornamenti e altri beni di importante valore storico-artistico. L’operazione, realizzata in attuazione del protocollo sottoscritto il 31 gennaio 2024 tra la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli e il Complesso Monumentale e Biblioteca dei Girolamini, ha consentito di realizzare una ricognizione delle opere d’arte e del prezioso arredo liturgico asportato. I Carabinieri e gli storici dell’arte dei Girolamini hanno portato avanti una serrata ricerca d’archivio procedendo al confronto tra la situazione attuale della Chiesa e le foto d’epoca rintracciate nell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma.