NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 23 DICEMBRE 2024

Image
Image

LUNEDÌ 23 DICEMBRE 2024

Image

Dall’alto a sinistra e in senso orario: «Clube Amarelo», di Luiz Roque, parte della mostra «Estufa» (2024), al Kw Institute for Contemporary Art (cortesia Kw Institute for Contemporary Art via Instagram); un particolare della «Pala di Santa Cecilia» della Pinacoteca di Città di Castello; il ritratto di Costantino XI Paleologo scoperto in Grecia; una veduta aerea del Carcere di Santo Stefano a Ventotene

01

Il Land di Berlino approva tagli alla cultura per 130 milioni

Il 19 dicembre il governo del Land di Berlino ha proseguito con i tagli al bilancio della Cultura, nonostante le proteste degli addetti ai lavori delle scorse settimane. Il nuovo piano di spesa della città per il 2025 prevede una riduzione dei fondi per l’Arte e la Cultura di circa 130 milioni di euro, pari al 12% del suo bilancio, e ciò fa temere la chiusura di diverse istituzioni culturali. Secondo molti, Berlino rischia di perdere il suo «status» di capitale della cultura. «La cultura e i club portano la gente a Berlino. Non vengono qui per il cibo, ma per la storia e la cultura», afferma Emma Enderby, direttrice dell’ente non profit KW per l’arte contemporanea. Enderby fa notare che il budget completo non è ancora stato comunicato alle organizzazioni e questa situazione potrebbe protrarsi fino a metà gennaio.

02

Anche Luca Signorelli pose mano alla «Pala di Santa Cecilia» della Pinacoteca di Città di Castello

Un restauro multidisciplinare del Cnr e dell’Università di Perugia ha riscoperto nella Pinacoteca comunale di Città di Castello (Pg) un’opera di Luca Signorelli (1441-1523): la «Pala di Santa Cecilia», sfuggita alle razzie napoleoniche e naziste. La predella, due metri per tre, offuscata dalla patina del tempo, colpita da ridipinture e traumi (fu ritrovata nel 1945 fra i capolavori destinati al museo di Hitler), era sinora ritenuta un’opera della bottega di Signorelli. L’annuncio della nuova autografia dell’opera («Luca Signorelli e bottega») sarà dato il 28 dicembre in occasione della presentazione del restauro integrale della pala nella Pinacoteca di Città di Castello da Tom Henry, professore emerito della Kent University ed esperto di Luca Signorelli. L’intervento, reso possibile da Università Ecampus tramite Art Bonus, per iniziativa del ricercatore Giuseppe Sterparelli, è stato condotto da Paolo Pettinari sulla pellicola pittorica, Marco Santi sul supporto ligneo e Francesca Rosi nelle indagini scientifiche, sotto la supervisione della Soprintendenza dell’Umbria. Nel lembo della veste della santa ora riaffiora la firma «Luca» e l’anno di esecuzione, 1516.

03

Scoperto un pozzo romano e alcune strutture in due siti in provincia di Udine

Un pozzo, strutture in fondazione e possibili sistemazioni di bonifica, databili tra il II e III secolo d.C. in un contesto romano, e numerosi reperti, tra cui materiale ceramico, vetro, metallo, tegole e coppi prodotti localmente, sono emersi dalle indagini archeologiche svolte dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli-Venezia Gulia, appena concluse in due siti nella Bassa Friulana, a Rivignano, in località Ariis, e Ronchis, in località Fraforeano (Ud). Le indagini, spiegano dalla Soprintendenza, sono state condotte grazie a un finanziamento richiesto per verificare la consistenza di due siti archeologici, fino a oggi di incerta identificazione, e permetterne la tutela. Gli scavi sul campo sono stati realizzati da Cora, società specializzata in indagini archeologiche, in coordinamento con l’ispettore onorario Sergio Salvador e sotto la direzione scientifica di Giorgia Musina, della Soprintendenza Abap del Fvg. Ne tratta un articolo pubblicato dall’Agenzia Ansa.

04

Scoperto in Grecia il ritratto di Costantino XI Paleologo

In un monastero di Aigialeia, nella regione greca dell’Acaia, è riemerso un ritratto del XV secolo di Costantino XI Paleologo, ultimo imperatore bizantino: testimonianza unica del volto del monarca che guidò l’Impero fino alla caduta di Costantinopoli nel 1453. La notizia del ritrovamento dell’affresco nell’antico monastero di Taxiarches di Aigio è stata annunciata da Anastasia Koumousi, direttrice dell’Ufficio delle Antichità dell’Acaia. Il ritratto mostra la corona degli imperatori romani d’Oriente, le aquile bicipiti coronate d’oro emblema della dinastia dei Paleologhi e il mantello porpora decorato con motivi dorati, simbolo della nobiltà bizantina assieme alla corona e allo scettro cruciforme. La scoperta è avvenuta durante i lavori di restauro del Monastero: l’affresco era celato da uno strato di decorazioni posteriori che lo ha nascosto per secoli. Secondo Lina Mendoni, ministra greca della Cultura, che per quest’opera, già sottoposta a studi stilistici, ha convocato scienziati e tecnici esperti di restauro, «si tratta proprio della rappresentazione di Costantino XI. È un dipinto di enorme rilevanza, che non segue i canoni standardizzati dei ritratti ufficiali postumi, ma ritrae un uomo reale, una figura storica concreta e non mitizzata».

05

Un documentario cubano sulla censura governativa delle arti vince l’International Documentary Film Festival di Amsterdam

Il film cubano «Chronicles of the Absurd (Cronache dell’assurdo)» ha vinto il primo premio all’International Documentary Film Festival Amsterdam, il più grande festival di documentari del mondo. Il documentario, che restituisce un punto di vista interno sulle interazioni degli artisti con un governo oppressivo, probabilmente non sarà mai proiettato nel suo paese d’origine. Diretto da Miguel Coyula, noto per «Memories of Overdevelopment» e «Blue Heart-Chronicles», comprende audio clandestini registrati da artisti interrogati da funzionari della Sicurezza statale, artisti che così hanno corso un grande rischio. Le conversazioni sono presentate e trascritte sullo schermo senza alcuna spiegazione vocale o contesto visivo. «Si tratta solo di fatti, spiega Coyula. Non ci sono opinioni in merito, sono solo le registrazioni degli eventi, con il linguaggio che è davvero ciò di cui parla il film. Bisogna immaginare tutti i luoghi e le azioni in questo vuoto oscuro».

06

Una ventina di tombe altomedievali scoperte a Pavia

A Pavia sono state scoperte diverse tombe antiche nel Piccolo Chiostro annesso alla basilica del Santissimo Salvatore. Gli scavi, condotti tra settembre e ottobre dall’Università Cattolica, hanno riportato alla luce numerose sepolture attribuite, da un lato, a membri della corte longobarda e, dall’altro, a monaci vissuti in epoca tardo-medievale. Ai lavori ha partecipato un gruppo di studenti provenienti dalle facoltà di Scienze dei beni culturali e di Archeologia e storia dell’arte, nonché dalla Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’ateneo milanese. Le ricerche si sono concentrate sull’area meridionale del chiostro. Le prime analisi della basilica risalgono al 2017, ma l’ottima conservazione del sito è stata accertata l’anno successivo. «Sono state ritrovate oltre venti tombe alto-medievali in cassa di muratura spesso intatta, sia piana sia a doppio spiovente con laterizi integri, e di queste la più antica è intonacata e dipinta con una croce rossa al centro», ha dichiarato Caterina Giostra, docente di Archeologia medievale e direttrice degli scavi. Nel corso del tempo, i loculi sono stati aperti e riutilizzati per sepolture successive. Una pratica che potrebbe aver portato anche al «recupero di manufatti di pregio e con valore simbolico». Ne ha dato conto un articolo pubblicato sul sito del quotidiano «Avvenire».

07

Ex carcere Santo Stefano a Ventotene, firmato l’accordo quadro con la Dg Musei

Dopo aver raggiunto l’obiettivo dello stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro a favore del Progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano a Ventotene, deliberato nell’ultimo Cipess di fine novembre, il commissario Giovanni Maria Macioce prosegue a passo spedito verso l’apertura parziale del Museo di Santo Stefano a Ventotene, prevista per fine 2025, grazie alla piena sintonia progettuale con Massimo Osanna, direttore della Dg Musei del MiC, suggellata nell’accordo quadro tra il commissario e la Dg Musei appena sottoscritto. «Sono grato al direttore Massimo Osanna e al suo gruppo di lavoro che renderanno possibile quest’obiettivo», ha dichiarato il Commissario straordinario di Governo, Giovanni Maria Macioce.

08

La Reggia di Caserta sarà aperta nel pomeriggio di Capodanno

Il primo gennaio 2025 la Reggia di Caserta sarà aperta dalle 16 alle 19.30 con ultimo ingresso alle 18. Sarà possibile visitare gli Appartamenti reali, il Teatro di Corte e la mostra «Metawork-Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta». Sarà aperta anche la Cappella Palatina e saranno accessibili al pubblico i matronei. I visitatori potranno salire al loggiato che corre al di sopra della navata per godere della vista, dall’alto, del luogo di culto voluto da Carlo di Borbone. I biglietti saranno acquistabili in sede in piazza Carlo di Borbone e online su TicketOne al costo di 5 euro (+1 euro di prevendita su Ticketone), riduzioni e gratuità come per legge. L’accesso all’apertura straordinaria è incluso nell’abbonamento ReggiaCard2025.

09

Visite guidate di fine anno al Parco Archeologico di Sutri

Durante le vacanze di Natale e Capodanno il Parco Archeologico di Sutri (Vt) si prepara ad accogliere i visitatori con un ciclo di visite guidate, un’opportunità per esplorare uno dei luoghi più suggestivi del Lazio a pochi passi dal centro di uno dei borghi più belli d’Italia. L’iniziativa, organizzata da Archeoares, si svolgerà dal 26 dicembre al 6 gennaio e ha un calendario di appuntamenti in un itinerario che intreccia archeologia, arte e paesaggio. Dal 26 al 29 dicembre sono previste quattro visite al giorno, alle ore 11, 12, 15 e 16. Il primo gennaio 2025 le visite saranno tre, alle 12, alle 15 e alle 16. Dal 2 al 6 gennaio le visite saranno anche qui quattro, alle 11, 12, 15 e 16. Per riservare il proprio posto, è possibile contattare Archeoares all’e-mail sutri@archeoares.com.

10

Addii • Zilia Sánchez

È morta il 18 dicembre a Porto Rico, all’età di 96 anni, l’artista cubana Zilia Sánchez, famosa per i dipinti e le sculture astratte che evocano le forme femminili. Il riconoscimento del contributo di Sánchez al modernismo latino americano del dopoguerra e all’arte femminista è stato ampiamente celebrato solo nell’ultimo decennio. Sebbene la pratica di Sánchez abbia spaziato tra vari stili e temi nel corso della sua carriera, divenne nota soprattutto per le sue opere che integrano atmosfere erotiche e corpi rigonfi. Nata nel 1926 a L’Avana, Sánchez si laureò all’Academia Nacional de Bellas Artes San Alejandro nel 1947. Lasciò Cuba nel 1960, quando Fidel Castro salì al potere, vivendo in Spagna, Italia, Canada e New York, dove studiò restauro artistico presso la Herbert E. Feist Gallery e stampa al Pratt Institute. Negli anni Settanta si stabilì definitivamente a San Juan, a Portorico, dove dagli anni Novanta lavorò come docente presso la Escuela de Artes Plásticas de Puerto Rico e presso l’Art Students League di San Juan.

Redazione, 23 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata