VENERDÌ 23 FEBBRAIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 16 NOTIZIE
- 01 Riscoperta a Dresda una pittura murale che Gerhard Richter realizzò agli esordi
- 02 La Tour Eiffel è minacciata dalla mancanza di manutenzione?
- 03 Scoperta a Gerusalemme una scatola in pietra di 2mila anni fa
- 04 Riprendono gli scavi nella villa romana di Mutteron dei Frati a Bibbione
- 05 Iniziano i lavori di restauro nel Santuario della Madonna del Pozzo ad Offanengo
- 06 Una tre giorni ad AlUla per l’AlUla Future Culture Summit
- 07 La Michael Werner Gallery apre una sede a Los Angeles
- 08 Rosanna Ventrella neoeletta presidente della Compagnia di San Paolo (fino ad aprile)
- 09 La galleria cinese Capsule Shanghai apre a Venezia
- 10 Mostre che aprono | Al Museo dei Bronzi Dorati di Pergola l’arte contemporanea incontra le collezioni del museo
- 11 Mostre che aprono | Expoarte: una due giorni di moderno e contemporaneo a Montichiari
- 12 Mostre aperte: «Il Compianto dai Musei Vaticani» di Giovanni Bellini al Museo Diocesano di Milano
- 13 Mostre aperte: Il Van Gogh «dei record» arriva al Museo Revoltella
- 14 Addii: Lucia Spadano
- 15 Addii: Jérôme Zieseniss
- 16 NOTIZIE DAL MIC: 3,5 milioni per il Piano per l’Arte Contemporanea 2024 del MiC
Riscoperta a Dresda una pittura murale che Gerhard Richter realizzò agli esordi
Una pittura murale che Gerhard Richter dipinse quando era studente all’Università di Belle Arti di Dresda tornerà a essere esposta al pubblico, 45 anni dopo essere stata ricoperta e quasi dimenticata. Richter la realizzò nel 1956 nella tromba delle scale e nell’atrio del Museo tedesco dell’igiene. Quando il museo nel 1994 gli chiese per la prima volta di poterlo esporre l’artista rifiutò, sostenendo che «la pittura murale non è una delle opere d’arte più degne di essere conservate al mondo». Ma quando, nel 2022, quasi trent’anni dopo, il Museo tedesco dell’igiene glielo ha chiesto nuovamente, ha accettato. «A quell’età (Richter ha compiuto 92 anni il 9 febbraio) la visione del mondo cambia e si è più rilassati su parecchie cose», ha affermato Dietmar Elger, responsabile dell’Archivio Gerhard Richter. Il murale, intitolato «Lebensfreude» (gioia di vivere), mostra gruppi di figure impegnate in attività quotidiane o di svago. In un saggio del 1956, Richter disse che l’atmosfera doveva essere «festosa e allegra, gioiosa ma anche rasserenante, chiara e concreta». Secondo Elger, si tratta di un’«espressione ideologica di una società socialista gioiosa, liberata dal fascismo».
La Tour Eiffel è minacciata dalla mancanza di manutenzione?
Secondo la Cgt (Confédération Générale du Travail), il maggior sindacato francese, la Société d’exploitation de la Tour Eiffel (Sete) e il Comune di Parigi, spinti dalla «ricerca della redditività a tutti i costi e a breve termine», stanno trascurando lo stato di salute della Torre. «È in avanzato stato di deterioramento, a causa della ruggine», ha dichiarato un rappresentante del sindacato al canale d’informazioni Bfm. Secondo il sindacato, le tasse pagate da Sete al Comune, che sono destinate ad aumentare fino a 50 milioni di euro all’anno, non aiutano a risolvere la situazione. [Le Figaro]
Scoperta a Gerusalemme una scatola in pietra di 2mila anni fa
Un raro contenitore in pietra a più scomparti, risalente ai tempi del Secondo Tempio, ovvero circa 2mila anni fa, è stato presentato al pubblico per la prima volta a Gerusalemme al Museo di Israele. La scatola è stata scoperta durante gli scavi condotti dall’Autorità israeliana per le antichità, e finanziati dalla Fondazione Città di David in collaborazione con il Ministero del Patrimonio, nel Parco Nazionale delle Mura di Gerusalemme. Quadrata, 30x30 cm, è scolpita in pietra calcarea tenera e divisa all'interno in nove scomparti di uguali dimensioni. Il contenitore, probabilmente utilizzato per scopi commerciali come l’esposizione di merci, è stato scoperto all’interno di un antico magazzino datato alla fine del periodo del Secondo Tempio che un tempo si trovava lungo la Strada del Pellegrinaggio nella Città di Davide. Parti di un’altra scatola simile furono rinvenuti uan cinquantina di anni fa dall’archeologo Nachman Avigad durante gli scavi nel quartiere ebraico. Dopo la scoperta, Avigad chiamò scherzosamente l’oggetto una «ciotola di noci e semi», nome che da allora è rimasto. Tutte le scatole simili sono state scoperte a Gerusalemme, soprattutto nella Città di Davide. Quella appena ritrovata è l’unico esempio completo.
Riprendono gli scavi nella villa romana di Mutteron dei Frati a Bibbione
Dal 26 febbraio al 22 marzo gli archeologi delle Università di Ratisbona (Germania) e Padova tornano sul campo per indagare nuove porzioni della villa romana di Mutteron dei Frati (nel comune di Bibione, Ve), sito noto dalla metà del Settecento e parzialmente indagato negli anni ’30 e ’90 del Novecento. La villa è l’unica testimonianza ben conservata degli insediamenti che dovevano trovarsi lungo il litorale dell’Alto Adriatico in epoca romana. Per la seconda campagna l’équipe prevede l’apertura di almeno tre nuove aree da sottoporre a scavo archeologico. Tutti gli interessati potranno seguire lo svolgimento delle indagini e rimanere al corrente sulle scoperte seguendo i canali social di «Bibione Antica: Discovering the past» (Facebook e Instagram).
Iniziano i lavori di restauro nel Santuario della Madonna del Pozzo ad Offanengo
Inizieranno la prossima settimana i lavori di restauro conservativo del Santuario della Madonna del Pozzo, ad Offanengo (Cr). Il progetto è stato autorizzato dalle commissioni di Arte Sacra e Finanziaria della Diocesi di Crema, oltre che dalla Soprintendenza di Mantova. Il parroco don Gian Battista Strada ha affidato l’incaricato di redigerlo all’architetto Magda Franzoni, che effettuerà anche la direzione lavori e sarà affiancata per la sicurezza del cantiere dal geometra Alessandro Mostosi. La gara d’appalto è stata vinta dalla ditta B&G sas. Il restauro conservativo del santuario ha avuto il finanziamento dell’8 per mille della Conferenza Episcopale Italiana, e un contributo dai Beni culturali, oltre che delle offerte di privati cittadini e fondi della parrocchia. «Si attueranno, precisa Franzoni, lavori di manutenzione delle coperture, di deumidificazione e di conservazione delle murature, di manutenzione degli infissi e delle finestre. Sarà eseguito il restauro del campanile e della sagrestia. In un secondo tempo si procederà al restauro dell’importante apparato decorativo esistente all’interno della chiesa». Edificata nel 1685 come ex voto per una scampata epidemia bovina, la chiesa, che ricorda nell’intitolazione il pozzo inglobato nell’antica casetta affiancata al santuario, ospita al suo interno un interessante altare barocco in stucco policromo di angeli festanti che incornicia l’immagine miracolosa della Vergine Maria, un affresco risalente a metà Cinquecento. Il cantiere dovrebbe durare in tutto 18 mesi.
Una tre giorni ad AlUla per l’AlUla Future Culture Summit
Dal 25 al 27 febbraio si terrà a Daimumah nel cuore dell’oasi di AlUla, Arabia Saudita, l’AlUla Future Culture Summit. Organizzato dalla Royal Commission for AlUla (Rcu) in collaborazione con il Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita, il summit riunirà 150 figure di spicco del settore culturale globale, chiamate a confrontarsi sulle questioni più urgenti della cultura internazionale, celebrare il dialogo culturale e favorire l’innovazione. Tra i partecipanti figurano Rakan Altouq, viceministro della Cultura dell'Arabia Saudita, e Laurent Le Bon, presidente del Centre Pompidou (che affronteranno il tema «Il futuro dei musei: Pensare fuori dal “cubo bianco”»), Lise Macdonald, presidente de L'École School of Jewelry Arts, il curatore e direttore di museo tedesco Klaus Biesenbach e la direttrice artistica internazionale e curatrice Akiko Miki. Il programma dell’evento include dibattiti, performance immersive, workshop e esplorazioni guidate dei paesaggi di AlUla, dov'è attualmente in corso anche la terza edizione del Festival delle Arti di AlUla, «Desert X AlUla 2024» e la mostra «More than Meets the Eye», ospitata nello spettacolare centro congressi Maraya.
La Michael Werner Gallery apre una sede a Los Angeles
Quando a maggio Sonia Eram riaprirà la sua amatissima boutique Mameg in una nuova sede a Beverly Hills, avrà un nuovo vicino: la prima sede a Los Angeles della Michael Werner Gallery. Le due attività occuperanno lo stesso edificio al 415 di North Camden Drive, condividendo un cortile nello stesso isolato di Gagosian. Nella prima mostra a Los Angeles Werner abbina l’ottantaduenne pittore tedesco Markus Lüpertz, noto per l’impiego di immagini tratte dalla storia dell’arte e dalla mitologia, con il pittore francese dell’800 Pierre Puvis de Chavannes, un protosimbolista che ha perseguito una sorta di vago realismo. «La mostra è stranissima, ma gli artisti conoscono e amano Puvis de Chavannes», afferma Gordon VeneKlasen, comproprietario della galleria, che da anni colleziona le opere dell’artista francese.
Rosanna Ventrella neoeletta presidente della Compagnia di San Paolo (fino ad aprile)
Si è tenuta il 22 febbraio la riunione del Consiglio generale della fondazione Compagnia di San Paolo, convocata dal presidente uscente Francesco Profumo. Il Consiglio generale ha nominato Enrico Filippi e Alberto Quadrio Curzio nel Comitato di gestione in sostituzione del dimissionario Profumo e di Alessandro Barberis, recentemente scomparso. Ricostituito il Comitato di gestione, è stata nominata all’unanimità Rosanna Ventrella come presidente della fondazione ed Enrico Filippi come vicepresidente. Il Comitato di gestione resterà in carica fino all’approvazione del Bilancio di gestione 2023 della Compagnia, ad aprile.
La galleria cinese Capsule Shanghai apre a Venezia
Un ampio edificio con affacci sul canale da un lato e su un giardino dall’altro, negli spazi della Fondazione Giorgio e Armanda Marchesani a Dorsoduro, sarà la sede veneziana della galleria cinese Capsule Shanghai fondata nel 2016 da Enrico Polato nel distretto centrale della Concessione Francese della metropoli cinese. A curare il programma di Capsule Venice, strutturato in parallelo alla Biennale di Venezia, sarà Manuela Lietti, curatrice e critica d’arte laureata in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Università Ca' Foscari di Venezia e in Storia e Critica dell'Arte Cinese presso l’Accademia di Arte e Design dell’Università Tsinghua a Pechino. La prima mostra di Capsule Venice, «When We Become Us²», con opere di 29 artisti internazionali, che inaugura il 24 febbraio «si presenta come una versione potenziata della mostra inaugurale tenutasi a Shanghai nel 2016, e omaggia quell’indimenticabile giornata in cui con i nostri artisti siamo diventati parte di un’esperienza collettiva», dichiara Polato.
Mostre che aprono | Al Museo dei Bronzi Dorati di Pergola l’arte contemporanea incontra le collezioni del museo
Al Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola (Pu) si inaugura la mostra «L’Oro Blu», aperta al pubblico dal 24 febbraio al 15 dicembre. Curata da Leonardo Regano, l’esposizione si pone come un dialogo fra le collezioni del museo cittadino e uno spaccato fra artisti di diverse generazioni, avendo come tema i colori blu e oro. Tali cromie vogliono rappresentare il patrimonio artistico locale in riferimento alla coltivazione e lavorazione della Isatis tinctoria e alla presenza nelle collezioni del museo del gruppo dei Bronzi Dorati, raro esemplare di gruppo scultoreo romano in questo materiale giunto ai giorni nostri. Gli artisti in mostra sono: Nobuyoshi Araki, Simone Berti, Angelo Bellobono, Alighiero Boetti, Lorenza Boisi, Luigi Carboni, David Casini, Gea Casolaro, Christo, Davide Maria Coltro, Paola De Pietri, Daniele Di Girolamo, Rocco Dubbini, Marco Emmanuele, Flavio Favelli, Giovanni Gaggia, Marina Gasparini, Francesco Gennari, Luca Grechi, Domenico Grenci, Franco Guerzoni, Giulia Marchi, Jacopo Mazzonelli, Diego Miguel Mirabella, Giulio Paolini, Aleksander Petkov, Vettor Pisani, Anne & Patrick Poirier, Agnese Purgatorio, Marta Roberti, Alessandro Saturno, Greta Schödl, Sissi, Ivana Spinelli, Mattia Sugamiele, Ivano Troisi, Alex Urso e Virginia Zanetti.
Mostre che aprono | Expoarte: una due giorni di moderno e contemporaneo a Montichiari
Il 24 febbraio apre al Centro Fiera di Montichiari (Bs) «Expoarte-Città di Montichiari», la mostra mercato dedicata all’arte moderna e contemporanea (che rimane aperta il 24 e 25). Sono oltre 80 le gallerie selezionate da tutta Italia, tra cui Colossi Arte Contemporanea, Csa Farm Gallery, Galleria Accademia, Gare 82, Marco Orler International Gallery, che propongono sia artisti riconosciuti sia anche giovani emergenti. La kermesse, che accoglie i visitatori con due installazioni speciali proposte nel foyer d’ingresso, una di Angelo Brugnera, l’altra di Daniele Accossato, sabato 24 febbraio alle 18 ospita la presentazione del catalogo monografico di Giovanni Cristini. Oltre all’artista, intervengono Alessandro Pizzamiglio, curatore del volume, e Carlo Motta, responsabile editoriale Mondadori.
Mostre aperte: «Il Compianto dai Musei Vaticani» di Giovanni Bellini al Museo Diocesano di Milano
Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano continua a regalare mostre di qualità e, dopo le «Storie dell’infanzia di Cristo» di Beato Angelico (e i «Presepi di carta» di Londonio e «Mario De Biasi e Milano») presenta fino all’11 maggio un altro capolavoro assoluto come «Il Compianto dai Musei Vaticani» di Giovanni Bellini. Il dipinto, che era in origine la cimasa della pala (oggi nel Museo di Pesaro) dipinta da Bellini tra il 1472 e il 1474 per l’altare maggiore della chiesa pesarese di San Francesco, è uno dei vertici della sua produzione: fortemente scorciata dal basso, la composizione raffigura il corpo del Cristo sorretto e adorato da Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea e da Maria Maddalena, che gli stringe le mani. Insieme, è in mostra la sezione (realizzata con Casa Testori) «Davanti a Bellini. Quattro artisti contemporanei in dialogo con il capolavoro del maestro veneziano», in cui Letizia Cariello, Emma Ciceri, Francesco De Grandi e Andrea Mastrovito interrogano la pala di Bellini e, attraverso i loro lavori, ne restituiscono un’interpretazione contemporanea.
Mostre aperte: Il Van Gogh «dei record» arriva al Museo Revoltella
Fino al 30 giugno approda al Museo Revoltella di Trieste da Roma, dove ha richiamato 600mila visitatori, la «mostra dei record» su Van Gogh. Curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti per Arthemisia in collaborazione con il Museo Kröller-Müller di Otterlo, prestatore della maggior parte delle opere, l’edizione triestina si arricchisce di due nuovi prestiti, riuniti per la prima volta dopo 134 anni, i ritratti di Monsieur e Madame Ginoux (L’Arlesiana), i proprietari del Café de la Gare frequentato da Vincent van Gogh ad Arles, realizzati nel 1890, anno della sua morte. Lo sviluppo del percorso dell’artista olandese è documentato negli oltre 50 dipinti e disegni esposti in ordine cronologico, dagli scuri lavori su carta della giovinezza con seminatori, raccoglitori di patate, boscaioli e contadine, ai ricchi cromatismi della tavolozza degli anni Ottanta, arricchiti da un corredo di apparati didattici, video e scenografie.
Addii: Lucia Spadano
Nella notte tra il 21 e il 22 febbraio si è spenta a Pescara, all’età di 83 anni, Lucia Spadano, direttrice del bimestrale «Rivista Segno». Assieme al marito Umberto Sala fondarono il magazine negli anni Settanta nella città abruzzese, allora importante crocevia dell’arte contemporanea. Un’inconfondibile chioma rossa ha sempre contraddistinto la sua figura, rivelando sin dall’esterno un carattere energico e curioso, alla costante ricerca dello stare al passo coi tempi. Il suo nome rimarrà legato a quello di tanti artisti, galleristi e critici, tra cui Ettore Spalletti, Franco Summa, Gilberto Zorio, Jannis Kounellis, Joseph Beuys, Luigi Ontani, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto; Fabio Sargentini, Lia Rumma, Lucio Amelio, Paola Verrengia, Pasquale Trisorio, Peppe Morra, Pio Monti; Achille Bonito Oliva, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Germano Celant, Tommaso Trini tra gli altri. Fino alla fine, il suo amore per l’arte è stato linfa vitale e stimolo per affrontare lunghi viaggi in auto verso i principali eventi italiani, durante i quali ha sempre lasciato il segno.
Addii: Jérôme Zieseniss
Presidente del Comitato francese per la Salvaguardia di Venezia è scomparso improvvisamente a Madrid il 20 febbraio. Era nato a Neuilly-sur-Seine 75 anni fa. Ha legato il suo nome al restauro della Fenice dopo l’incendio del 1996, ma soprattutto al progetto di riqualificazione del Palazzo Reale di Piazza San Marco, con la collaborazione di Matteo Corvino. «Siamo costernati e profondamente dispiaciuti per l’improvvisa perdita di un amico di Venezia e dei Musei Civici, ha dichiarato Mariacristina Gribaudi, presidente di Muve, un grande appassionato di arte e cultura che si è sempre speso per la difesa della nostra città e ha lavorato instancabilmente al nostro fianco per il restauro di monumenti storici e opere d’arte, guidando con competenza e partecipazione l’istituzione francese». Gribaudi ha ricordato l’essenziale supporto dato dal Comitato Francese per il restauro degli ambienti monumentali dell’Ala Napoleonica del Museo Correr, contribuendo a restituire alla città un pezzo importante della sua storia: il recupero delle 20 sale, decorate e riallestite con gli arredi originali pure recuperati e restaurati costituenti gli Appartamenti Reali (tra essi le celebri «Sale di Sissi») oggi parte del percorso di visita della reggia ottocentesca del Museo Correr. Reggia alla quale Zieseniss aveva dedicato nel 2022 il volume Le Palais royal de Venise: Le joyau caché de la place Saint-Marc (Flammarion), con prefazione di Pierre Rosenberg e foto di Massimo Listri. Dal 2016 era Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.
NOTIZIE DAL MIC: 3,5 milioni per il Piano per l’Arte Contemporanea 2024 del MiC
Il MiC lancia il Piano per l’Arte Contemporanea (Pac) 2024 con un budget da 3,5 milioni per la selezione di proposte, progetti, produzione e valorizzazione delle opere d’arte contemporanee destinate al patrimonio pubblico. «Le arti visive contemporanee riflettono l’identità del nostro tempo; sostenere progetti di qualità del settore significa preservare e arricchire questa identità», ha detto Angelo Piero Cappello, direttore generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura. Il Pac 2024 ha tre specifici piani di intervento: • l’acquisizione di opere e di collezioni degli ultimi 70 anni; • la produzione di nuove opere; • i progetti di valorizzazioni di donazioni. La domanda di partecipazione al bando è destinata a tutti i musei e ai luoghi pubblici della cultura, a fondazioni, istituzioni anche private senza scopo di lucro e strutture dotate di una collezione pubblica.