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Giorno per giorno GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 24 MARZO 2025

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LUNEDÌ 24 MARZO 2025

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Da sinistra in alto e in senso orario: l’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi con la Porziuncola visibile in fondo; l’artista bostoniana Sarah Sze, vincitrice inaugurale del Meraki Artist Award dell’Ica di Boston (foto Deborah Feingold, Ica Boston); Rachel Jones, artsta britannica cui la Courtauld Gallery ha commissionato due opere (foto © Adama Jalloh); gli stucchi di Giacomo Serpotta nella chiesa di Santo Spirito ad Agrigento

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Ad Assisi terminati i restauri della Basilica di Santa Maria degli Angeli e della Porziuncola

Ad Assisi sono terminati i restauri della Basilica di Santa Maria degli Angeli e della Porziuncola, la piccola chiesa di 4 metri per 7 al suo interno in cui Francesco d’Assisi nel 1205 fondò l’Ordine francescano alla presenza di sette vescovi umbri. Il 25 marzo, anniversario della posa della prima pietra nel 1569 della Basilica papale eretta dall’architetto Galeazzo Alessi, verranno presentati i restauri, che hanno preso avvio con un grandioso intervento strutturale sulla cupola che sovrasta la Porziuncola, con il consolidamento e messa in sicurezza dei dipinti murali delle cappelle laterali, dell’altare e di parte della facciata. Alle ore 16 del 25 marzo, nella Basilica, si terrà un dialogo a più voci con il progettista degli interventi strutturali Riccardo Venturini, il commissario straordinario per la ripresa economica dei territori del Centro colpiti dal sisma, senatore Guido Castelli e il direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria, Costantino D’Orazio.

02

A Sarah Sze i 100mila dollari del primo premio per artiste lanciato dall’Ica di Boston

L’Institute of Contemporary Art (Ica) di Boston ha istituito un premio di 100mila dollari per le artiste visive e la prima a riceverlo sarà Sarah Sze. Finanziato da Fotene Demoulas, la cui famiglia possiede la catena di supermercati del New England Market Basket, il Meraki Artist Award celebra i successi delle artiste di tutte le forme espressive. «In greco la parola “meraki” significa mettere l’anima in qualcosa, e non riesco a pensare a un modo migliore per descrivere il sostegno di lunga data di Fotene agli artisti e all’Ica, ha dichiarato Jill Medvedow, direttrice dell’istituzione bostoniana. La generosità di questo premio trova eco nello spirito aperto e nell’espansività artistica del lavoro di Sarah». Sze riceverà il premio il 5 maggio. Nata a Boston nel 1969, l’artista è nota soprattutto per i suoi ambienti ampi e pieni di vita e per i suoi tableaux che utilizzano materiali di uso quotidiano per esplorare temi quali la tecnologia, la memoria e la tangibilità storica. Ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 2013, ha partecipato alla Biennale del Whitney e ha esposto al Walker Art Center di Minneapolis e al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Ha ricevuto commissioni per opere pubbliche di alto profilo, tra cui l’aeroporto LaGuardia di New York, la stazione Peckham Rye di Londra e lo Storm King Art Center nella Hudson Valley.  Demoulas ha promesso di finanziare il premio per i prossimi dieci anni.

03

La Courtauld Gallery ha commissionato all’artista britannica Rachel Jones due nuove opere

L’artista britannica Rachel Jones creerà due nuove opere site specific su commissione della Courtauld Gallery. I lavori, che saranno inaugurati il 25 settembre prossimo, saranno presentati nella John Browne Entrance Hall e nella Ticketing Hall della Courtauld Gallery e saranno visitabili gratuitamente. Rachel Jones (Londra, 1991) è celebre per le sue tele monumentali e per l’uso audace del colore. Lavorando a pastello e ad olio, crea composizioni astratte su larga scala in un caleidoscopio di colori ricchi e segni gestuali. I suoi dipinti presentano spesso motivi di bocche e denti intrecciati in un paesaggio di forme naturali, che rappresentano punti di ingresso e di connessione tra il corpo e il mondo esterno.

04

Gli stucchi restaurati di Serpotta nella chiesa di Santo Spirito ad Agrigento si possono vedere da vicino

È una visione abbacinante quella offerta dalle pareti e dall’abside centrale della Chiesa di Santo Spirito ad Agrigento, dopo i restauri degli stucchi del 1709 di Giacomo Serpotta (Palermo, 1656-1732) che decorano tutto l’antico monastero del XIII secolo, ristrutturato in età barocca. È stato inaugurato l’accesso, prima interdetto, al coro, situato tra la navata centrale e l’abside, per una visione da vicino degli stucchi, tra i più spettacolari della Sicilia, che dall’altare raggiungono la cupola decorata. Ad Agrigento, fino ad allora lo stucco era stato utilizzato (a differenza che a Palermo) per decorazioni accessorie, ma nella Chiesa di Santo Spirito, con Serpotta, quel materiale povero divenne protagonista. Gli stucchi erano anche molto più economici del marmo, annotarono le monache cistercensi del Monastero nei libri contabili, conservati nel museo accanto alla chiesa.

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Le Giornate di Primavera del Fai hanno attirato in due giorni oltre 400mila visitatori

Nell’anno in cui il Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano celebra i cinquant’anni dalla sua nascita, il 22 e 23 marzo oltre 400mila appassionati visitatori hanno scelto di partecipare alla 33ma edizione delle Giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. 750 luoghi d’arte in 400 località aprivano le porte per l’occasione. Il luogo più visitato è stato la Certosa di Parma, secondo posto a pari merito per Palazzo Clerici a Milano e Mausoleo Schilizzi a Napoli, terzo posto per Villa Il Vascello a Roma, quarto posto per Porta Nuova e Cavallerizza di Palazzo dei Normanni presso il Comando Militare Esercito «Sicilia» a Palermo, mentre chiude la classifica dei primi cinque il secondo piano di Palazzo Reale-Appartamento del Principe a Torino.

06

Nominato l’«arbitro» per il Guerriero di Capestrano: è l’archeologa Valeria Acconcia

Sarà Valeria Acconcia, già funzionaria archeologa della Soprintendenza, a far luce sull’autenticità del Guerriero di Capestrano, il simbolo dell’Abruzzo messo in dubbio di recente dal regista Alberto Consorte. Come si legge in una nota, l’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara ha nominato Acconcia commissaria ad acta con il compito di fare chiarezza in particolare sui dati delle analisi Xrf, l’esame con i raggi X in grado di stabilire l’età della statua del guerriero vestino conservata nel Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Chieti. «La nomina arriva dopo un lungo iter giudiziario al Tar di Pescara, che ha evidenziato come sia stato disatteso l’obbligo di garantire l’accesso ai documenti Xrf indicati come prova dell’autenticità del reperto», chiarisce l’Università in un comunicato. «La professoressa Acconcia avrà il compito di verificare la presenza e l’esistenza di tali file Xrf negli archivi della Soprintendenza e nel caso esistano, esibirli al regista Consorte».

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Domani 25 marzo è il DanteDì

Domani 25 marzo si celebra il DanteDì, la giornata dedicata al Divin Poeta istituita nel 2020, nella data ritenuta l’inizio del suo viaggio nella Selva oscura. Sono molte le iniziative in programma in Italia, a partire dalle due città che più di altre hanno avuto un ruolo cruciale nella vita di Dante Alighieri. Il Museo Casa di Dante di Firenze permetterà a tutti i visitatori di entrare al prezzo ridotto di cinque euro. L’ingresso sarà consentito dalle 10 alle 17, anche senza prenotazione, con ultimo accesso fissato alle 16.30. Nella Casa e al Museo Dante di Ravenna, il 25 marzo sarà possibile accedere agli spazi in via del tutto gratuita, promozione estesa fino al 30 per le scuole di ogni ordine e grado. Per gli istituti inoltre sono disponibili visite all’interno della Zona dantesca (che comprende la Tomba di Dante, i Chiostri Francescani, il Quadrarco di Braccioforte, Museo e Casa Dante) prenotando una visita a cura della sezione didattica di Fondazione RavennAntica.

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Ad Ancona apre «Theia», una nuova «home gallery»

Nel panorama culturale di Ancona c’è una novità: si chiama Theia ed è una «home gallery», vale a dire un’abitazione che funziona anche come spazio espositivo aperto al pubblico. Dal 12 aprile al 4 maggio, a cavallo di Pasqua e dei ponti di primavera, Theia, in via Cadorna 4, aprirà i battenti con una mostra fotografica di Massimo Baldini intitolata «Casa nostra. Housing in Italy», con una cinquantina di fotografie a colori che esplorano il tema dell’abitazione privata e dell’abitare nel nostro Paese. Balbini, laureato in Sociologia economica, dopo aver lavorato a lungo nell’editoria, dal 2014 si dedica esclusivamente alla fotografia. Si è occupato in particolare dell’identità italiana, secondo diverse prospettive.

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Addii • Ugo Borsatti

Nella notte del 21 marzo è scomparso a Trieste, all’età di 98 anni (era nato il 18 gennaio 1927), Ugo Borsatti, il fotografo che immortalò nelle numerose sfaccettature sociali e storiche il ritorno di Trieste all’Italia. Decano dei fotografi triestini, realizzò scatti divenuti celebri, come il bacio di un soldato statunitense a bordo di un treno che solleva la fidanzata italiana prima della partenza. Era il 1954 e l’esercito statunitense di stanza a Trieste lasciava la città nove anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, restituendola all’Italia. Altra fotografia passata alla storia quella fatta il 26 ottobre 1954 in piazza Unità d’Italia gremita per festeggiare il ritorno di Trieste all’Italia. O ancora un gruppo di foto drammatiche che realizzò in occasione dei moti di piazza del 1953 duramente repressi dalla polizia civile alle dipendenze del governo militare alleato, capitanato dal generale britannico Thomas Willoughby Winterton.

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Addii • Massimo Carpi

È morto il 22 marzo a causa di una malattia, all’età di 78 anni, Massimo Carpi, collezionista di opere legate al Futurismo. Nato a Roma il 9 maggio del 1946, Carpi si distinse nel mondo dell’arte fin da giovanissimo, esordendo come stilista (il suo marchio Emanuel Zoo ebbe un enorme successo, tanto che un suo abito è conservato al Metropolitan Museum di New York) per continuare come designer e, soprattutto, come collezionista di opere d’arte. Un visionario che negli anni Ottanta non ebbe paura di iniziare a comprare opere futuriste, a collezionarle, a fare mostre. La sua collezione comprende opere di Balla, Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, ai quali si sono aggiunti nomi degli anni Venti e Trenta, da Depero a Prampolini, Dottori, Crali, Baldessari, Tato.

Redazione, 24 marzo 2025 | © Riproduzione riservata