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VENERDÌ 21 MARZO 2025
Giorno per giorno | 10 NOTIZIE
- 01 Il Canada restituisce all’Italia reliquie e oggetti sacri di San Nicola di Bari
- 02 Terminato il restauro della facciata sud del Palazzo Ducale di Sassuolo. Ora si pensa a un intervento totale
- 03 Nell’anno del cinquantenario del Fai, la 33ma edizione delle Giornate Fai di primavera
- 04 Keith E. Sonderling direttore ad interim dell’Institute of Museum and Library Services (Imls)
- 05 A Livorno apre al pubblico il Museo Mediceo
- 06 Dopo cinque mesi di restauro «dal vivo», a Modena torna «L’alcolizzato» di Giuseppe Molteni
- 07 Il Parco Icori ad Agrigento: chiuso dalla sua creazione, potrebbe essere riaperto ora?
- 08 Un nuovo cammino ai piedi delle Alpi Cozie: «Le strade dei forti»
- 09 Un convegno «interdisciplinare» sul Tardogotico a Lucca
- 10 A Palazzo Corsini a Firenze due giornate di visite guidate a fin di bene
Il Canada restituisce all’Italia reliquie e oggetti sacri di San Nicola di Bari
«Ringrazio le autorità canadesi per aver restituito all’Italia tre preziosi oggetti sacri esportati illecitamente. È un importante gesto di collaborazione verso il Governo italiano e un segno di rispetto verso il patrimonio religioso e culturale relativo a San Nicola di Bari». Lo ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, commentando la cerimonia svoltasi il 19 marzo a Ottawa, in cui sono stati restituiti all’Italia tre beni culturali (una reliquia ossea, una capsella contenente più reliquie e una statuetta lignea del santo) provenienti dalla Basilica di San Nicola di Bari e sequestrati dalla Canadian Border Service Agency. La restituzione è avvenuta al termine dell’evento «Canada-Italy Symposium on Crimes Against Cultural Property», organizzato dal ministero della Cultura canadese per discutere dell’impegno comune nella lotta al traffico illecito di beni culturali, al quale è intervenuto il comandante dei Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale Francesco Gargaro. Ne dà notizia un articolo sul sito dell’Agenzia Ansa.
Terminato il restauro della facciata sud del Palazzo Ducale di Sassuolo. Ora si pensa a un intervento totale
Le Gallerie Estensi di Modena hanno presentato a Sassuolo un progetto di ampio respiro finalizzato al restauro e alla valorizzazione del Palazzo Ducale. L’occasione è stata la conclusione del ripristino delle superfici del fronte meridionale dell’edificio a partire dal quale si svilupperanno ulteriori lavori dedicati al recupero del Parterre, il giardino barocco contiguo alla facciata ripristinata, fino al grande progetto che riguarda la Peschiera. L’obiettivo che si intende raggiungere, dopo uno studio analitico riguardante la Peschiera su statica, materiali costitutivi e conservazione, è arrivare all’ampliamento degli spazi aperti alla visita, permettendo l’accesso e la fruizione dei giardini storici e delle scenografiche strutture esterne di collegamento, per restituire al visitatore una unitarietà di lettura dell’intera dimora estense.
Nell’anno del cinquantenario del Fai, la 33ma edizione delle Giornate Fai di primavera
Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ma edizione le Giornate Fai di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fai-Fondo Ambiente Italiano in 400 città, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni. Un appuntamento entrato ormai nelle agende degli italiani, caratterizzato da un’importante partecipazione popolare (in 32 edizioni più di 13 milioni di visitatori), segno di quanto sia riconosciuta la missione educativa del Fai, che dal 1975 si impegna a raccontare e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela. Una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura che quest’anno coincide con il cinquantenario della nascita del Fai. Un traguardo importante, che verrà celebrato con l’apertura di 750 luoghi speciali, da nord a sud della Penisola, molti dei quali insoliti e normalmente inaccessibili, oppure poco conosciuti e valorizzati, a cui si potrà accedere grazie a visite a contributo libero. A ogni visita sarà possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione.
Keith E. Sonderling direttore ad interim dell’Institute of Museum and Library Services (Imls)
Meno di una settimana dopo aver firmato un ordine esecutivo che mirava a eliminare l’Institute of Museum and Library Services (Imls), l’unica agenzia federale statunitense che fornisce finanziamenti a musei e biblioteche, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato il vicesegretario al Lavoro Keith E. Sonderling alla guida dell’agenzia. Sonderling ha prestato giuramento come direttore ad interim dell’Imls il 20 marzo. La sua nomina suggerisce che l’Imls potrebbe non essere completamente eliminato, anche se le sue priorità e le sue attività potrebbero essere esaminate e modellate molto più da vicino dalla Casa Bianca e dal suo nuovo incaricato. «È un onore essere stato nominato dal presidente Trump alla guida di questa importante organizzazione nella sua missione di far progredire, sostenere e potenziare i musei e le biblioteche d’America, che sono pietre miliari dell’educazione e della cultura nella nostra società», ha dichiarato Sonderling in un comunicato. «Mi impegno a guidare questa organizzazione in sintonia con l’amministrazione per migliorare l’efficienza e promuovere l’innovazione. Rivitalizzeremo l’Imls e riporteremo l’attenzione sul patriottismo, assicurandoci di preservare i valori fondamentali del nostro Paese, di promuovere l’eccezionalità americana e di coltivare l’amore per la patria nelle generazioni future».
A Livorno apre al pubblico il Museo Mediceo
A Livorno apre oggi 21 marzo alle 17.30 il nuovo Museo Mediceo, al primo piano dei Granai di Villa Mimbelli: una ricca collezione di quadri, disegni, incisioni, medaglie, monete, oggetti, documenti cartacei, tutti inerenti alla famiglia Medici e al suo profondo rapporto con la città di Livorno, nata proprio dalla volontà del casato fiorentino. Unica nel suo genere, la collezione appartiene al dottor Nicola Molea ed è approdata nella città dei Quattro Mori grazie all’acquisizione in comodato d’uso da parte del Comune di Livorno. Il Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici emanò una serie di leggi nel 1591, 1593 e 1595. Tra queste, la legge del 1593, nota come Livornina, garantiva agli ebrei sefarditi e ad altre comunità non cattoliche la libertà di vivere secondo la propria religione. L’obiettivo del Granduca era integrare il suo Stato nei grandi circuiti commerciali internazionali e rafforzarne la posizione nel contesto politico italiano ed europeo, e aprì questa città ai principali protagonisti del commercio dell’epoca, senza imporre restrizioni basate sulla fede. Di conseguenza, la città di Livorno divenne un porto franco di rilevanza globale. Inoltre, la Livornina contribuì alla nascita di una «città delle nazioni», che, pur con alcune limitazioni, costituì un esempio di convivenza religiosa e prosperità economica in un periodo segnato da conflitti confessionali.
Dopo cinque mesi di restauro «dal vivo», a Modena torna «L’alcolizzato» di Giuseppe Molteni
Dopo un restauro durato cinque mesi, il dipinto «L’alcolizzato», attribuito al pittore lombardo Giuseppe Molteni (1800-60), torna nella sala Campori del Museo Civico di Modena. Oggi 21 marzo la tela viene ricollocata nella sala dedicata alle opere provenienti dalla Galleria di Matteo Campori; il riallestimento dell’opera avviene alla presenza dell’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi e di Elettra Gardi, presidente del Lions Club Modena Estense, che ha contribuito alla realizzazione del restauro. Il dipinto spicca per la resa realistica del soggetto data dal largo naso schiacciato, evidenziato nella sua deformità per contrasto con i piccoli occhi, la capigliatura scomposta e il largo cappello sformato. L’intervento è stato eseguito dalla restauratrice Federica Romagnoli, sotto la direzione del Museo Civico e l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ed è stato condotto in museo di fronte al pubblico.
Il Parco Icori ad Agrigento: chiuso dalla sua creazione, potrebbe essere riaperto ora?
Da quando fu inaugurato, ma mai aperto, mezzo secolo fa, nel 1975, dai progettisti del Genio Civile di Agrigento, il maestoso Parco dell’Addolorata-Icori (dal nome della ditta a cui vennero affidati i lavori) ad Agrigento è abbandonato al degrado. Uno scrigno verde la cui caratteristica era quella di «contenere tutte le specie vegetali mediterranee compresi ulivi, palme e fichi d’India» e un grande anfiteatro aperto sulle colline di fronte al mare. Tempo e abbandono hanno trasformato il Parco Icori in un cumulo di macerie, con sterpaglie e rifiuti che alimentano continui incendi. La designazione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025 «offre la possibilità senza precedenti di riqualificare il Parco e i percorsi panoramici: invertire la tendenza per farlo diventare un simbolo tangibile di rinascita e valorizzazione del patrimonio locale», afferma Alessio Lattuca, presidente del Movimento per la sostenibilità che invita enti, associazioni, università, attivisti e cittadini a dare vita ad un soggetto giuridico che affronti l’impegno per il risanamento e l’apertura del Parco.
Un nuovo cammino ai piedi delle Alpi Cozie: «Le strade dei forti»
Il 27 marzo alle 10.30, nella cornice del Forte di Fenestrelle (To), viene presentato un nuovo cammino, «Le strade dei forti»: una nuova proposta turistica per il Piemonte che si snoda per una parte all’interno del Parco delle Alpi Cozie e percorre, per un lungo tratto, il sentiero del «Glorioso Rimpatrio dei Valdesi». Può essere percorso a piedi, ma anche in bicicletta. È un itinerario in 14 tappe. Il fiume Po, da Villafranca Piemonte, come punto di partenza; il Monviso, come faro, che accompagna lungo il percorso. Nel mezzo: pianure, vigneti storici, dimore avite, la città di Pinerolo, luoghi simboli della cultura valdese, laghi, cascate, Usseaux (uno dei borghi più belli d’Italia, a 1.416 metri d’altitudine), forti, la Strada dell’Assietta, il Forte di Fenestrelle con i suoi 4mila gradini, la più grande struttura fortificata d’Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese. L’iniziativa è realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Un convegno «interdisciplinare» sul Tardogotico a Lucca
Giovedì 27 e venerdì 28 marzo a Lucca il Museo nazionale di Villa Guinigi ospita il convegno «Arti in dialogo: Lucca alla fine del Medioevo». Obiettivo è tracciare un quadro aggiornato del Tardogotico locale secondo una prospettiva trasversale, che abbracci non solo pittura, scultura, oreficeria e arti tessili, ma anche i fecondi contatti tra la città toscana e altre importanti realtà italiane e internazionali. Il convegno è curato dalla direttrice dei musei lucchesi pertinenti al MiC Luisa Berretti con Virginia Caramico e Leonardo Umberto Conti Marchetti, ed è organizzato insieme a Unitre Barga, Scuola Imt Alti Studi Lucca e Lynx-Center for the Interdisciplinary Analysis of Images, Contexts, Cultural Heritage. Ai relatori è stato chiesto di partire da opere conservate ed esposte al Museo di Villa Guinigi o nel territorio lucchese, per poi ampliare il focus al contesto cronologico, culturale e devozionale, presentando significative questioni storiografiche. Con questa metodologia si potranno mettere in luce aspetti inediti o poco noti e di valorizzare la capacità del patrimonio lucchese di stimolare riflessioni esemplari sul panorama artistico tardogotico.
A Palazzo Corsini a Firenze due giornate di visite guidate a fin di bene
A Firenze, il 22 e 23 marzo, sono in programma due giornate di visite guidate a Palazzo Corsini, solitamente chiuso al pubblico, per scoprirne tutte le meraviglie. Lo scopo dell’iniziativa è benefico: i fondi raccolti attraverso l’iniziativa sostengono File-Fondazione Italiana di Leniterapia e il servizio gratuito di supporto psicologico alle persone gravemente malate e alle loro famiglie. Le visite guidate ricostruiranno, attraverso il percorso nei vari ambienti e nella galleria, la storia del palazzo e della Casata Corsini che acquistò il palazzo nel 1649 dal Granduca Ferdinando II Medici. Fra statue, dipinti e raffinate decorazioni, attraverso aneddoti e curiosità, si potrà rivivere la storia dei suoi abitanti e un pezzo di storia di Firenze. La donazione per partecipare alla visita guidata è di 25 euro.