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MERCOLEDÌ 19 MARZO 2025
Giorno per giorno | 12 NOTIZIE
- 01 Una grande tettoia di 5mila metri quadrati per il sito turco di Karahantepe
- 02 Scoperti al Castello del Buonconsiglio di Trento quattro frammenti del papiro di Senemnetjer
- 03 Restaurata una «Sacra Conversazione» di Giovan Battista Caporali
- 04 Partito il recupero del complesso di Villa Ada a Roma. Restaurata la chiesetta del Divino Amore
- 05 Un evento-mostra all’Ambasciata e Missione della Repubblica Islamica dell’Afghanistan a Roma
- 06 Per Stefano Papetti non fu di Giotto l’impostazione generale delle «Storie francescane» ad Assisi
- 07 Due colpevoli (più uno) per il furto del water d’oro di Cattelan
- 08 Ingegneria e arte: Francesco Rutelli alla guida di Proger Art & Culture, progetto da 1 mld di dollari a Riad
- 09 Un nuovo percorso di visita di Castel Roncolo
- 10 Il lancio di un nuovo gioco in una Basilica di San Pietro virtuale. Si chiama «Peter is Here»
- 11 Si restaurano i «Giganti di vetro» della seconda metà dell’Ottocento degli Archivi Alinari
- 12 Si annunciano i vincitori del Concorso Artistico Rotary Club Viareggio Versilia
Una grande tettoia di 5mila metri quadrati per il sito turco di Karahantepe
A Karahantepe, sito nel sud-est della Turchia che documenta una civiltà risalente al IX millennio a.C., per garantire la tutela delle strutture, il governo turco ha avviato un progetto, nell’ambito dell’iniziativa «Heritage to the Future», con cui una copertura protettiva di 5mila metri quadrati permetterà di proteggere le vestigia senza compromettere l’integrità del luogo. Il ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, annunciando la notizia sui social, ha definito l’intervento per la conservazione del patrimonio storico come «un grande passo con il progetto Heritage to the Future a Karahantepe». «Un’area di 5mila metri quadrati sarà ora protetta senza danneggiarne la consistenza naturale. Karahantepe è il patrimonio comune dell’umanità, e siamo determinati a portare avanti questa eredità per le generazioni a venire» ha dichiarato.
Scoperti al Castello del Buonconsiglio di Trento quattro frammenti del papiro di Senemnetjer
A Trento, durante i lavori di riordino e studio dei materiali egizi conservati al Castello del Buonconsiglio, avviati dall’archeologa del Museo Annamaria Azzolini e dall’egittologa Barbara Gilli, è stata effettuata una nuova scoperta, ovvero sono stati identificati quattro frammenti del papiro di Senemnetjer. Fino ad oggi se ne conoscevano solo due: uno custodito al Museo archeologico di Firenze, l’altro disperso, ma noto grazie al disegno copiato dall’egittologo Karl Richard Lepsius. Databile al regno di Hatshepsut/Thutmosis III (1479-1425 a.C.) e rinvenuto a Saqqara, il papiro è stato realizzato per l’ammiraglio di flotta e capo dei rematori del tempio di Ptah situato a Menfi. Il testo geroglifico, così come la figurazione, permette di riconoscerlo come scritto funerario e di annoverarlo tra i primi esemplari papiracei conosciuti del Libro dei morti, in antico egiziano «Formule per uscire di giorno», una composizione di testi di carattere magico-funerario per guidare ed aiutare il defunto nel suo percorso nell’Aldilà.
Restaurata una «Sacra Conversazione» di Giovan Battista Caporali
A Perugia, a Palazzo degli Oddi Marini Clarelli è stato presentato il restauro della tavola con la «Sacra Conversazione (Madonna col Bambino tra san Giovanni Battista e san Savino vescovo)» di Giovan Battista Caporali (1475-1560 ca). Un’operazione resa possibile dal sostegno del Comitato promotore delle celebrazioni per il Perugino (con la presidente Ilaria Borletti Buitoni) in collaborazione con la Fondazione Marini Clarelli Santi e l’Università per Stranieri (con il rettore Valerio De Cesaris). Sull’attribuzione, l’iconografia e la provenienza del dipinto le principali novità sono dovute allo studio di Maria Rita Silvestrelli, docente di Storia dell’arte all’UniStranieri, tra gli autori del catalogo con Caterina Bon Valsassina (presidente della Fondazione), Giovanni Luca Delogu, Elena Mercanti, Roberto Saccumani. Grazie a queste ricerche è stata proposta una nuova ipotesi sulla provenienza della tavola, che potrebbe derivare dalla chiesa di San Savino di Murlo, anziché dalla cappella del Castello di Antognolla, come precedentemente ritenuto. Un catalogo edito da Aguaplano illustra le vicende storiche e conservative di questo dipinto, approfondendone le questioni attributive. Ne dà notizia un articolo di Sofia Coletti per il sito del quotidiano «La Nazione».
Partito il recupero del complesso di Villa Ada a Roma. Restaurata la chiesetta del Divino Amore
È stata riaperta a Roma, dopo i restauri durati due anni e costati 831mila euro, la chiesetta del Divino Amore situata a Villa Ada, nel quarto parco pubblico della capitale per grandezza, da anni vittima di totale abbandono e saccheggi. Il restauro della piccola chiesa in stile neoclassico, realizzata nell’800, si è concentrato sulla riqualificazione integrale delle facciate, dei muri esterni e delle superfici interne decorate. In occasione dell’evento, il sindaco Roberto Gualtieri ha parlato dell’inizio dei lavori a Villa Ada: dai viali agli edifici storici all’interno del monumento, da decenni in stato di forte degrado. «Stiamo portando avanti il progetto della rigenerazione del patrimonio ambientale di Villa Ada e il recupero delle altre numerose ville che l’arredano con un finanziamento di 14 milioni di euro», ha dichiarato l’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi. Tra i restauri urgenti, oltre alla piantumazione di alberi e bonifiche della vegetazione disastrata, quello del casale «La Tribuna», che con un milione di euro diventerà la sede del servizio giardini e quello della «Finanziera» con l’antica torretta di caccia dei Savoia che diventerà biblioteca e sale per eventi e laboratori. Restauri anche per le ex scuderie reali; costo 6,5 milioni. Saranno trasformate in spazi culturali.
Un evento-mostra all’Ambasciata e Missione della Repubblica Islamica dell’Afghanistan a Roma
Il video di un enorme elefante al centro di una stanza che mangia placidamente le banane che gli porge il suo allevatore, sculture che ripropongono delle strette di mani e il pane su cui a fuoco vengono incise delle parole che poi verranno mangiate, così «Diplomacy» evento-mostra di Edoardo Aruta, presentato dall’associazione Tramandars, a cura di Christian Taranto, con testi di Gianluca Sensale, esplora alcuni strumenti e simboli della politica diplomatica. In occasione dei festeggiamenti del Nowruz (il Capodanno persiano, che ricorre in concomitanza con l’equinozio, che segna l’inizio della primavera), sarà l’Ambasciata e Missione della Repubblica Islamica dell’Afghanistan a Roma a ospitare il 21 marzo dalle ore 17.00 le opere dell’artista romano, offrendo un’occasione di riflessione sulla semantica visiva e sulle relazioni tra elementi diversi e la loro percezione. Per Edoardo Aruta «L’elefante nella stanza», espressione idiomatica per rappresentare un’evidente verità che tutti scelgono di ignorare, viene, nel video in mostra, accettato e nutrito sovvertendo il senso comune delle questioni politico/sociali, mentre il grande tavolo dell’ambasciata diventa il luogo dell’incontro, di un accordo che simbolicamente definisce lo spazio e il tempo attraverso l’installazione delle sculture che richiamano al colloquio. Ed è anche il gesto performativo che vede gli ospiti cibarsi di un pane segnato dall’uso dei timbri realizzati dall’artista, quale forte strumento di diplomazia, emblema dell’ospitalità, della cura e della condivisione. Per partecipare, scrivere a afghanistan.roma@gmail.com o tramandars@gmail.com
Per Stefano Papetti non fu di Giotto l’impostazione generale delle «Storie francescane» ad Assisi
In un incontro tenutosi il 15 marzo nell’Auditorium del Liceo «Da Vinci» a Civitanova Marche (Mc), lo storico dell’arte Stefano Papetti, parlando dell’attività di Giotto nella Basilica Superiore di Assisi (Pg), ha ridimensionato il contributo del maestro alla realizzazione delle storie di San Francesco. «Giotto lavorò agli affreschi francescani di Assisi? Probabilmente sì, ma non in posizione preminente rispetto agli altri artisti, e non fu sua l’impostazione generale del ciclo». Il primo a parlare di Giotto nella Basilica Superiore fu il Vasari, accanito sostenitore del primato della «toscanità» in campo artistico, che però scrisse su quest’argomento 350 anni dopo i fatti.
Due colpevoli (più uno) per il furto del water d’oro di Cattelan
Due uomini sono stati giudicati colpevoli del furto di «America» (2016), il gabinetto d’oro opera di Maurizio Cattelan asportato da Blenheim Palace, nel Regno Unito, nel 2019. Una giuria ha giudicato Michael Jones, 39 anni, colpevole di furto con scasso, e Fred Doe, 36 anni, colpevole di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione o al trasferimento di beni di provenienza illecita. Il verdetto segue un processo di tre settimane presso l’Oxford Crown Court. In un’udienza precedente un terzo uomo, James Sheen, 40 anni, si era già dichiarato colpevole di furto con scasso, ricettazione e associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione.
Ingegneria e arte: Francesco Rutelli alla guida di Proger Art & Culture, progetto da 1 mld di dollari a Riad
Proger, gruppo internazionale di engineering nato 70 anni, ha dato vita a un divisione Art & Culture la cui guida è stata affidata a Francesco Rutelli, ex ministro dei Beni culturali (dal 2006 al 2008) ed ex sindaco di Roma (dal 1993 al 2001). «Costruendo un dialogo concreto con le istituzioni dei Paesi che sono e saranno nuovi protagonisti sulla scena mondiale, e che vedono nella cultura una forte risposta alle sfide che ci angustiano, spiega Rutelli, possiamo contribuire alla crescita culturale, allo sviluppo sostenibile, all'inclusione sociale. Alla competenza di Proger si affianca una visione che integra innovazione, arte, fruizione dell'arte nei musei e nei luoghi pubblici, innovazioni digitali e creative». Per conto della Royal Commission for Riyadh City (Rcrc) Proger gestisce il progetto Riyadh Art, con una dotazione di oltre un miliardo di dollari, che trasformerà la capitale dell’Arabia Saudita nella più grande galleria a cielo aperto del mondo, ricco di 700 opere di maestri dell’arte contemporanea, da Alexander Calder a Robert Indiana. A Riad il 26 febbraio Marco Lombardi, Antonio Mastrapasqua, vicepresidente di Proger e general manager della nuova divisione) e Francesco Rutelli hanno presentato al team di Riyadh Art guidato da Khalid Alhazani la Art&Culture Division di Proger.«Siamo un sistema flessibile che permette di combinare competenze globali e sensibilità locali, sottolinea Lombardi. Per Riyadh Art abbiamo allestito un gruppo multidisciplinare di oltre cento professionisti tra ingegneri, designer, manager, esperti d’arte e direttori di importanti musei internazionali. Figure di spicco dell’arte contemporanea, 1.100 artisti da tutto il mondo che contribuiranno al nuovo Rinascimento di una società che vuole essere protagonista nel progresso e nella modernità».
Un nuovo percorso di visita di Castel Roncolo
L’11 aprile sarà presentato il nuovo percorso di visita di Castel Roncolo a Renon, non lontano da Bolzano. Posizionato su uno sperone di roccia, il castello medievale conserva l’aspetto originario con molte stanze affrescate che gli hanno fatto meritare l’appellativo di maniero illustrato. Aperto al pubblico dal 2000, ora una mostra permanente aggiorna il percorso di visita puntando a un approfondimento delle tematiche legate alla committenza, una famiglia di mercanti di Bolzano, al significato degli affreschi, realizzati alla fine del ’300, che celebrano gli ideali di nobiltà e cavalleria in quel momento già superati.
Il lancio di un nuovo gioco in una Basilica di San Pietro virtuale. Si chiama «Peter is Here»
È stato lanciato «Peter is Here», un nuovo gioco di Minecraft Education, nato in collaborazione con Microsoft e La Basilica di San Pietro, Città del Vaticano. Il game coinvolge gli studenti in un viaggio nel tempo, dove possono scoprire la storia della Basilica e affrontare sfide di restauro. Questa avventura non solo immerge i giocatori nelle meraviglie della Basilica di San Pietro, ma mette anche in luce l’uso innovativo dell’intelligenza artificiale da parte di Microsoft per preservare e celebrare il patrimonio culturale. «Peter Is Here» sfrutta gaming e IA a scopi educativi, per insegnare alle nuove generazioni il valore del patrimonio culturale, sensibilizzarle sull’importanza della conservazione e sostenerle nello sviluppo di competenze artistiche. Le scuole italiane potranno integrare l’esperienza di Minecraft Education nei loro programmi scolastici, con risorse a supporto degli insegnanti e degli studenti.
Si restaurano i «Giganti di vetro» della seconda metà dell’Ottocento degli Archivi Alinari
Art Defender rinnova la collaborazione con Mia Photo Fair Bnp Paribas, presentando insieme a Fondazione Alinari per la Fotografia, Gruppo Panini Cultura, Haltadefinizione e Jumbo System un progetto fotografico inedito. Nell’ambito dell’edizione 2025 della fiera (20-23 marzo), venerdì 21 marzo alle ore 17 sarà presentato un interessante e innovativo intervento di restauro su 170 negativi su lastra di vetro al collodio e alla gelatina, di formato grandissimo, con dimensioni che superano spesso il metro di lato. Questi «Giganti di vetro», realizzati dagli Alinari nella seconda metà dell’Ottocento, ancora sconosciuti, perché oggetti molto fragili e mai digitalizzati, raffigurano capolavori dell’arte italiana, architetture storiche e panorami. Nel 2019 queste lastre, insieme all’intero patrimonio Alinari (5 milioni di oggetti fotografici), sono divenute patrimonio pubblico, grazie all’acquisizione della Regione Toscana e sono state trasferite nel caveau di Art Defender a Calenzano (Fi). In questa sede la Fondazione Alinari per la Fotografia, a pochi mesi dalla sua nascita nel 2020 per la gestione degli Archivi Alinari, ha potuto avviare interventi di conservazione, restauro e digitalizzazione. Il 21 marzo, presso l’area Talk della fiera, verranno approfondite dai protagonisti le diverse fasi del progetto. L’Opificio delle Pietre Dure illustrerà lo straordinario intervento di pulitura delle 170 lastre e il restauro di 70 pezzi.
Si annunciano i vincitori del Concorso Artistico Rotary Club Viareggio Versilia
Sabato 22 marzo alle ore 18.00 a Pietrasanta (Lu), nella Sala dell’Annunziata, all’interno del Complesso di Sant’Agostino, verranno annunciati i tre vincitori del Concorso Artistico Rotary Club Viareggio Versilia, intitolato alla memoria del maestro Igor Mitoraj, che dispone del patrocinio del Comune di Pietrasanta, della Regione Toscana, di GiovaniSi, della Provincia di Lucca, della Fondazione Museo Igor Mitoraj e del Distretto Rotary 2071. Il bando per la partecipazione al concorso, conclusosi lo scorso 20 febbraio, si rivolgeva ad artisti emergenti delle Accademie di Belle Arti di tutta Italia. La giuria di selezione, composta dal critico d’arte e giornalista Luca Beatrice (1961-2025), dal direttore del Museo Mitoraj di Pietrasanta Frank Boehm e dall’artista Camilla Gurgone, ha selezionato i tre a cui sarà assegnato un riconoscimento monetario pari a 5mila euro per il primo classificato, 3mila euro per il secondo, 1.000 euro per il terzo.