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MARTEDÌ 25 MARZO 2025
Giorno per giorno | 10 NOTIZIE
- 01 La nuova direttrice di Frieze Masters è Emanuela Tarizzo
- 02 Napoli compie due millenni e mezzo e festeggia con la cultura
- 03 Aprono al pubblico i giganteschi depositi della Reggia di Caserta
- 04 Il punto sui restauri all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate
- 05 Un ritratto collettivo del museo di Douai riattribuito a Lavinia Fontana
- 06 Partono i lavori di manutenzione all’Ateneo San Basso di Venezia
- 07 Progetti di restauro e valorizzazione per il Museo Paleontologico «Luigi Boldrini» di Pietrafitta
- 08 Torna in una chiesa del Verbano una «Presentazione di Maria al Tempio» rubata nel 2009
- 09 Manacorda e Pistoletto parlano di «Arte come strumento di pace» alla Biennale Democrazia a Torino
- 10 Una giornata di studio a Venezia dedicata a Fabrizio Gazzarri
La nuova direttrice di Frieze Masters è Emanuela Tarizzo
Emanuela Tarizzo è stata scelta come prossima direttrice di Frieze Masters, la fiera londinese fondata nel 2012 per l’arte realizzata prima del XXI secolo. La direttrice si insedierà ad aprile e guiderà la prossima edizione di Frieze Masters, in programma dal 15 al 19 ottobre a Regent’s Park, accanto a Frieze London. In precedenza Tarizzo ha lavorato come consulente indipendente e direttrice di Tomasso, galleria britannica con sedi a Londra e Leeds che si occupa di pittura antica e scultura europea. La galleria ha partecipato a Frieze Masters numerose volte. «Sono onorata di entrare a far parte di Frieze Masters in un momento così importante», ha dichiarato Tarizzo in un comunicato. «Fin dalla sua nascita, la fiera si è distinta per la sua narrazione innovativa, che invita a nuove prospettive sull’arte storica e al dialogo con il pubblico contemporaneo. Radicata a Londra, città con una visione internazionale, Frieze Masters continua a essere un punto di incontro dinamico per collezionisti, curatori e gallerie».
Napoli compie due millenni e mezzo e festeggia con la cultura
Con la proiezione del film «Napoli Milionaria» al Teatro di San Carlo, dove 80 anni fa Eduardo De Filippo mise in scena la prima dell’opera teatrale, hanno inizio le celebrazioni per i 2.500 anni di storia della città di Napoli. «Napoli 2500» prevede un corposo programma di eventi, spettacoli e mostre, curato dalla direttrice artistica Laura Valente e promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con oltre 80 enti, istituzioni culturali, Università, realtà locali e internazionali. Tra i musei coinvolti, Palazzo Reale festeggerà la città con «Re di luce per un racconto di secoli di storia» (dal 3 marzo), visite guidate e illuminazione artistica notturna delle sculture dei re che cadenzano la facciata del palazzo; ma anche con la mostra su Pino Daniele, «Spiritual» (dal 19 marzo). Il Mann, invece, proporrà il riallestimento delle sale dedicate alla Villa dei Papiri e un nuovo allestimento delle sale degli arredi domestici pompeiani (fine maggio-inizio giugno 2025). Il Museo di Capodimonte (novembre 2025), inaugurerà una nuova sezione di porcellane, costituita da 14 sale. Tra le istituzioni coinvolte anche l’Archivio di Stato di Napoli (maggio 2025-gennaio 2026), che metterà in mostra documenti che raccontano le storie della città.
Aprono al pubblico i giganteschi depositi della Reggia di Caserta
Per la prima volta nella storia della Reggia di Caserta aprono al pubblico i suoi depositi. L’apertura di questi giganteschi locali rappresenta un passo fondamentale della valorizzazione di un grande patrimonio d’arte finora nascosto. L’Istituto del Ministero della Cultura ha avviato nel 2024 una campagna di ricognizione per individuare nuovi spazi da destinare a depositi e catalogare i numerosi manufatti storico artistici non inclusi nell’esposizione permanente: attività complessa resa più impegnativa dalla vastità del Palazzo. La movimentazione delle opere è stata affidata a ditte specializzate. I nuovi depositi aperti al pubblico accolgono 290 opere, dipinti su tela e legno, 107 su carta, 130 cornici, 280 bronzetti, 212 oggetti in vetro, 75 ceramiche e circa 300 pezzi tra quadri ricamati, tendaggi, paramenti sacri, 15 elementi presepiali e 37 rotolo di tessuto. Oltre 600 pezzi tutti schedati con collocazione cronologica e strumenti che permettono al pubblico la conoscenza di questi oggetti.
Il punto sui restauri all’Abbazia di Santa Maria di Cerrate
La maggior parte degli interventi di restauro eseguiti alla duecentesca Abbazia di Santa Maria di Cerrate in provincia di Lecce, aperta al pubblico e affidata in concessione al Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano nel 2012, sono stati realizzati grazie ai contributi reperiti tramite l’ArtBonus: dal 2014 ad oggi sono stati raccolti più di 1 milione di euro e spesi 835mila. Gli interventi di ristrutturazione di tutto il complesso, comprese le decorazioni interne (in parte staccate e visibili nel vicino museo), sono ancora in corso perché nel territorio che circonda l’Abbazia fin dal 2014 si svolgono scavi e sistemazioni delle antiche necropoli del V-VI secolo scavate nel tufo che hanno causato il crollo delle storiche mura di protezione della chiesa. La progettazione dei restauri è durata molti mesi per i rilievi geometrici e arborei, le ricerche storiche e archivistiche e un’articolata campagna diagnostica propedeutica ai lavori di stabilità strutturale delle fondamenta dell’Abbazia e del portico. I lavori sono realizzati in collaborazione con il Cnr, Sapienza Università di Roma e il Cetma-Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico di Brindisi. Sono previsti anche nuovi scavi archeologici nelle grotte sotterranee già individuate.
Un ritratto collettivo del museo di Douai riattribuito a Lavinia Fontana
Un dipinto conservato nel Musée de la Chartreuse di Douai, nel Nord della Francia, in precedenza assegnato al pittore rinascimentale fiammingo Pieter Pourbus (1523-84) è stato recentemente riattribuito a Lavinia Fontana (Bologna, 1552-Roma, 1614). L’opera, un «Ritratto di gentiluomo, di sua figlia e di una serva», raffigura un padre vestito con un abito nero alla moda con colletto a pieghe, seduto su una poltrona accanto alla figlia, vestita in modo simile, che gli porge una manciata di fiori; alle loro spalle una cameriera posa un cesto di frutta. Il dipinto è conservato nel museo francese dal 1857, ma è stato riesaminatoa solo di recente. Lo specialista d’arte fiorentina e romana Philippe Costamagna ha visto il dipinto nei depositi ed è stato subito sicuro, come ha dichiarato anche all’Agence France Presse (Afp): «È un dipinto italiano, di spirito bolognese dalla A alla Z. Tutto lo ricorda: la bambina con i fiorellini e le pennellate sul colletto e sulla manica».
Partono i lavori di manutenzione all’Ateneo San Basso di Venezia
A Venezia la Procuratoria di San Marco ha appaltato i lavori di manutenzione, del costo di 100mila euro, della facciata sud dell’Ateneo San Basso, edificio sacro in Piazzetta dei Leoncini, accanto alla Basilica lagunare. L’appalto è stato aggiudicato alla Co.New.Tech di Venezia. Il ponteggio, autorizzato dal Comune di Venezia, sarà installato all’inizio di aprile e i lavori avranno la durata di cinque mesi. Il progetto è stato predisposto dal Proto di San Marco Mario Piana e autorizzato dalla Soprintendenza. L’intervento sulla facciata esterna dell’Ateneo San Basso è la prima fase di un’iniziativa strategica decisa dal Consiglio di Procuratoria subito dopo il suo insediamento, per valorizzare l’edificio e trasferirvi l’infopoint e lo shop, ospitati finora dentro il nartece della Basilica. Contemporaneamente, la Procuratoria sta lanciando un concorso internazionale, su invito, per individuare un concept di alto livello per la riqualificazione, l’assetto e gli arredi interni dell’Ateneo, che ha una superficie di circa 210 metri quadrati e due accessi.
Progetti di restauro e valorizzazione per il Museo Paleontologico «Luigi Boldrini» di Pietrafitta
Inizia una nuova storia per il Museo Paleontologico «Luigi Boldrini» di Pietrafitta, nel comune di Piegaro (Pg), una realtà unica nel panorama nazionale per la sua collezione di reperti fossili, dominata da giganteschi mammuth che occupano il salone principale. I progetti di restauro, valorizzazione e condivisione con la cittadinanza, per un investimento di oltre 300mila euro, sono stati presentati il 24 marzo. «Vogliamo accendere un nuovo faro sul museo, raccontare le prime iniziative concrete di un percorso che durerà anni» sottolinea Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria: dopo l’acquisizione da parte del Ministero della Cultura nel novembre 2022, il Museo Paleontologico è entrato infatti nel circuito della Direzione regionale, impegnata anche nello studio, nella conservazione e nella valorizzazione dei suoi reperti. Due sono i progetti paralleli in corso. Il primo, con un finanziamento di 162mila euro, riguarda l’efficientamento energetico per mantenere condizioni ambientali ottimali con temperatura e umidità costanti. Grazie invece al finanziamento di 150mila euro stabilito dal Ministero della Cultura per il Museo, si procederà al restauro conservativo e alla messa in sicurezza del materiale paleontologico, con lavori affidati entro l’anno.
Torna in una chiesa del Verbano una «Presentazione di Maria al Tempio» rubata nel 2009
Tornerà nella chiesa di Passera, frazione di Stresa (Vco), un dipinto settecentesco raffigurante la «Presentazione di Maria al tempio». Il quadro era stato rubato nel 2009, insieme a un crocefisso ligneo dell’Ottocento. La tela è stata ritrovata grazie ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, Cagliari e Genova e della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Verbania. È stato un Carabiniere di Cagliari a fine 2023 a trovare sul catalogo della casa d’aste monacense Hampel un dipinto che stava per essere venduto, con una stima di 30mila euro, con caratteristiche del tutto simili a quello rubato a Stresa. È attualmente al vaglio degli inquirenti la posizione dell’ultimo possessore del quadro, un uomo di 66 anni della provincia di Roma. Le ipotesi di reato sono ricettazione e violazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Manacorda e Pistoletto parlano di «Arte come strumento di pace» alla Biennale Democrazia a Torino
Torna a Torino dal 26 al 30 marzo Biennale Democrazia, appuntamento che esplora i temi cruciali della democrazia globale. L’evento, promosso dalla Città di Torino e realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, avrà come focus il tema «Guerre e paci» e si terrà in collaborazione con enti culturali come il Polo del ’900, l’Università e il Politecnico di Torino. Biennale Democrazia 2025 si articolerà in numerosi incontri pubblici, lezioni, dibattiti, e seminari, affrontando temi complessi come il conflitto, la violenza e la guerra, nonché le strategie di pacificazione a livello globale e locale. Il programma prevede anche esposizioni, spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche, con una particolare attenzione all’interazione creativa tra diversi linguaggi espressivi. Tra gli incontri principali, giovedì 27 marzo, al Teatro Gobetti, Francesco Manacorda e Michelangelo Pistoletto converseranno sul tema «L’arte come strumento di pace preventiva».
Una giornata di studio a Venezia dedicata a Fabrizio Gazzarri
La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e l’Accademia di Belle Arti di Venezia dedicano giovedì 27 marzo, dalle 9.30 alle 13, una giornata di studio nelle aule dell’istituzione di alta formazione artistica, alla figura di Fabrizio Gazzarri nei suoi molteplici profili. Artista, curatore, assistente e strettissimo collaboratore di Emilio Vedova sin dagli anni Ottanta, docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia e Brera, direttore dell’Archivio e della Collezione della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova dal 2006, Fabrizio Gazzarri (Venezia, 1953-2023) è stato un attivo promotore culturale nel contesto artistico italiano. In questa occasione la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova presenterà anche la prima edizione di una Borsa di Studio in ricordo di Fabrizio Gazzarri, rivolta ad uno studente meritevole dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.