MERCOLEDÌ 26 GIUGNO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 13 NOTIZIE
- 01 Il moderno e contemporaneo da Sotheby’s a Londra fattura solo 83,6 milioni di sterline
- 02 Atti vandalici nel Battistero del Duomo di Pietrasanta su opere di Giò Pomodoro
- 03 Compra un vaso in una svendita: è un vaso Maya. Lo restituisce al Messico
- 04 Al Poldi Pezzoli la mostra su Piero della Francesca è stata la più visitata di sempre: 50.110 presenze
- 05 L’eruzione di Pompei lasciò dei sopravvissuti
- 06 Il «Premio Cultura + Impresa» allo Spazio Ersel di Torino
- 07 100% di venduto per l’asta benefica di Vivienne Westwood da Christie’s
- 08 La nuova presidente dell’Isia di Ravenna è Emanuela Fiori
- 09 «L’arte ti dà qualcosa a cui aggrapparti»: un museo olandese lancia un programma per la demenza
- 10 Un Burri della Collezione Burri entra in comodato d’uso gratuito nella collezione della Farnesina
- 11 A Torino si apre oggi il Museo del Cioccolato
- 12 Al Plan de Corones è stata inaugurata la Via Artis
- 13 Il Garesio Wine Prize for Documentary Photography alla italo-elvetica Olga Cafiero
Il moderno e contemporaneo da Sotheby’s a Londra fattura solo 83,6 milioni di sterline
Ci sono state in passato settimane estive delle aste londinesi con un inizio più propizio di questo, inaugurato il 25 giugno con l’appuntamento serale di arte moderna e contemporanea di Sotheby’s e che si concluderà il 28 giugno con l’equivalente di Phillips. Per 52 lotti, la serata ha fruttato un totale di 71,8 milioni di sterline (83,6 milioni con i diritti), a fronte di una stima prevendita compresa tra 76,4 e 108,1 milioni di sterline (calcolata senza diritti). L’anno scorso la vendita equivalente aveva fruttato 190,3 milioni di sterline (con i diritti), anche se quasi la metà proveniva dalla vendita da record, pari a 85,3 milioni, del ritratto del 1917 di Gustav Klimt «Dame mit Fächer (Signora con ventaglio)». I risultati di ieri sera sono stati inferiori anche alla vendita di Sotheby's a Londra di marzo, che ha realizzato 99,7 milioni di sterline (con i diritti). Questa volta non sono stati battuti record d’artista.
Atti vandalici nel Battistero del Duomo di Pietrasanta su opere di Giò Pomodoro
La mostra «Segni elementari» di Giò Pomodoro, curata da Enrico Mattei e promossa dalla Galleria Secci in collaborazione con l’Archivio Giò Pomodoro, è stata inaugurata all’interno del Battistero del Duomo di Pietrasanta lo scorso 21 giugno con la presentazione del catalogo dell’artista. Le sperimentazioni scultoree del marchigiano hanno purtroppo subito degli atti vandalici che le hanno danneggiate, deturpandole. La galleria con sede a Firenze, Pietrasanta e Milano, in una nota fa sapere quanto questo evento li abbia scossi anche alla luce di un’impegnativa preparazione dell’esposizione: «La Galleria Secci e l’Archivio Gio’ Pomodoro hanno lavorato intensamente, insieme alla Diocesi di Pisa, per rendere possibile questa esposizione. È pertanto inaccettabile che un’azione irrispettosa come questa abbia compromesso il frutto di tanto impegno e dedizione». Ad aggravare l’increscioso evento è anche il fatto che le opere di Pomodoro siano state violate all’interno di un luogo sacro, un battistero. La galleria Secci ha quindi rivolto un appello allo stresso Comune di Pietrasanta e al Sindaco perché prendano una posizione riguardo questa situazione. Non è la prima volta che l’arte è vittima di ingiustificati atti di vandalismo ma, quando essi capitano, suscitano sempre giusta indignazione tra coloro che ancora sanno apprezzare i frutti di una delle più alte espressioni del genio umano.
Compra un vaso in una svendita: è un vaso Maya. Lo restituisce al Messico
Cinque anni fa Anna Lee Dozier, una donna residente a Washington, ha comprato un vaso in un negozio dell’usato nel Maryland per 3,99 dollari, ritenendo che fosse una riproduzione fedele di un manufatto Maya. «A me sembrava vecchio», ha detto alla stampa, «ma non vecchio-vecchio, forse di 20-30 anni». Si è scoperto che è molto, molto più antico. Aveva riconosciuto degli stilemi, avendo visitato il Messico durante il suo lavoro con l’ente per i diritti umani Christian Solidarity Worldwide. «Ho capito che aveva un qualche legame con il Messico, per come si presentava», ha detto. «Ho pensato che sarebbe stata una piccola cosa carina da portare a casa e mettere sulla mensola come souvenir». A gennaio, Dozier è tornata a Città del Messico, dove ha visitato il Museo Nazionale di Antropologia. L’americana è rimasta talmente colpita dalle somiglianze che notava tra i manufatti Maya e il suo vaso che si è rivolta a un addetto del museo per chiedere come avrebbe dovuto autenticare quello che sembrava un oggetto storico; poi ha inviato le foto e le dimensioni del vaso all’ambasciata messicana, prima che il manufatto fosse autenticato dall'Istituto nazionale di antropologia e storia del Messico. La donna ha ricevuto un’e-mail che diceva: «Congratulazioni, è autentico e lo vorremmo indietro». La signora Dozier alla fine ha restituito il vaso al Messico.
Al Poldi Pezzoli la mostra su Piero della Francesca è stata la più visitata di sempre: 50.110 presenze
Sono stati 50.110 i visitatori della irripetibile mostra «Piero della Francesca. Il polittico agostiniano riunito», presentata dal Museo Poldi Pezzoli di Milano dal 20 marzo al 24 giugno: in media 600 presenze al giorno per una mostra di una sola sala (una sola, ma un vero tempio dell’arte, dove tutti entrando abbassavano istintivamente la voce) e di sole otto opere: quelle giunte sino a noi del polittico agostiniano concluso nel 1469 da Piero della Francesca, poi smembrato nei secoli. Mai nessuna mostra del museo milanese aveva riunito tante presenze, ma non è tutto, perché quel progetto, preceduto dalle indagini diagnostiche d’avanguardia eseguite grazie al Main Partner, Fondazione Bracco, sul «San Nicola da Tolentino» (la tavola del polittico conservata al Poldi Pezzoli), ha innescato un circolo virtuoso: il Museo Nacional de Arte Antigua di Lisbona, che riceverà in dono tutti i materiali digitali delle indagini rielaborati dagli scienziati, ha infatti autorizzato le stesse operazioni (realizzate anch’esse al Poldi Pezzoli) sul suo «Sant’Agostino», e le opere della Frick Collection, come ha annunciato Alessandra Quarto, direttore del museo milanese e ideatrice della mostra, non torneranno subito a New York ma sosteranno a Londra, nei laboratori della National Gallery, per essere analizzate con le stesse apparecchiature là utilizzate per indagare il loro «San Michele». I risultati di tutte le indagini saranno presentati a fine estate.
L’eruzione di Pompei lasciò dei sopravvissuti
A quasi duemila anni di distanza, la devastante eruzione del Vesuvio del 79 d.C., raccontata dagli storici romani Plinio il Giovane e Cassio Dione, continua ad affascinare i ricercatori. Steven L. Tuck, docente di Lettere Classiche presso l’Università di Miami, negli Stati Uniti, ha raccolto prove che confermano che almeno 200 persone sopravvissero alla pioggia mortale di cenere e lapilli che si abbattè sulle città di Ercolano e Pompei. Per sostenere la sua tesi, il ricercatore americano ha esaminato i resti mancanti anziché quelli esistenti. In particolare, ha notato che alcune «casseforti» erano state svuotate, che carri e cavalli erano scomparsi dalle stalle e che i resti delle barche erano svaniti nel nulla. Per il professore americano, sono proprio queste mancanze a dimostrare che alcuni abitanti riuscirono a lasciare la zona di pericolo prima del disastro vulcanico. Per confermare la sua intuizione storica, ha lavorato su nomi locali come Numerius Popidius e Aulus Umbricius, per vedere se ne fossero rimaste tracce nelle città intorno a Pompei ed Ercolano. Dopo una lunga indagine durata circa otto anni, lo studioso è riuscito a trovare prove della sopravvivenza degli abitanti di dodici paesi vicini alle città distrutte su lapidi e su altri tipi di iscrizioni.
Il «Premio Cultura + Impresa» allo Spazio Ersel di Torino
Oggi 26 giugno alle ore 16.30 presso Ersel Wealth Management, a Torino, si svolge l’undicesima edizione del «Premio Cultura + Impresa». Durante la manifestazione verranno svelati gli 8 progetti vincitori, selezionati tra 123 provenienti da 14 regione italiane, inerenti ai settori dell’arte, del design, della rigenerazione urbana, della sostenibilità sociale e dell’innovazione tecnologica e digitale al servizio della cultura. Ogni impresa utilizza modalità diverse di investimento (sponsorizzazioni e partnership culturali, produzioni culturali d’impresa e l’Art Bonus d’Impresa, i cui investimenti ad oggi hanno superato i 400 milioni di euro) e questo riconoscimento, voluto da Federculture e The Round Table progetti di comunicazione, è anche un utilissimo strumento per individuare i nuovi scenari e le tendenze nel rapporto fra la cultura e la comunicazione d’Impresa. L’appuntamento odierno prevede gli interventi dei rappresentanti dei progetti premiati e un talk sulla Cultura d’Impresa del Futuro coordinato da Mara Loro Direttrice Hangar-Fondazione Piemonte dal Vivo e Francesco Moneta Presidente del Comitato Cultura + Impresa, con la partecipazione di Corrado Alberto, membro di Giunta della Camera di commercio di Torino, Andrea Cancellato, presidente di Federculture, Luigi Fassi, direttore di Artissima, Andrea Rotti, ad di Ersel, Catterina Seia, presidente Ccw-Cultural WelfareCenter e Rossella Sobrero, presidente di Koinètica - Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale.
100% di venduto per l’asta benefica di Vivienne Westwood da Christie’s
Ieri 25 giugno si è tenuta a Londra presso la casa d’aste Christie’s la vendita «Vivienne Westwood. The Personal Collection», che ha raccolto fondi per le cause benefiche che la stilista ha sostenuto nel corso della sua esistenza. La prima parte, l’asta dal vivo, ha realizzato un totale di 465.192 sterline (con una percentuale del 100% di venduto) e i proventi sono andati a beneficio di The Vivienne Foundation, Amnesty International, Médecins Sans Frontières e Greenpeace. L’evento ha attirato sia offerenti istituzionali sia clienti nuovi, con il 33% di Millennials e il 9% di appartenenti alla Generazione Z. Ad aprire l’asta sono state le «Playing Cards» della stilista britannica, un progetto della Fondazione Vivienne per Greenpeace. Le carte da gioco in edizione limitata, prodotte in un’edizione deluxe di dieci album, il primo dei quali presentato in un’esclusiva scatola ricamata a mano e rivestita in lino, hanno realizzato un totale di 37.800 sterline, il prezzo più alto della serata.
La nuova presidente dell’Isia di Ravenna è Emanuela Fiori
Emanuela Fiori è la nuova presidente dell’Isia di Faenza (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, un istituto statale di alta formazione nel campo del design) ed entra in carica con effetto immediato per un triennio. «Sono molto onorata nell’assumere l’incarico di presidente dell’Isia di Faenza, ha dichiarato, e in primo luogo voglio ringraziare l’onorevole Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, per la fiducia dimostrata nel nominarmi. Credo profondamente nell’importanza che gli Istituti di Alta Formazione Artistica rivestono nel panorama universitario italiano. L’Isia di Faenza è un luogo dove le giovani generazioni possono coniugare le loro inclinazioni artistiche con la concretezza di una futura professione». Storica dell’arte specializzata in Storia dell’arte medievale e moderna, Emanuela Fiori è stata allieva di Andrea Emiliani, con il quale ha collaborato fino al 1998, ricoprendo incarichi nell’ambito della Soprintendenza Beni Storici e Artistici di Bologna. Attualmente è consulente dei Musei Nazionali di Bologna, e dal 2015 al 2023 è stata direttrice del Museo Nazionale di Ravenna, della Basilica di Sant’Apollinare in Classe e del Battistero degli Ariani.
«L’arte ti dà qualcosa a cui aggrapparti»: un museo olandese lancia un programma per la demenza
Una serie di laboratori e visite guidate per le persone affette da demenza e i loro assistenti presso il Kunstmuseum Den Haag nei Paesi Bassi mira a utilizzare l’arte come strumento di connessione. Il programma «Kunstconnectie», avviato dal 28 giugno, prevede che sei guide museali appositamente formate organizzino eventi l’ultimo venerdì pomeriggio di ogni mese. «La cosa bella dell’arte è che spesso lavora sulle emozioni e, cosa fondamentale, la demenza non colpisce il cuore», afferma Maaike Staffhorst, portavoce del museo. «Le emozioni non vengono colpite dalla demenza. Le persone affette da demenza hanno ancora dei sentimenti e questi possono dare un senso di appagamento: “sento qualcosa e posso parlarne”». Ogni mese l’evento sarà incentrato su un tema diverso, come il colore, la natura e l’abbigliamento. Le guide si avvicineranno alle opere scelte e le utilizzeranno per suscitare conversazioni, ricordi ed emozioni.
Un Burri della Collezione Burri entra in comodato d’uso gratuito nella collezione della Farnesina
Una nuova opera è entrata nella collezione d’arte contemporanea della Farnesina: «Cellotex Rivoli, 14», di Alberto Burri (1915-95). Sarà visibile il 28 giugno, ultimo giorno di apertura prima della pausa estiva. La collezione del Ministero degli Affari Esteri è composta da 700 opere dei maggiori protagonisti dell’arte italiana del XX e XXI secolo. Il quadro di Burri del 1991 è in comodato d’uso gratuito dalla Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri, istituzione impegnata nella conservazione e promozione dell’artista; grazie alla formula del comodato gratuito, la collezione della Farnesina si arricchisce ancora di opere d’arte.
A Torino si apre oggi il Museo del Cioccolato
Oggi a Torino si inaugura, nello storico laboratorio sotterraneo della pasticceria Pfatisch, al numero 38 di via Sacchi, il Museo del Cioccolato e del Gianduja: mille metri quadrati di percorso, dalle origini, legate ai Maya, fino alle regge sabaude, dove i membri della dinastia piemontese ebbero il privilegio di assaggiare per primi un alimento ritenuto esotico. Il nucleo centrale dell’allestimento è costituito dai macchinari per la produzione di questo genere alimentare, realizzati fra Ottocento e Novecento. L’idea di questo museo è di Francesco Ciocatto, proprietario di Pfatisch, che rilevò quasi quattro anni fa la pasticceria salvandola dal fallimento, e di Eddy Van Belle, imprenditore e collezionista belga. L’investimento è stato di quasi 2 milioni di euro. Il museo sarà aperto tutti i giorni, anche la domenica, dalle 10 alle 17.
Al Plan de Corones è stata inaugurata la Via Artis
Quest’anno nella zona di Plan de Corones, massiccio montuoso delle Alpi Sud-orientali di 2275 metri di altitudine (alla Vetta Concordia), è stata inaugurata la Via Artis, un percorso che unisce arte e natura, un sentiero circolare di sei chilometri di media difficoltà, che si snoda intorno alla cima e offre un’esperienza unica nel suo genere. Sei sculture di grandi dimensioni, realizzate da artisti locali con legno danneggiato dalla tempesta Vaia del 2018, impreziosiscono il paesaggio e invitano a riflettere sul tema della sostenibilità. Le opere, infatti, giocano con i contrasti tra transitorietà e rinnovamento, uomo e natura, turismo e agricoltura. Lungo il sentiero, tre sezioni raccontano storie legate al Plan de Corones: la costruzione della strada militare negli anni '50, gli alpeggi e la loro importanza per la conservazione della biodiversità, e l'impatto del cambiamento climatico sulla flora e la fauna.
Il Garesio Wine Prize for Documentary Photography alla italo-elvetica Olga Cafiero
Camera-Centro Italiano per la Fotografia di Torino e l’Azienda Vinicola Garesio hanno annunciato la vincitrice del Garesio Wine Prize for Documentary Photography, il nuovo premio dedicato alla valorizzazione e alla promozione dei giovani talenti della fotografia contemporanea, promosso da Exposed Torino Foto Festival. La giuria composta dal direttore artistico di Exposed, Menno Liauw, dal direttore artistico di Camera, Walter Guadagnini, e dalla titolare di Garesio, Giovanna Garesio, ha selezionato per questa prima edizione la fotografa svizzera italiana Olga Cafiero (1982), individuata tra i circa cento nuovi talenti della piattaforma europea Futures Photography, della quale Camera è l’unico rappresentante in Italia. Cafiero riceverà un premio in denaro e prenderà parte a una residenza presso la sede dell’azienda Garesio a Serralunga d’Alba (Cn), nel cuore delle Langhe del Barolo, per realizzare un progetto fotografico che sarà presentato durante l’edizione 2025 di Exposed.