VENERDÌ 3 MARZO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 16 NOTIZIE
- 01 Mitchell Rales dona 1,9 miliardi di dollari alla Fondazione del suo museo.
- 02 Ottimismo alla maggior edizione di sempre di Art Dubai (anche grazie al denaro russo).
- 03 In Egitto scoperto un nuovo corridoio sotterraneo sotto la Piramide di Cheope.
- 04 Si restaura Palazzo Prosperi-Sacrati a Ferrara.
- 05 Un nuovo percorso alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
- 06 342 lettere di Michelangelo restaurate.
- 07 Un busto di Antonino Pio per il Getty Museum.
- 08 Tutti i numeri del mercato di René Magritte.
- 09 Una collezione torinese all’asta a Parigi.
- 10 Daniel Libeskind presidente della giuria del concorso di progettazione per il Museo della Scienza di Roma.
- 11 Con Nexo Digital Goya nelle sale cinematografiche.
- 12 Quintetto di artisti ucraini a Fontecchio e L’Aquila.
- 13 Tornato in una chiesa di Valencia un dipinto di Juan de Ribalta: era stato rubato nel 1979.
- 14 La prima edizione della manifestazione «I luoghi dei Tiepolo in festa».
- 15 «Visioni d’arte» al Mudec di Milano.
- 16 Addii Mary Bauermeister.
Mitchell Rales dona 1,9 miliardi di dollari alla Fondazione del suo museo.
La statunitense Glenstone Foundation, che sostiene il museo privato Glenstone Museum di Potomac, nel Maryland, ha ricevuto una donazione di 1,9 miliardi di dollari dal suo cofondatore, il collezionista Mitchell Rales. La straordinaria somma (una delle più grandi donazioni mai fatte al mondo dell’arte) aumenta il patrimonio netto totale della fondazione a 4,6 miliardi di dollari, quasi equivalente a quello del museo più visitato degli Usa, il Metropolitan Museum of Art di New York, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, che per prima ha dato notizia della donazione. Il museo d’arte contemporanea, situato vicino a Washington, ospita la collezione della fondazione istituita da Mitchell (socio fondatore della holding Danaher Corp, il cui patrimonio personale ammonta a 5,6 miliardi di dollari, secondo la rivista «Forbes») e da sua moglie Emily Wei Rales, che ha cofondato l’ente nel 2006. La coppia vive nella proprietà circostante, che si estende per 120 ettari di pascoli naturali e boschi gestiti dalla fondazione. [Claire Voon]
Ottimismo alla maggior edizione di sempre di Art Dubai (anche grazie al denaro russo).
Alla 16ma edizione di Art Dubai, il primo marzo, all’inaugurazione Vip si respirava un’atmosfera ottimistica. Con 130 gallerie provenienti da oltre 40 Paesi, è la maggior edizione di sempre della fiera d’arte. Forte dei guadagni economici di Dubai dopo la pandemia, grazie a un boom immobiliare e a migliaia di nuovi residenti e turisti, l’evento ha registrato la presenza di collezionisti d’arte che si sono trasferiti nella piccola nazione del Golfo durante e dopo la pandemia, da una parte per cogliere nuove opportunità commerciali, dall’altra per godere dello stile di vita degli Emirati Arabi Uniti (quest’anno l’economia degli Eau dovrebbe registrare una crescita del 7,6%). Un altro importante motore della crescita è l’afflusso di denaro per la forte presenza di ricchi russi che fuggono dalla guerra con l’Ucraina, sfuggendo alle sanzioni occidentali nelle spiagge emiratine. [Redazione]
In Egitto scoperto un nuovo corridoio sotterraneo sotto la Piramide di Cheope.
Le autorità egiziane hanno annunciato la scoperta di un’altro spazio all’interno della Piramide di Cheope, la più grande e più antica delle tre di Giza. Sono stati pubblicati due studi che indicano precisamente le dimensioni, la collocazione e la forma del finora misterioso spazio detto «Sp-Nfc», già individuato nel 2016. Secondo il segretario generale delle Antichità Egizie Zahi Hawass, quel corridoio potrebbe essere la strada che porta alla tomba del faraone. Più realisticamente, potrebbe invece essere una «camera di scarico» del peso dell’edificio o una sorta di deposito. Dietro l’entrata principale della piramide è però confermata l’esistenza di un altro tunnel, senza sbocco, lungo 9 metri, largo 2,10 e alto 2,3. [Redazione]
Si restaura Palazzo Prosperi-Sacrati a Ferrara.
A Ferrara partono ufficialmente lunedì 6 marzo i lavori di restauro a Palazzo Prosperi-Sacrati. Alle ore 11 il sindaco Alan Fabbri e gli assessori Andrea Maggi e Marco Gulinelli saranno presenti alla consegna del cantiere all’impresa, primo atto formale che sancisce l’avvio dei lavori e del conteggio dei tempi contrattuali. L’importo generale del complesso intervento, che arriva dopo 27 anni di chiusura del palazzo, è di circa 7 milioni di euro, fondi che attingono per 5 milioni circa da uno specifico finanziamento del Ministero della Cultura, per 1,3 milioni dalla Regione e per 600mila euro dal Comune di Ferrara. [Redazione]
Un nuovo percorso alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Il 16 marzo alle ore 12 verrà inaugurato un inedito percorso espositivo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che amplia il panorama della pittura veneta del Cinquecento con l’apertura di sei nuove sale poste lungo la loggia palladiana, spazio realizzato su progetto di Andrea Palladio. Riaperta al pubblico il 28 aprile 2021, dopo un restauro di due anni, la loggia viene ora riallestita con 50 opere d’arte, tra cui alcune presentate per la prima volta. [Redazione]
342 lettere di Michelangelo restaurate.
Il 3 marzo sono esposte a Casa Buonarroti, prima di essere riposizionate nell’Archivio del museo, 342 lettere autografe di Michelangelo Buonarroti,fragile ma rilevante patrimonio il cui restauro è stato reso possibile grazie al contributo dell’Ente Cambiano scpa su proposta della «Associazione degli Amici della Casa Buonarroti», nelle persone di Elisabetta Archi e Antonio Paolucci. Il progetto (presentato da Cristina Acidini, presidente della Fondazione Casa Buonarroti, da Paolo Regini, presidente di Ente Cambiano scpa e di Banca Cambiano 1884 SpA, da Carl B. Strehlke, presidente dell'Associazione degli Amici della Casa Buonarroti e da Antonella Brogi, restauratrice) ha incluso il condizionamento e la documentazione fotografica digitale HD di 342 lettere, che costituiscono i volumi IV e V dell’Archivio Buonarroti. Le lettere sono inviate ai personaggi più vari del tempo, da papa Clemente VII alla regina di Francia Caterina de’ Medici, dalla poetessa Vittoria Colonna allo storico Benedetto Varchi, dal pittore Sebastiano del Piombo a Giorgio Vasari. [Laura Lombardi]
Un busto di Antonino Pio per il Getty Museum.
Il Getty Museum sta per acquisire un busto in marmo romano a grandezza naturale dell’imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.). L’opera è stata acquistata all’asta a dicembre; la sua acquisizione definitiva è subordinata alla concessione di una licenza di esportazione da parte dell’Arts Council inglese. Il busto venne realizzato poco dopo la sua ascesa al trono nel 138 d.C. Con piccole variazioni, questo tipo di ritratto rimase l’immagine ufficiale dell’imperatore per tutto il suo regno, fino al 161 d.C. [Redazione]
Tutti i numeri del mercato di René Magritte.
Il sito specializzato in mercato dell’arte artprice.com pubblica un suo bollettino online a cadenza settimanale. Questa settimana il focus è su René Magritte. Nel 2022 sono state 30 le sue opere vendute oltre la soglia del milione di dollari. In media, i dipinti dell’artista belga sono passati di mano l’anno scorso a 9,3 milioni di dollari, e i suoi disegni a 830mila dollari. Magritte è al quinto posto nella classifica degli incassi annuali d’artista: ha «fatturato» più di Richter, Basquiat e Rothko. Una sua opera, «Souvenir de voyage», ha avuto una rivalutazione nel giro di 5 anni di un +366%: venduta nel 2017 a 4,2 milioni di dollari, è stata rivenduta nel 2022 a 19,6 milioni di dollari. Magritte, infine, ha ancora un mercato in maggioranza londinese: in termini di valore, ha sviluppato nella capitale britannica il 54% del suo fatturato, a New York il 40%, a Parigi il 4,5%. [Redazione]
Una collezione torinese all’asta a Parigi.
Il 28 marzo prossimo va in asta a Parigi, in una vendita organizzata dal commissaire-priseur Aguttes, un gruppo di dieci dipinti antichi provenienti da una collezione torinese. Spicca tra questi una «Madonna con il Bambino, santa Caterina d’Alessandria e santa Margherita d’Antiochia», olio su tavola di 72,4x64,2 cm di Goswin van der Weyden (Anversa, 1455/65-1538 ca), che al verso reca il timbro della collezione di Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma, dipinto passato sul mercato delle aste nel 1992 e nel 2004 e successivamente sul mercato antiquario. Il dipinto, che è notificato e non può quindi lasciare il territorio italiano, è stimato tra 200 e 300mila euro. Proviene invece da una collezione francese un «Ritratto di Anne-Marie d’Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna», di Louis Elle, detto Ferdinand le Jeune, del 1684, olio su tela ovale di 127x74 cm (stime 40-60mila euro). Entrambi i dipinti saranno esposti in preview lunedì 13 marzo a Torino al Grand Hotel Sitea di via Carlo Alberto, dalle 11 alle 21. [Redazione]
Daniel Libeskind presidente della giuria del concorso di progettazione per il Museo della Scienza di Roma.
A presiedere la giuria del concorso internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma sarà l’architetto polacco Daniel Libeskind. La giuria presieduta da Libeskind comprenderà l’architetta Benedetta Tagliabue, fondatrice dello studio Embt di Barcellona, l’architetta olandese Fokke Moerel, socia dello studio di architettura e progettazione urbana Mvrdv di Rotterdam, e l’architetto e critico d’architettura Alessandro D’Onofrio, docente universitario e curatore della sezione architettura del Maxxi. [Redazione]
Con Nexo Digital Goya nelle sale cinematografiche.
Il docufilm «L’ombra di Goya» di José Luis López-Linares, che è stato presentato all’ultimo Festival di Cannes, è in uscita il 6, 7, 8 marzo con Nexo Digital nelle sale cinematografiche italiane in omaggio all’artista che, come pochi altri, ha saputo raccontare gli incubi, le ossessioni e i fantasmi degli esseri umani, ma anche le straordinarie creature fantastiche che nascono dalle loro menti dissacranti. [Redazione]
Quintetto di artisti ucraini a Fontecchio e L’Aquila.
Yehor Antsyhin, 34 anni e Lucy Ivanova (1989), vivono e lavorano a Kiev; Petro Ryaska (1975) si divide tra Užhorod e Bilky; Andriy Sahaydakovskyy (1957) e Olena Turyanska (1966) sono entrambi di Leopoli. Sono i cinque artisti ucraini che, al Convento di San Francesco di Fontecchio (Aq) da sabato 4 a domenica 5 marzo, con orario dalle 11 alle 17, dialogano con i visitatori ed espongono le loro opere create grazie a una residenza per artisti del Paese invaso dalla Russia organizzata dal museo MaXXI con la Fondazione Imago Mundi, il Comune del borgo e il sostegno del Ministero della Cultura. Sabato alle 18 il quintetto di autori incontra il pubblico al MaXXI L’Aquila. Scelti dalle curatrici Solomia Savchk e Maria Lanko, Anstsyhin, Ibvanova, Ryaska, Sahaydakovskyy e Turyanska dal settembre scorso hanno vissuto nel paese medioevale ricostruito dopo il sisma del 2009 e hanno dato vita a lavori commissionati dalla Fondazione del museo (era presieduta da Giovanna Melandri) confrontandosi con il luogo e con chi lo abita. Un tema avvicina i due territori: la distruzione e, in corso o futura, la ricostruzione. Ingresso libero. [Stefano Miliani]
Tornato in una chiesa di Valencia un dipinto di Juan de Ribalta: era stato rubato nel 1979.
Il 28 febbraio scorso a Valencia in Spagna è stato ufficialmente presentato al pubblico il ritorno del «San Disma», attribuito al maestro spagnolo Juan de Ribalta (1597-1628), opera d’arte che fu rubata nel 1979 dalla chiesa di San Miguel de los Reyes e che grazie all’Interpol è stata ritrovata in possesso di un cittadino italiano che ne pretendeva l’acquisto per usucapione. La città spagnola è ritornata in possesso del quadro grazie all’assistenza legale dell’avvocato Luigi Cascone dello studio Ughi e Nunziante. Il quadro sarà esposto al Museo della Città dopo alcuni interventi di restauro dovuti ai danneggiamenti subiti dall’opera al momento del furto. [Redazione]
La prima edizione della manifestazione «I luoghi dei Tiepolo in festa».
Il programma di eventi parte oggi 3 marzo e culminerà domenica 5, giorno in cui a Venezia nel 1696 nasceva Giambattista Tiepolo. L’iniziativa è della Rete dei luoghi dei Tiepolo, che raggruppa i principali siti che conservano opere di Giambattista e dei due figli Giandomenico e Lorenzo, e prevede una settimana di eventi in Veneto, nel Miranese, «Terra dei Tiepolo», e in molte altre località di quattro province, in Friuli Venezia Giulia e in Germania. [Redazione]
«Visioni d’arte» al Mudec di Milano.
L’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso, in collaborazione con il Mudec conclude la nona edizione della rassegna «Visioni d’arte», curata da Paola Scremin e Micol Veller, interrotta per il Covid nel 2020. Con numerosi documentari di divulgazione (tra gli altri di o su Gala Dalí, Kiki de Montparnasse e Lee Miller, Mary Quant, Evelyn Axell, Renate Bertlmann, Orlan, Vanessa Beecroft, Cini Boeri, Gae Aulenti, Zaha Hadid, Nathalie du Pasquier, Giulia Maria Crespi, Ray e Charles Eames, Christo e Jeanne Claude, Marina Abramovic e Ulay) va in scena in tre successive domeniche (il 5, 12 e 19 marzo) presso il museo milanese il racconto di chi (artista, architetta o designer) ha lasciato tracce importanti del talento delle donne nel patrimonio culturale internazionale. [Redazione]
Addii Mary Bauermeister.
Si è spenta a Colonia il 2 marzo, all’età di 88 anni, l’artista tedesca Mary Bauermeister, tra le altre cose cofondatrice del movimento Fluxus. Poco più di un anno fa era stata insignita del primo «Premio d’Arte del Land Renania Settentrionale-Vestfalia», secondo la motivazione della giuria «per la sua eccezionale opera artistica», fatta di disegni, installazioni, composizioni, scritti, progetti di giardini e paesaggi. Formatasi a Ulm e a Saarbrücken, la giovane Mary si stabilì a metà degli anni ’50 a Colonia, aprendovi il suo studio, considerato il luogo di nascita del movimento Fluxus. Qui si incontravano poeti, compositori e artisti visivi d'avanguardia come George Maciunas, Wolf Vostell, Hans G. Helms, David Tudor, John Cage, Christo, George Brecht e Nam June Paik organizzandovi, dietro suo invito, letture, mostre, performance e concerti non convenzionali di «musica nuovissima d’avanguardia», attività che contribuirono in modo significativo allo sviluppo della nuova scena artistica di Colonia. Nel 1962, attratta dalla Pop art americana, si stabilì a New York coltivando l’amicizia di Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely e ottenendovi un notevole successo artistico, per poi tornare a vivere in Germania dove conobbe il famoso compositore dodecafonico Karlheinz Stockhausen che di lì a poco, dopo qualche anno di concubinato in un celebre, discusso ménage à trois con quello e la di lui moglie Doris, sposò. Vulcanica, carismatica, coltissima, unica, con lei la Germania perde una grande artista capace di cambiare il corso dell'arte contemporanea. [Francesca Petretto]