Per dare il via al «Mese della storia delle donne» (questo marzo), la Smithsonian Institution ha annunciato il 27 febbraio di aver raccolto 55 milioni di dollari per l’American Women’s History Museum, un’istituzione di prossima apertura a Washington, approvata formalmente dal Congresso nel dicembre 2020. Tra i donatori che hanno contribuito al progetto con oltre 1 milione di dollari figurano la Bill and Melinda Gates Foundation, la Bank of America, il gigante Usa della vendita al dettaglio Target e la stilista Tory Burch. La sola fondazione dell’ereditiera del gigante della grande distribuzione Walmart, Alice Walton, ha contribuito con 10 milioni di dollari. [Benjamin Sutton]

Il Ministero della Cultura e l’Agenzia Spaziale italiana hanno firmato un accordo per rilevare e condividere dati satellitari sulle condizioni del patrimonio culturale, attraverso il sistema di osservazione della Terra «Cosmo-SkyMed» realizzato dall’ente spaziale e in collaborazione con il Ministero della Difesa. In sintesi si tratta di rilevare e condividere dati su eventuali variazioni nelle strutture o nel terreno soprattutto in aree a rischio sismico, di frane o alluvioni. L’intesa si inscrive nel «Piano di monitoraggio e conservazione dei beni immobili» coordinato dalla Direzione generale sicurezza del patrimonio culturale guidata da Marica Mercalli (in pensione da oggi primo marzo) e avviato l’anno scorso: a titolo sperimentale il progetto ha interessato una dozzina di campanili di Venezia, il complesso monumentale del Campo dei Miracoli a Pisa e investe anche alcuni dei principali siti archeologici. [Stefano Miliani]

Un papiro recentemente esaminato dagli esperti della Israel Antiquities Authority (Iaa) getta nuova luce sulle finanze dei soldati che assediavano e occupavano la fortezza di Masada, 50 chilometri a sud di Gerusalemme, durante la prima guerra giudeo-romana (66-74 d.C.). Secondo questo documento, le varie spese per l’equipaggiamento, detratte alla fonte, rappresentavano la quasi totalità della paga di un legionario. [Redazione]

Da oggi primo marzo è online Leonardo//thek@, una piattaforma digitale per esplorare il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci che è stata presentata a Milano, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Il Codice Atlantico è la più ampia raccolta di carte di Leonardo da Vinci, formata alla fine del XVI secolo dallo scultore Pompeo Leoni smembrando numerosi manoscritti autografi e distribuendoli, assieme a innumerevoli fogli sciolti, in due grandi album. Il Codice è attualmente conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. [Redazione]

Protagonista di «I colori dell’arte», in onda oggi primo marzo alle 21.15 su Rai 5, per «Art Night» con Neri Marcorè, è il colore giallo. Si parte dai gialli più antichi come l’ocra, che dalla preistoria è arrivata ad oggi, e viene ancora prodotta solo in un luogo, la Société Ocres de France di Apt in Francia, al giallo dei tintori medievali, trovato nel Jardin des plantes tinctoriales di Lauris in Francia. Poi l’oro, che risplende nelle miniature, nei dipinti su tavola e nei mosaici. L’Italia è piena di esempi di ogni tipo, tra cui la Chiesa di San Lorenzo fuori le mura a Roma con antichissimi mosaici restaurati dall’Istituto Centrale del restauro, e poi in un percorso che da Palermo con la Chiesa dell’Ammiraglio porta a Monreale con la Cattedrale e il Chiostro di Santa Maria Nuova. All’antica fornace Orsoni di Venezia possiamo vedere ancora oggi la produzione delle tessere d’oro. L’oro è protagonista delle tavole a fondo oro, come i polittici quattrocenteschi del Vivarini. Straordinario è anche l’oro delle miniature come quello del manoscritto De Balneis Puteolanis conservato alla Biblioteca Angelica di Roma. Persino le prime esperienze fotografiche erano «gialle»: erano quelle della stampa all’albumina. Ma se c’è qualcuno che ha saputo riabilitare il giallo e fargli prendere un nuovo posto nella storia è stato Vincent Van Gogh, il cui giallo cromo sarà centrale nell’intervento di Letizia Monico, ricercatrice del Cnr-Scitec. [Redazione]

«Tre-di-ci. Sguardi sui musei di Lombardia», la mostra fotografica di tredici giovani fotografi che hanno ritratto tredici musei statali in Lombardia, dal Cenacolo di Leonardo alle Grotte di Catullo a Sirmione e alla Certosa di Pavia, dal 3 marzo al 2 aprile sarà ospitata nell’appartamento dei Principi di Palazzo Reale a Milano. Il collettivo, i 13 fotografi, hanno voluto interpretare altrettante realtà significative del territorio, quali testimonianze storico-culturali. Gli artisti raccontano i musei anche attraverso linguaggi e storie che rivelano episodi inediti di monumenti, palazzi, parchi, località archeologiche, i siti rupestri della Valle Camonica, luoghi dislocati in realtà geografiche diverse tra loro che, insieme, costituiscono l’eccellenza, non solo museale, della Lombardia. [Tina Lepri]