GIOVEDÌ 30 MARZO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 17 NOTIZIE
- 01 La piattaforma Digital Basel non è l’estensione digitale di Art Basel.
- 02 A Berlino il Pergamonmuseum chiuderà per tre anni e mezzo.
- 03 Riapre al pubblico l’area archeologica di Altino.
- 04 Il Giardino delle Camelie del Giardino di Boboli.
- 05 Ad Alia Farid il Lise Wilhelmsen Art Award.
- 06 A Yuri Ancarani il Premio Acacia 2023.
- 07 Daniel Levinas, collezionista di collezionisti.
- 08 Perugino val bene una sera.
- 09 A Bologna riaprono le sale della Pinacoteca dedicate al Quattrocento e al Cinquecento.
- 10 Un ciclo di incontri sulle mura di Firenze.
- 11 Le Ferrovie dello Stato si raccontano con l’arte contemporanea.
- 12 Laboratori d’arte permanenti a Matera in difesa della Generazione Z.
- 13 Art-Kredit, un nuovo servizio di finanziamento a breve termine con opere d’arte o beni di valore come garanzia.
- 14 Nuovo record d’asta in Africa.
- 15 L’orsetto Paddington sarà protagonista di una esperienza immersiva e multisensoriale a Londra.
- 16 Mostre che aprono Sculture «musicali» all’Aquila.
- 17 Addii Myriam Ullens.
La piattaforma Digital Basel non è l’estensione digitale di Art Basel.
Una piattaforma online chiamata Digital Basel si è presentata come affiliata ad Art Basel, la principale fiera d’arte moderna e contemporanea del mondo. Art Basel ha risposto con una lettera di diffida e ha accusato Digital Basel di violazione del copyright. Nella lettera inviata il 28 marzo, Art Basel afferma che Digital Basel «si presenta come l’estensione digitale di Art Basel, presenta numerosi espositori di Art Basel insieme ai loro artisti e presumibilmente offre riproduzioni digitali o Nft di opere d’arte originali. Vorremmo chiarire che questa piattaforma non è in alcun modo collegata o appoggiata da Art Basel e che questo è un chiaro caso di violazione del marchio». [Redazione]
A Berlino il Pergamonmuseum chiuderà per tre anni e mezzo.
Il Pergamonmuseum di Berlino chiuderà completamente per tre anni e mezzo per un progetto di ristrutturazione che inizierà il prossimo ottobre. I lavori sono già in corso nella parte settentrionale e centrale del museo, mentre l’ala meridionale non riaprirà prima del 2037. Come riportano i media, una parte dell’edificio dei primi del Novecento si trova in cattive condizioni strutturali, circostanza che lo ha reso inadatto ai visitatori e alle mostre. I lavori di restauro riguarderanno danni causati dall’umidità e da sistemi tecnici obsoleti. [Redazione]
Riapre al pubblico l’area archeologica di Altino.
È prevista per il primo aprile la riapertura stagionale dell’area archeologica di Altino, rimessa a nuovo e nuovamente accessibile al pubblico. Si vedranno le antiche pavimentazioni e la porta-approdo liberata della tensostruttura che ne rendeva complicata la visita, ma anche la Casa della Pantera e presto anche la cloaca di recente scoperta. In queste settimane si provvederà inoltre alla sostituzione delle balaustre in legno e della scalinata dell’area archeologica del decumano; ad accogliere i visitatori ci sarà una nuova cartellonistica con la grafica del museo. «Si vedono i primi passi di un percorso a lungo termine di quello che sarà il parco archeologico di Altino», dice Marianna Bressan, direttrice del Museo nazionale e Area archeologica di Altino (Direzione regionale Musei Veneto). «Le aree archeologiche stanno cambiando pelle e questo è solo l’inizio di un percorso di cambiamento che sarà ancora a medio termine e rivoluzionerà la fruizione degli spazi». [Redazione]
Il Giardino delle Camelie del Giardino di Boboli.
A Firenze apre al pubblico nel Giardino di Boboli (con visite accompagnate) il Giardino delle Camelie, situato all’ombra dei bastioni che dividono il cortile di Palazzo Pitti dal parco mediceo, creato attorno alla metà del XVII secolo per il fratello minore del Granduca Ferdinando II de’ Medici, il principe Mattias de’ Medici, attiguo ai suoi appartamenti. Di struttura architettonica seicentesca, il giardino era impreziosito da giochi d’acqua (ora rievocati attraverso faretti posti in corrispondenza dei fori da cui zampillavano dal pavimento i getti) e da fontane ed aveva una grotta artificiale ad arco per proteggere da occhi indiscreti la parte più privata. L’area fu poi dedicata alla coltivazione di piante esotiche e di rare varietà di agrumi, sostituite nell ‘800 da varie specie di camelie, presenti ancora oggi. Il finanziamento del restauro è stato interno alle Gallerie degli Uffizi congiunto a fondi del progetto della Regione Toscana «Il Rinascimento in Toscana: ville e giardini medicei» (con risorse del Por Fesr 2014-20) per un costo complessivo di circa 875mila euro. [Laura Lombardi]
Ad Alia Farid il Lise Wilhelmsen Art Award.
L’artista kuwaitiana Alia Farid, stella emergente del circuito artistico internazionale, ha vinto il Lise Wilhelmsen Art Award, uno dei più importanti premi d’arte del mondo, dotato di una somma di 100mila dollari assegnato dall'Henie Onstad Kunstsenter di Oslo. Oltre all'ingente somma, il premio comprende una mostra presso il centro d’arte e un budget per l’acquisizione delle opere dell’artista premiato. La sua mostra sarà inaugurata all’Henie Onstad Kunstsenter nel 2024. Nata in Kuwait e residente a Porto Rico, Farid esplora nei suoi video e nelle sue sculture la realtà del colonialismo. [Redazione]
A Yuri Ancarani il Premio Acacia 2023.
Il Premio Acacia 2023 (giunto alla XX edizione) è stato assegnato all’artista Yuri Ancarani (Ravenna, 1972). Nelle sue opere l’artista unisce linguaggio cinematografico, documentario e arte contemporanea, indagando temi ed emozioni legate al quotidiano ma che restano spesso insondate. L’associazione Acacia ha collaborato con il Pac-Padiglione di Arte Contemporanea di Milano e attraverso il premio ha contribuito alla produzione del nuovo film di Yuri Ancarani «Il popolo delle donne», che sarà presentato in anteprima in occasione della mostra «Lascia stare i sogni», a cura di Diego Sileo e Iolanda Ratti, visibile al Pac dal 4 aprile all’11 giugno. Come di consueto, l’artista premiato donerà ad Acacia una sua opera che entrerà a far parte della Collezione Acacia composta, al momento, da 36 opere di 24 artisti. [Redazione]
Daniel Levinas, collezionista di collezionisti.
Il collezionista argentino Daniel Levinas ha appena pubblicato Los guardianes del arte, Conversaciones con grandes coleccionistas, un’edizione bilingue (spagnolo e inglese), edita da La Fábrica, con interviste a 34 grandi figure del collezionismo d’arte contemporanea di tutto il mondo. Il libro, che è stato presentato a Madrid alla Fiera Arco, è disponibile dal 27 marzo nelle librerie spagnole e nei negozi online e arriverà negli Stati Uniti, in Argentina e nel resto dell’America Latina a giugno. Dani Levinas ha preso spunto per questo volume da una selezione della serie «Encuentro con los grandes mecenas», che ha pubblicato sul quotidiano spagnolo «El País». [Lanacion.com.ar]
Perugino val bene una sera.
Si potrà visitare anche per quindici serate «“Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo» in corso alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia fino all’11 giugno. Grazie al sostegno di Confindustria Umbria-Sezione di Perugia, oltre all’orario normale la mostra resta aperta dalle 19.30 alle 23.30, con l’ultimo ingresso alle 22.30, tutti i venerdì, sabato 22 e martedì 25 aprile, nel fine settimana di chiusura da venerdì 9 a domenica 11 giugno. «Cento giorni di mostra, di questa mostra, sono pochi, lo sappiamo: ma non possiamo fare altrimenti», ammette il direttore Marco Pierini e cocuratore della rassegna con Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo. La ragione di un periodo limitato è lampante: sono i prestiti di opere capitali per i prestatori a partire dallo «Sposalizio della Vergine» del Perugino concesso dal Musée des Beaux-Arts di Caen. «Le aperture straordinarie, rese possibili dal mecenatismo degli imprenditori, sono la testimonianza di che cosa significhi mettersi in ascolto e a disposizione del territorio», commenta lo storico dell’arte. [Stefano Miliani]
A Bologna riaprono le sale della Pinacoteca dedicate al Quattrocento e al Cinquecento.
Dopo la mostra su Giulio II e Raffaello, le sale della Pinacoteca Nazionale di Bologna che accolgono le opere del Quattrocento e del Cinquecento riaprono al pubblico oggi 30 marzo con un nuovo percorso espositivo, un nuovo allestimento e una nuova veste grafica. La revisione della sezione del Rinascimento, iniziata durante l’ideazione e la preparazione della mostra dedicata al periodo, è il primo passo di un ripensamento generale dei percorsi e degli allestimenti museali che nel corso dell’anno interesserà anche altre sezioni del museo e che va nella direzione di una sempre maggiore accessibilità e godibilità del suo patrimonio. [Redazione]
Un ciclo di incontri sulle mura di Firenze.
Inizia il 31 marzo per concludersi il 18 maggio il ciclo di cinque incontri che l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze dedica, a cura dell’architetto e storico dell’architettura Renzo Manetti, a «Le mura di Firenze. Dall’età romana al Patrimonio Mondiale dell’Unesco». Come sottolinea Francesco Gurrieri, «si tratta paradossalmente della prima analisi sistematica pluridisciplinare dell’intero sistema difensivo della città medievale e rinascimentale, con le addizioni cinquecentesche della Fortezza e del Forte». Gli incontri indagheranno, grazie al contributo dei maggiori esperti del settore, storia, arte e architettura, le radicali trasformazioni otto e novecentesche, attualità e iconografia storica delle mura fiorentine dall’età romana a oggi, con interessanti approfondimenti dedicati ad esempio agli interventi michelangioleschi, al sistema di giardini che sulle mura dell’Oltrarno tuttora convergono e al grande progetto paesaggistico di Giuseppe Poggi per il Viale dei Colli. Programma completo sul sito dell’Accademia. [Elena Franzoia]
Le Ferrovie dello Stato si raccontano con l’arte contemporanea.
Ha preso il via il 28 marzo dallo Scalo Farini di Milano il progetto «Take your time» del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per raccontare e reinterpretare, attraverso l’arte contemporanea, l’innovazione e la trasformazione dei nuovi quattro poli di business (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica, Urbano) del Gruppo FS. «Take your time», realizzato con il supporto del Gruppo Hdrà e del curatore artistico Renato Fontana, è stato presentato allo Scalo Farini da Luca Torchia, chief communication officer del Gruppo FS Italiane, Umberto Lebruto, ad di FS Sistemi Urbani, e dallo stesso Fontana. Il progetto è diviso in quattro tappe. La prima racconta il Polo Urbano di FS, la business unit del Gruppo che si occupa della rigenerazione sostenibile delle città e delle soluzioni logistiche nelle aree urbane. Dodici talenti dell’arte contemporanea creeranno opere d’arte, artwork speciali, installazioni di realtà aumentata negli spazi messi a disposizione dai Poli. Per ogni Polo è stata composta una colonna sonora dedicata. All’interno dello Scalo Farini, asset del Gruppo FS Italiane, è stato dedicato uno spazio per 4 installazioni con un focus sulle città del futuro create dagli artisti Jonathan Calugi, Luca Font e Alkanoids, e Parisi 1876. [Redazione]
Laboratori d’arte permanenti a Matera in difesa della Generazione Z.
A Matera i laboratori d’arte permanenti dell’«Associazione Onde Alte» agiscono in difesa della Generazione Z, i giovanissimi, nati tra il 1995 e il 2003, sensibili ai temi sociali e alle scelte etiche. Da sempre «l’espressione artistica è un potente strumento di denuncia sociale contro violenze, ingiustizie e discriminazioni a tutela delle proprie opinioni e stimolo alla riflessione», dicono i 36 studenti e studentesse arrivati da tutta Italia nel primo «Cultural and Creative Debate Lab» di Matera per cimentarsi in lavori artistici che generino consapevolezza. Una generazione, la prima cresciuta dopo la commercializzazione di Internet in un’epoca caratterizzata da turbolenze politiche sociali ed economiche, disposta a sensibilizzare e denunciare l’uso improprio dei social network, le discriminazioni contro gli immigrati, le violenze delle bande giovanili, con nuove e prorpie espressioni artistiche. [Tina Lepri]
Art-Kredit, un nuovo servizio di finanziamento a breve termine con opere d’arte o beni di valore come garanzia.
Kruso Kapital, controllata del Gruppo Banca Sistema, ha lanciato il nuovo servizio Art-Kredit, finanziamento a breve termine concesso a fronte della costituzione in garanzia e della consegna di opere d’arte e oggetti di valore e/o da collezione, nel rispetto del valore massimo concedibile previsto dalla normativa pari ai due terzi del valore di stima. Art-Kredit si inserisce nel contesto dell’art lending, forma di finanziamento in cui un’opera d’arte viene utilizzata dal suo proprietario come garanzia per ottenere un credito, procurarsi la liquidità necessaria per diversificare il proprio portafoglio, investendo in altre operazioni finanziarie, ottenere le risorse necessarie ad ampliare la propria collezione o investire nell’acquisto di ulteriori opere d’arte, trasformando l’opera in un vero e proprio asset operativo. [Redazione]
Nuovo record d’asta in Africa.
«Children reading the Coran», un dipinto del 1939 dell’artista sudafricana Irma Stern, è diventato l’opera più costosa di un artista africano venduta a un’asta in Africa. L’opera è stata aggiudicata per 1,23 milioni di dollari nella vendita Strauss & Co. tenutasi il 28 marzo a Città del Capo. [Redazione]
L’orsetto Paddington sarà protagonista di una esperienza immersiva e multisensoriale a Londra.
L’orsetto Paddington, personaggio della letteratura inglese per bambini, ispirerà una nuova esperienza interattiva su larga scala a Londra. Lo spettacolo multisensoriale sarà ospitato nel corso dell’anno nella County Hall, su una superficie di 2.400 metri quadrati. Gli organizzatori hanno dichiarato che lo spettacolo sarà caratterizzato da «design innovativo, performance dal vivo e video per catturare i cuori di tutta la famiglia». L’orsetto ha deliziato i fan per 65 anni in più di 20 libri, opera dello scrittore britannico Michael Bond. [Redazione]
Mostre che aprono Sculture «musicali» all’Aquila.
La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, che ha casa nel Palazzo Cappa Cappelli in corso Vittorio Emanuele 23 nel centro storico de L’Aquila, dal 31 marzo al 27 aprile espone tre opere che definisce «scultoreo-musicali adattive»: le firmano l’artista Licia Galizia (1966), il compositore Michelangelo Lupone (1953) e la compositrice Laura Bianchini (1954), in collaborazione con il Centro ricerche musicali Crm di Roma. Titolo della mostra: «Codici & sorgenti». Le sculture, fa sapere la Fondazione diretta da Diana Di Berardino, sono «in grado di trasformarsi musicalmente in base all’interazione con il pubblico e al trascorrere del tempo […] grazie a un sapiente utilizzo delle caratteristiche vibrazionali dei materiali (legni, metalli e materiali sintetici), delle sagome e delle dimensioni». La mostra era stata presentata dal 5 dicembre 2022 al 13 gennaio scorso alla Nuova Pesa-Centro per l’arte contemporanea di Roma. [Stefano Miliani]
Addii Myriam Ullens.
È morta il 29 marzo all’età di 70 anni, uccisa da un proiettile fuori dal suo appartamento a Lasne, in Belgio, la collezionista Myriam Ullens che, insieme al marito Guy, ha rivoluzionato la scena artistica cinese. Diverse testate informano che a sparare sarebbe stato il figliastro di Ullens, Nicholas. Sono in corso le indagini degli inquirenti: il movente non è ancora stato determinato. A quanto pare, Ullens era già morta quando i servizi di emergenza sono arrivati sulla scena. Nel mondo dell’arte internazionale, la coppia di collezionisti era molto apprezzata per aver dato visibilità all’arte contemporanea cinese. Myriam e Guy, che tra il 2008 e il 2015 sono stati inseriti nella classifica annuale ARTnews Top 200 Collectors, hanno accumulato una collezione di circa 2mila opere, molte delle quali di artisti cinesi. [Redazione]