NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 9 MAGGIO 2023

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MARTEDÌ 9 MAGGIO 2023

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L’opera di Miriam Cahn «Fuck abstraction!» deturpata dal lancio di vernice (particolare)

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Al Palais de Tokyo gettata vernice sul dipinto di Miriam Cahn: «È pedopornografia!».

Il 7 maggio a Parigi un anziano turista in visita al Musée de Tokyo  ha gettato della vernice color malva sul quadro «Fuck abstraction!» di Miriam Cahn, esposto nel museo parigino in una mostra personale dell’artista svizzera. L’opera, che raffigura una piccola persona in ginocchio con le mani legate dietro intenta a praticare un rapporto sessuale orale a un uomo più grande e che rappresenta, nelle intenzioni dell’artista, gli orrori che vengono commessi in guerra, aveva già suscitato polemiche nei mesi scorsi, con richieste di censura, perché considerata un’immagine pedopornografica. La direzione del museo aveva deciso di istituire un «dispositivo di mediazione», con il divieto di ingresso per minori non accompagnati, messaggi di avvertimento e la presenza di addetti alla spiegazione del significato dell’opera. Nel frattempo, una serie di associazioni avevano protestato per la presenza dell’opera in mostra ed è stata lanciata una petizione su internet (con la raccolta di oltre 14mila firme), mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen aveva denunciato l’opera come pedopornografica. Secondo la ministra francese della Cultura Rima Abdul Malak la questione è stata strumentalizzata dalla destra. Per parte sua il presidente Emmanuel Macron ha condannato l’atto di vandalismo, sottolineando il fatto che «in Francia l’arte è sempre libera». Il Palais de Tokyo ha annunciato una denuncia, e ha comunicato che l’opera rimarrà esposta, con le sue macchie di vernice, fino a metà maggio. [Redazione]

02

In Oman scoperta una «Stonehenge araba».

Un vasto repertorio di manufatti recentemente scoperti nel deserto dell’Oman sta aiutando gli archeologi a tracciare un quadro delle migrazioni che hanno interessato la regione tra 300mila e 1,3 milioni di anni fa. Tra i ritrovamenti effettuati dall’équipe internazionale guidata dall’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca vi sono antichi utensili in pietra, una tomba neolitica, gusci d’uovo appartenenti a una specie estinta di struzzo e un trilite, una struttura che alcuni archeologi hanno definito una sorta di «Stonehenge araba». [Redazione]

03

Scoperti e restaurati affreschi cinquecenteschi nel Palazzo dei Principi di Montecarlo.

Grazie a una campagna di conservazione e restauro che dura ormai da dieci anni, nel Palazzo dei Principi del Principato di Monaco stanno riaffiorando numerosi affreschi cinquecenteschi: dal 2015 ad oggi ne sono stati scoperti per una superficie di 600 metri quadrati. «Tutto è avvenuto per caso, spiega Julia Greiner, restauratrice responsabile tecnica. Erano in corso i restauri delle facciate esterne, quelle che danno sul Cortile d’Onore, quando alcuni lavoratori, in virtù del fatto che erano anche affreschisti, avendo un occhio ben esperto, si sono accorti che, nella Galleria a fianco al loro posto di lavoro, c’erano volte e lunette con strane ombre. Si trattava di sollevamenti di colore e quello che in gergo tecnico è detto crettatura o in francese “craquelure”, cioè particolari linee di fratturazione». Intuizioni presto confermate dalle analisi: nella vicina Galleria d’Ercole e in ulteriori quattro sale interne, sotto ridipinture, rivestimenti o controsoffitti i restauratori hanno scoperto affreschi del Cinquecento di stile manierista. [viaggi.corriere.it]

04

Una linea di magliette di Uniqlo in collaborazione con il Louvre.

Il Louvre di Parigi ha nuovamente collaborato con l’azienda giapponese di abbigliamento Uniqlo per creare una nuova linea di t-shirt con frammenti di scrittura tratti dalle opere della collezione del museo. La collezione, denominata «The Scripts of the Louvre», è uscita ieri 8 maggio. L’idea di questa linea unica si deve a M/M, agenzia parigina di design fondata da Michaël Amzalag e Mathias Augustyniak nel 1992. Le iscrizioni scelte provengono da tutti e nove i dipartimenti del Louvre e abbracciano tutta la storia, da alcune delle prime scritture documentate dall’uomo nel terzo millennio a.C. alla firma del pittore barocco francese Nicolas Poussin. [Redazione]

05

La vernice di alcuni dipinti di Soulages si liquefa.

Un fenomeno inquietante incuriosisce gli scienziati: gocce di vernice sono apparse su diversi dipinti di Pierre Soulages, il maestro dell’«oltrenero». All’Università di Cergy, un restauratore e specialista di Soulages è preoccupato. «Normalmente, quando un dipinto invecchia, si crepa e diventa sempre più fragile. Qui si sta verificando il fenomeno opposto», ha dichiarato a France Info Pauline Hélou de la Grandière. Il fenomeno riguarda opere realizzate tra dicembre 1959 e marzo 1960. [lefigaro.fr]

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Un tempio nabateo rinvenuto nelle acque di Pozzuoli.

Sotto le acque di Pozzuoli si trova il cuore dell’antico porto commerciale della Puteoli romana: magazzini, strade ed edifici amministrativi che furono sommersi dal graduale sprofondamento della costa dovuto all’attività vulcanica dei Campi Flegrei. Sul fondale, gli archeologi subacquei italiani hanno scoperto due altari in marmo della prima metà del I secolo d.C., appartenenti all’unico tempio costruito dai Nabatei fuori dal loro territorio. Le basi e le lastre con iscrizioni latine al dio Dusares, recuperate tra il XVIII e il XX secolo e oggi conservate nel Museo di Napoli e nel Castello Aragonese di Baia, erano note da questa enclave mercantile. Da questi reperti si era intuita l’ubicazione approssimativa del santuario nabateo, ma ora è stato possibile localizzare con precisione il tempio nel quartiere commerciale del porto, grazie alle ricerche condotte da Michele Stefanile della Scuola Superiore Meridionale (Università di Napoli Federico II); Michele Silani, dell’Università della Campania, e Maria Luisa Tardugno, della Soprintendenza-Ministero dei Beni Culturali, con la collaborazione degli studenti del Master in Archeologia subacquea dell’Università di Cadice in Spagna. [Abc.es]

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Le grotte di Nerja, in Spagna, erano un luogo di pellegrinaggio già 41mila anni fa. Lo dice l’«archeologia del fumo».

Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Cordoba e pubblicato sulla rivista «Scientific Reports», le grotte di Nerja a Malaga, in Spagna, hanno ricevuto più visite preistoriche di qualsiasi altra in Europa. Da quando, nel 1959, vennero scoperte per caso dai bambini del luogo, queste caverne, le cui pareti sono ricoperte di arte paleolitica, sono state un punto di riferimento per turisti e archeologi. Le ricerche più recenti dimostrano che esse sono state visitate ininterrottamente per 41mila anni, ovvero 10mila anni prima di quanto ritenuto in precedenza. Se da sempre si è prestata molta attenzione all’arte preistorica, che può variare da una serie di punti e linee a complesse scene zoomorfe, quest’ultima ricerca si concentra esclusivamente sulla datazione dell’attività umana. I visitatori preistorici illuminavano le grotte con torce e fuochi, lasciando strati di fuliggine sulle pareti e di carbone sul terreno che i ricercatori di oggi possono raccogliere e analizzare con tecniche di datazione al carbonio. È una prassi che l’archeologa María Medina, una delle ricercatrici, chiama «archeologia del fumo» e che ha praticato in caverne spagnole e francesi. [Redazione]

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Felice Barnabei pioniere della tutela.

Domani 10 maggio dalle 10 alle 13, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si tiene una mattinata su Felice Barnabei, archeologo, studioso, deputato, accademico dei Lincei, nato a Castelli nel Teramano nel 1842 e morto nella capitale nel 1922. Il titolo è «La tutela dell’antichità: il ruolo e l’attività di Felice Barnabei», l’obiettivo riflettere su una figura che, tra ostacoli e difficoltà, contribuì in modo decisivo a delineare quei principi alla base del concetto odierno di tutela del patrimonio culturale, a far affermare l’archeologia come disciplina storica, che fondò il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e il Museo Nazionale Romano. Con interventi a cura del Comitato per le celebrazioni di Felice Barnabei, parlano il direttore di Villa Giulia Valentino Nizzo, in collegamento il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, Antonella Caroli, presidente di Italia Nostra che coordina le celebrazioni, Filippo Delpino della Pontificia accademia romana di Archeologia, l’accademico dei Lincei Filippo Coarelli, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, l’ex dirigente del MiC Pietro Graziani. Per partecipare bisogna inviare una mail a comunicazione@italianostra.org. [Stefano Miliani]

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La Collezione Giuseppe Iannaccone in un catalogo edito da Allemandi.

L’11 maggio, alle ore 18.30, a Torino alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo la presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo incontra il collezionista Giuseppe Iannaccone. Modera l’incontro il ceo della Società Editrice Umberto Allemandi Luigi Cerutti. Nella circostanza si parlerà di Il corpo del colore. La pittura neoromantica ed espressionista italiana degli anni Trenta, catalogo che documenta oltre 90 opere della Collezione Giuseppe Iannaccone recentemente esposte alla Fondazione Carispezia. Il libro, edito da Allemandi, racconta opere di questa collezione, di artisti come Afro, Birolli, Fontana, Guttuso, Mafai, Raphaël, Sassu, Scipione. [Redazione] 

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Annunciata la mostra del premio Ispa nella Cavallerizza Reale di Torino.

Con l’esposizione delle fotografie vincitrici delle prime tre edizioni, l’agenzia Parallelozero presenta la mostra Ispa (Italian Sustainability Photo Award), che si terrà dal 17 al 22 maggio nella Cavallerizza Reale di Torino nell’ambito del Salone Off, la festa del libro diffusa e inclusiva del Salone Internazionale del Libro. Il sede, oggetto di un restyling firmato da Cino Zucchi Architetti, accoglierà le immagini selezionate per ciascuna delle tre categorie: miglior fotografia singola, miglior storia fotografica e «grant», e cioè i progetti fotografici finanziati con 10mila euro dal premio per la produzione di un reportage originale da realizzare in Italia. [Redazione]

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A Urbino un incontro sull’arte liberata.

Al Palazzo Ducale di Urbino domani 10 maggio, con inizio alle ore 17, il direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Gallo, presenzierà a «Il ritorno dell’arte liberata», un incontro che ha per tema il rientro delle opere prestate alla mostra «Arte liberata 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra», tenutasi alle Scuderie del Quirinale, a Roma, dal 16 dicembre 2022 al 10 aprile di quest’anno e che ha richiamato circa 56mila visitatori. La conferenza si svolge nella Sala Convegni-Giardino d’Inverno e rientra nel calendario delle Celebrazioni Raffaellesche 2023. [Redazione]

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Mostre aperte Medea reinterpretata dagli artisti all’Antico Mercato di Siracusa.

Medea, icona tragica della condizione femminile, è protagonista della mostra d’arte contemporanea proposta dall’amministrazione comunale di Siracusa, curata dal critico Demetrio Paparoni e ospitata negli spazi del loggiato dell’Antico Mercato di Siracusa. L’esposizione, che comprende opere di 17 artisti realizzate espressamente sul tema, sarà aperta ai visitatori, con ingresso gratuito, fino al 30 settembre. Sempre a Siracusa, al Teatro Greco, dal 14 maggio il dramma di Euripide tornerà in scena (fino al 2 luglio) prodotto dall’Inda (Istituto Nazionale Dramma Antico), con la regia di Federico Tiezzi. [Redazione]

Redazione, 09 maggio 2023 | © Riproduzione riservata