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Lidia Panzeri
Leggi i suoi articoliSono finalmente iniziati, a ritmo accelerato, i lavori di messa in sicurezza della Basilica di San Marco che è collocata al livello più basso di tutto il centro storico, con il nartece a soli 62 cm sul livello del mare.
Attualmente la Basilica, grazie a un sistema di smaltimento delle acque, rimane all’asciutto fino a 80 cm. Il problema è costituito dalla differenza tra questa altezza e i 110 cm previsti per la messa in funzione del Mose. Per superare questo scarto l’attuale progetto prevede la posa in opera di una serie di lastre alte 130 centimetri (in cristallo per garantire la piena visibilità delle facciate), infisse nella pavimentazione antistante l’edificio intorno a tutti i lati della Basilica.
I lavori sono affidati alle ditte Kostruttiva e Rossi Renzo Costruzioni e il costo, già coperto, sfiora i 4 milioni di euro. Si pone così fine all’attesa dei provvedimenti da prendere dopo la disastrosa alluvione del 12 novembre del 2019, che aveva registrato il grido di allarme tanto del patriarca Francesco Moraglia quanto del primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin.
«L’obiettivo è di terminare i lavori prima di Natale, in modo da celebrare il tanto atteso concerto, un’occasione molto partecipata per scambiarsi gli auguri», dichiara Tesserin. Conscio, peraltro, che ci si sta avvicinando alla stagione più propizia alle alte maree: novembre tradizionalmente è il mese dell’acqua alta, con prospettive molto inquietanti se venisse confermata la decisione di alzare il Mose solo in caso di marea alta 130 centimetri e non 110.
A proposito di Mose, forti critiche vengono mosse da Fernando De Simone, un’autorità internazionale nel campo dei tunnel e delle costruzioni sottomarine, sia per quanto concerne l’opera in sé, sia per i tempi e gli elevatissimi costi di manutenzione: a carico di quale istituzione?
SOS VENEZIA

La Basilica di San Marco è collocata al livello più basso di tutto il centro storico
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