VENERDÌ 14 LUGLIO 2023
NOTIZIE IN BREVE | 14 NOTIZIE
- 01 Frieze compra The Armory Show ed Expo Chicago
- 02 Scoperto in Perù un antico tempio Chavín
- 03 Attacco hacker alla Kunsthaus di Zurigo
- 04 Di nuovo visibile la facciata della Basilica di Norcia
- 05 Riaperto a Venezia l’Appartamento del Doge
- 06 I rincari del Whitney Museum ne fanno il museo più costoso di New York
- 07 L’eredità (letteraria) di Charlie Watts all’asta da Christie’s
- 08 Il pavimento sgocciolato dello studio di Pollock diventa una collezione di Nft
- 09 Nel 2024 The Photography Show ritornerà al Park Avenue Armory di New York
- 10 L’imprenditore vitivinicolo Gérard Bertrand trasforma Château l’Hospitalet in un centro d’arte contemporanea
- 11 Scoperto il primo faraone con la barba incolta
- 12 Fino al 31 luglio è possibile rigenerare il futuro
- 13 Mostre aperte
- 14 Mostre aperte
Frieze compra The Armory Show ed Expo Chicago
Il franchising con sede a Londra si espande ulteriormente con l’acquisizione di due delle più grandi fiere statunitensi. Entrambe continueranno a operare con i propri marchi e con i loro team attuali, specificano gli organizzatori in una nota stampa. The Armory Show, che è stato fondato nel 1994 e si svolge a settembre, continuerà a essere guidato dal suo direttore esecutivo Nicole Berry. Ed Expo Chicago, che si svolgerà ad aprile, sarà ancora diretto da Tony Karman, fondatore della fiera nel 2012. Entrambi lavoreranno a fianco dei vari direttori delle cinque fiere di Frieze a Londra, New York, Seul e Los Angeles.
Scoperto in Perù un antico tempio Chavín
Gli archeologi hanno recentemente rinvenuto l’ingresso di un tempio della cultura Chavín, diffusa nel periodo preincaico, una comunità agricola sedentaria caratterizzata da un marcato sviluppo artistico, che ha preceduto l’impero inca di oltre 2mila anni. I corridoi portano alla camera centrale della struttura, che si trova nel sito archeologico Chavín de Huántar, nelle montagne a nord di Lima, risalente circa al 1300-550 a. C. Il complesso del tempio presenta terrazze e una rete di passaggi scoperti solo di recente, l’ipotesi più probabile è che fungesse da centro religioso di tutto il popolo. Il sito nel quale è stata effettuata la scoperta è parte del patrimonio Unesco.
Attacco hacker alla Kunsthaus di Zurigo
Negli approfondimenti fruibili tramite codici QR sulle opere in prestito alla Kunsthaus di Zurigo dalla Fondazione Bührle, i visitatori hanno letto una descrizione alterata che definisce il collezionista Emil Georg Bührle «un simpatizzante nazista, militarista autoritario, per lo meno un profittatore di guerra e probabilmente un criminale di guerra». Il clamore per la Collezione Bührle ha messo in ombra l’apertura del nuovo imponente ampliamento della Kunsthaus nel 2021. Le 170 opere impressioniste in prestito sono state collezionate dall’industriale svizzero morto nel 1956 che fece fortuna vendendo armi alla Germania nazista e acquistò opere d’arte saccheggiate dal regime nazista. La nuova direttrice, Ann Demeester, si è insediata a gennaio impegnandosi ad affrontare la travagliata eredità di Bührle. La città e il cantone di Zurigo hanno istituito una commissione indipendente per indagare sulla provenienza delle opere della Fondazione Bührle. La collezione Bührle sarà sostituita da una nuova mostra a novembre.
Di nuovo visibile la facciata della Basilica di Norcia
A sette anni dal terremoto, eseguiti i necessari interventi, a Norcia (Pg) è stata rimossa la maxi impalcatura in acciaio che ha custodito e preservato la facciata della Basilica di San Benedetto, dedicata al patrono delal cittadina umbra e dell’Europa intera. «È il simbolo della ricostruzione», ha commentato il vicesindaco Giulio Boccanera. Risalente al XII secolo, fulcro della vita sociale ed economica della città, la Basilica è anche il centro da cui si irradia la storia del monachesimo occidentale, di cui Benedetto si fa padre con la sua Regola Ora et labora.
Riaperto a Venezia l’Appartamento del Doge
Di nuovo visibile nel percorso di Palazzo Ducale a Venezia, con un nuovo allestimento in 12 sale che costituisce «un importante progetto di valorizzazione di opere della Fondazione Muve, in gran parte solitamente non esposto, che raccontano i momenti salienti della storia dell’istituzione dogale. Con precise finalità didattiche, si è dato rilievo alle grandi vicende ma anche ad aneddoti e vicende minori, alla rigida etichetta cerimoniale, ad approfondimenti (anche lessicali) e curiosità, partendo proprio dalle testimonianze materiali in mostra», afferma Mariacristina Gribaudi, presidente di Fondazione Muve (Musei Civici di Venezia).
I rincari del Whitney Museum ne fanno il museo più costoso di New York
Il Whitney Museum of American Art aumenta i prezzi dei biglietti e diventa il museo più costoso di New York. Le tariffe di ammissione sono state incrementate del 20% per gli adulti e del 33% per anziani e studenti, eguagliando (e persino superando) quelle del Metropolitan Museum of Art. Il biglietto intero è di 30 dollari. Le nuove tariffe sono in vigore dal 13 luglio, in concomitanza con l’inizio dell’anno fiscale del museo. Sul motivo dell’aumento dei prezzi, il primo dal 2016, il museo cita «l’inflazione, l’aumento dei costi e l’affluenza ancora in ripresa», osservando che le quote associative del museo e i programmi gratuiti e scontati rimangono inalterati. La notizia arriva poco più di un mese dopo che il Whitney ha accettato di vendere il suo edificio Breuer a Sotheby’s per circa 100 milioni di dollari.
L’eredità (letteraria) di Charlie Watts all’asta da Christie’s
Si svolgerà a Londra il 28 settembre (Parte I), insieme a una vendita online aperta per le offerte dal 15 al 29 settembre (Parte II) l’asta «Charlie Watts: Gentleman, Collector, Rolling Stone. Literature and Jazz», con un’impareggiabile collezione di libri moderni in prima edizione, la più bella e di maggior valore del suo genere messa all’asta in oltre vent’anni, insieme a una vasta collezione di cimeli jazz accumulati dal leggendario musicista e batterista dei Rolling Stones. Saranno offerti oltre 500 lotti, con stime da 800 a 300mila sterline. I lotti più importanti saranno in tournée a Los Angeles dal 25 al 29 luglio e a New York dal 5 all’8 settembre, e a Londra dal 20 al 27 settembre.
Il pavimento sgocciolato dello studio di Pollock diventa una collezione di Nft
In collaborazione con il collettivo artistico Web3 Iconic Moments, la collezione «Beyond the Edge» presenta quattro prospettive dal pavimento dello studio di Pollock, dove ha schizzato e gocciolato vernice in perfetto stile dripping. I collezionisti riceveranno un Nft e una stampa di qualità museale numerata a mano. La collezione è composta da cento opere. «Un modo per mantenere vivo lo spazio e ispirare nuova creatività», ha affermato Helen A. Harrison, direttrice del Pollock-Krasner House and Study Center.
Nel 2024 The Photography Show ritornerà al Park Avenue Armory di New York
The Photography Show, la fiera più longeva dedicata specificamente al mezzo fotografico, ad aprile 2024 celebrerà la sua 43ma edizione con il ritorno al Park Avenue Armory di New York. Organizzata dall’Association of International Photography Art Dealers (Aipad), la fiera è aperta alle candidature delle gallerie socie e delle gallerie ospiti. «La Park Avenue Armory è sempre stata la sede preferita dei nostri membri, collezionisti e curatori, ha dichiarato in una nota il direttore esecutivo di Aipad Lydia Melamed Johnson, l’organizzazione si è evoluta dopo il Covid con un rinnovato senso di ottimismo e vitalità e un numero crescente di giovani gallerie che offrono nuove prospettive sul mezzo».
L’imprenditore vitivinicolo Gérard Bertrand trasforma Château l’Hospitalet in un centro d’arte contemporanea
Ex rugbista, l’enologo francese Gérard Bertrand, proprietario di 17 cantine e leader dei vigneti biodinamici certificati Demeter in Europa, ha fatto dell’arte contemporanea un tassello fondamentale per rendere il comparto vitivinicolo della regione della Linguadoca competitivo con Bordeaux o la Borgogna. La sua tenuta di Narbonne è diventata un centro d’arte e qui fino al 25 settembre è di scena una mostra dedicata al Piccolo Principe in collaborazione con la Fondazione Antoine de Saint Exupéry. « I visitatori potranno così scoprire l'universo poetico e filosofico di Antoine de Saint Exupéry attraverso una selezione di oggetti e documenti rari: disegni del Piccolo Principe, manoscritti inediti oltre a una serie di suoi oggetti personali provenienti dalle collezioni della fondazione», spiegano gli organizzatori. La mostra riunirà anche tre grandi artisti contemporanei che hanno portato ciascuno la propria visione dell’universo del Piccolo Principe: Cyril Phan alias Kongo, Cédric Fernandez, Jean-Marc de Pas.
Scoperto il primo faraone con la barba incolta
Le nuove tecnologie portano a nuove scoperte nelle pitture egizie. Grazie all’utilizzo della spettrofotometria XRF in loco, è stato possibile scoprire nuovi dettagli nelle pitture murali di due tombe di epoca ramesside (1292 a.C.-1075 a.C.) dell’antico Egitto. La scoperta più curiosa riguarda la prima raffigurazione di un faraone, Ramesse II, con la barba incolta, un unicum rinvenuto nella tomba di Nakhtamun, i cui dipinti erano sottovalutati e inaccessibili. «Dobbiamo imparare a guardare i dipinti egizi in modo nuovo, l’analisi chimica ci aiuta a ridefinirli e gli strumenti digitali accelerano un processo eccessivamente lento, senza questi strumenti lo studio di una tomba richiede dai 10 ai 15 anni, ha spiegato alla Cnn Philippe Martinez, egittologo dell’Università della Sorbona di Parigi e autore principale dello studio pubblicato mercoledì sulla rivista “PLOS ONE”. Questo dimostra il potenziale valore dei dati quantitativi ottenuti attraverso l’analisi scientifica, per un’interpretazione più completa e meno soggettiva dell’antica arte egizia. L’adattamento di strumenti portatili (a raggi X) progettati per l’uso sul campo è un progresso molto entusiasmante nello studio delle pitture murali dell'antico Egitto».
Fino al 31 luglio è possibile rigenerare il futuro
C’è tempo fino alle 12 del 31 luglio per partecipare al bando «riGenerazione Futuro. I tuoi progetti per il territorio», promosso da Associazione Civita per «generare valore» nelle regioni Calabria e Sicilia attraverso progetti innovativi durevoli e sostenibili in ambito turistico artistico e culturale. I progetti individuati, a cui possono partecipare anche «soggetti fragili, svantaggiati e persone con disabilità o mobilità ridotta», potranno beneficiare dei finanziamenti dello sponsor, le Ferrovie dello Stato, che metterà a disposizione 36mila euro: rigenerazionefuturo@civita.it.
Mostre aperte
La 17ma Biennale Danza si è inaugurata ieri 13 luglio a Venezia, con una mostra realizzata in collaborazione con il Museum of Contemporary Art (Moca) di Los Angeles. Dedicata a Simone Forti, e visibile all’Arsenale per tutta la durata dell’evento fino al 29 luglio, la mostra approda in laguna dalle sale del Moca di Los Angeles dov’è stata esposta lo scorso aprile. Della visionaria artista italo-americana, Leone d’oro nel 2023, la mostra mette in luce «le sue rivoluzionarie “Dance Constructions”, proposte con un cast di artisti e creativi di Biennale College. Forti può essere considerata in modo più ampio come un’artista che lavora con il movimento. Guardando oltre Dance Constructions, la mostra ne ripercorrerà sei decenni di lavoro, illustrando l’ampiezza e la profondità della sua pratica attraverso opere su carta, video, ologrammi, ephemera e documentazioni sulle performance», spiegano dalla Biennale.
Mostre aperte
Nell’anno intitolato ai maestri della terracotta invetriata, la famiglia Della Robbia, il comune di Foiano della Chiana (Ar) custode della più ricca collezione di opere della celebre dinastia, contribuisce con una mostra ricca di decine di opere dal 1400 al 1500 che invadono chiese e luoghi vari. Fino al 30 settembre il paese che ha dato i natali alle tre generazioni dei Della Robbia si trasforma in un supermuseo robbiano, grazie anche ai prestiti da molte istituzioni. Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono giunte, grazie al suo direttore e promotore della mostra toscana, Paolo Giulierini, ceramiche policrome e soprattutto quelle bianche e blu, marchio di fabbrica della dinastia.