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Federico Florian
Leggi i suoi articoliPhoto London torna dal 12 al 15 maggio alla Somerset House per il suo settimo appuntamento. Vi partecipano 75 gallerie da 15 Nazioni, a rappresentare il meglio dell’arte fotografica contemporanea e non. Un senso di urgenza sembra permeare questa edizione 2022.
«Il mondo postpandemia è in uno stato febbrile, dichiarano i fondatori Michael Benson e Fariba Farshad. Mettere insieme quest’edizione, a volte, è stato come costruire un castello di sabbia. Ma questi ultimi mesi e anni hanno sottolineato il potere della fotografia, la sua importanza in quanto medium in grado di documentare e fare i conti con il mondo che cambia attorno a noi».
Tra gli highlight, i ritratti fotografici di Louise Bourgeois in mostra nello stand della Galerie Podgorny Robinson di Saint-Paul-de-Vence, per la prima volta in fiera; mentre la Peter Fetterman Gallery di Los Angeles presenta un progetto che ci rammenta i nostri «lockdown blues»: nello specifico, il lancio di una pubblicazione (The Power of Photography) che documenta l’attività online del gallerista durante i giorni della pandemia, quando postava quotidianamente stampe dalla propria collezione privata (da Henri Cartier-Bresson a Steve McCurry).
Oltre a un focus sulla fotografia di moda, attraverso due mostre in tributo a Nick Knight (Master of Photography 2022) e a Frank Horvat, la fiera presenta una nuova sezione dedicata alla fotografia contemporanea in Cina, in partnership con la World Photography Organisation. Una menzione finale va all’installazione interattiva «Rainbow Camera» in cui gli artisti Walter and Zoniel invitano il pubblico a farsi una fotografia premendo il proprio volto contro un muro di scanner colorati. Un epilogo ludico e surreale, che ci rammenta l’intimo legame tra medium fotografico, dimensione tattile ed esibizionismo.

Uno scatto di MartinParr per la Galerie Clémentine de la Féronnière
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