La cupola del Brunelleschi a Firenze

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La cupola del Brunelleschi a Firenze

Riapre la Cupola del Brunelleschi

Su di essa e sul Campanile di Giotto si accede solo accompagnati in piccoli gruppi

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Redazione GdA

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Firenze. Erano tutte pronte le celebrazioni per i 600 anni dalla fondazione della Cupola di Brunelleschi, con un calendario ricco di iniziative, ma il Covid-19 ha portato all'intera sospensione. Tuttavia la Cupola torna a essere accessibile al pubblico oggi, dopo i lavori di manutenzione all'impianto di illuminazione, che erano stati interrotti a causa dell'emergenza sanitaria; già da fine maggio invece sono stati riaperti gli altri monumenti del Duomo di Firenze, pur visitabili solo nel fine settimana (dal venerdì alla domenica) e il 24 giugno, giorno di San Giovanni, patrono della città; il tutto in attesa di una riapertura più ampia, che terrà conto sia della situazione sanitaria, sia del flusso turistico.

La bigliettazione ha subito variazioni, passando da un biglietto unico a cinque giornalieri per ogni monumento, con la possibilità di accedere gratuitamente alla cattedrale su prenotazione on line. Solo la Cripta di Santa Reparata rimarrà per il momento chiusa, perché non è possibile rispettare le condizioni necessarie per le visite in sicurezza. Gli ingressi ai monumenti sono limitati, in osservanza alle misure di sicurezza  del Dpcm 17 maggio 2020, passando quindi dai 3.500 ingressi  con biglietto del 2019 al massimo di 1.000 al Museo dell'Opera del Duomo e 80 sul Campanile di Giotto.

Potranno salire alla Cupola solo 304 persone ogni fine settimana (in precedenza 2600 persone al giorno); 1.710 in Battistero; 3.750 in Cattedrale (1.500 il venerdì e il sabato e 750 la domenica). Sulla Cupola del Brunelleschi e sul Campanile di Giotto si potrà accedere solo accompagnati in piccoli gruppi. Nel Battistero è prevista la visita guidata per illustrare non solo il monumento, ma anche il restauro in corso.

Nel Museo il percorso, per ora, esclude la visita all'ultimo piano non essendoci la possibilità di creare un itinerario a senso unico, come del resto in tutti i monumenti dell’Opera di Santa Maria del Fiore. L’istituzione, oltre a osservare tutte le norme vigenti in materia di sanificazione e controlli, sarà la prima al mondo ad adottare in ambito museale una nuova tecnologia che permette di mantenere la distanza di sicurezza tra i visitatori.

Si tratta di un dispositivo, «Tag EGOpro Social Distancing», sviluppato dalla società italiana AME (Advanced Microwave Engineering) di piccole dimensioni (circa 7 cm per 5), fornito gratuitamente ai turisti all’inizio delle visite che si porta al collo e che segnala con un suono, vibrando e illuminandosi, il superamento della distanza minima consentita. Terminata la visita, il dispositivo sarà riconsegnato e sanificato per essere poi riutilizzato. Il sistema è anonimo e non traccia i movimenti e i dati.

«L’Opera di Santa Maria del Fiore - dichiara il Presidente Luca Bagnoli - riapre seppur con un volto completamente diverso. Il venir meno della stagione turistica avrà un pesante impatto sulla nostra Istituzione. 20 milioni di euro di ricavi perduti (come l'impegno di quattro anni di restauri che in queste condizioni sono resi impossibili) costringeranno l'Opera a interventi drastici per adempiere all’obbligo giuridico di conservazione del patrimonio monumentale a essa affidato. Inevitabile conseguenza la riorganizzazione dello svolgimento delle attività e il doloroso azzeramento della programmazione culturale, per cui sono state sospese le Celebrazioni per i 600 anni della Cupola, le rassegne musicali O Flos Colende e Note al Museo e interrotta la collaborazione con la Pergola per l’impiego del Teatro Niccolini. E nonostante questo riapriamo per dare un segnale di speranza concreto, per dire ai fiorentini e a tutto il mondo che noi ci siamo pronti ad accogliere in sicurezza quanti verranno a Firenze».

La cupola del Brunelleschi a Firenze

Redazione GdA, 18 giugno 2020 | © Riproduzione riservata

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