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Giusi Diana
Leggi i suoi articoliRoma. È Palermo la Capitale italiana della Cultura 2018, aggiudicandosi così un milione di euro e l'esclusione dal patto di stabilità delle spese per gli investimenti necessari alla realizzazione dei progetti.
La proclamazione da parte del ministro Dario Franceschini è avvenuta oggi pomeriggio al Mibact. Questa la motivazione letta dal presidente della commissione Stefano Baia Curioni: «La candidatura è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all'inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee. Il progetto è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura anche interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità».
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato «...la cifra culturale più significativa e che rivendichiamo è la cultura dell'accoglienza». La città che nel 2018 ospiterà anche la prossima edizione di Manifesta, nel 2015 era stata proclamata Patrimonio Mondiale dell'Unesco insieme alle cattedrali di Monreale e Cefalù.
Palermo si è aggiudicata la vittoria su Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese, Trento e l'Unione dei comuni elimo-ericini (formata da Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice, sempre in Sicilia).
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La Cattedrale di Palermo
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