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Particolare di Lisa Brice, After Embah, 2018 battuto per 6,8 milioni di dollari

Cortesia di Sotheby’s

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Particolare di Lisa Brice, After Embah, 2018 battuto per 6,8 milioni di dollari

Cortesia di Sotheby’s

78,6 milioni di dollari per l’asta di moderno e contemporaneo di Sotheby’s

Con il 90% dei lotti venduti, e con tante opere al debutto sul mercato, la vendita serale è stata un successo per Yoshitomo Nara, Alberto Burri, Van Gogh ma anche per vari artisti britannici

Davide Landoni

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Sotheby’s ha dato avvio alle Spring Sales londinesi, il primo grande appuntamento dedicato all’arte moderna e contemporanea che il calendario artistico pone sulla strada di collezionisti e appassionati. La Modern & Contemporary Evening Auction di ieri sera (4 marzo) ha confermato la bontà delle scelte della maison, che ha presentato un catalogo privo di grossissimi pezzi ma ricco di elementi interessanti, capaci anche di scostarsi dalla giostra dei soliti grandi nomi. A prendersi la scena - in una vendita da 78,6 milioni di dollari, nel mezzo delle stime 56,5-83,8 milioni - è stata Lisa Brice, artista sudafricana che ha visto aggiornato il suo record in asta. «After Embah», che raffigura in toni lisergici l’attività di un night club, è stato aggiudicato per 6,8 milioni di dollari, dopo una battaglia lunga dieci minuti, combattuta da sei bidder che hanno fatto lievitare la stima (1,3-1,9 milioni di dollari) e superato il risultato record del 2021. 

Di primissima fascia l’aggiudicazione per «Cosmic Eyes (in the Milky Lake)» di Yoshitomo Nara, il primo dipinto in assoluto in cui l’artista giapponese inserisce colori arcobaleno nei grandi occhi tipici delle sue bambine. Venduto a 11,4 milioni di dollari, è il top price di serata. Erano dieci anni, probabilmente, che un sacco di Burri, così grande e ben conservato, non faceva capolino sul mercato. Rarità recepita dai collezionisti, che si sono spinti fino a 6,2 milioni di dollari per aggiudicarsi «Sacco e Nero 3» di Alberto Burri. Dieci anni in cui non era più tornato disponibile nemmeno ardin public à Arles di Vincent van Gogh, un disegno a penna e inchiostro del settembre 1888, venduto per 2,8 milioni di dollari, il 75% in più rispetto al prezzo raggiunto nel 2015. 

Quarant’anni, addirittura, che non passava in asta «Buste de femme» di Pablo Picasso, venduto a un collezionista asiatico per 5,4 milioni di dollari. Ha raddoppiato la sua stima anche «La soirée familiale», una delle opere più importanti di Édouard Vuillard, passata di mano per 2,6 milioni di dollari. 1,3 milioni di dollari, invece, il prezzo raggiunto da «Peanut Butter Cup» di Roy Lichtenstein, realizzato nel 1962 e inclusa nella prima mostra europea dell’artista alla galleria Ileana Sonnabend di Parigi. Ampio spazio e buoni risultati per la selezione di opere realizzate da artisti britannici. Molta attesa per «Crude Oil (Vettriano)», una reinterpretazione che Banksy ha operato a partire da «The Singing Butler», dipinto del 1992 di Jack Vettriano, pittore scomparso l'1 marzo 2025. Elemento d'interesse che è andato inaspettatamente a sommarsi al precedente proprietario dell’opera, Mark Hoppus, tra i fondatori del gruppo punk rock Blink-182, che ha visto il suo dipinto aggiudicato per 5,4 milioni di dollari. Più istituzionali, se vogliomo, le vendite di «From the Studios» (3 milioni di dollari) di Frank Auerbach, realizzato all’apice della carriera del pittore, nel 1986, anno in cui partecipò alla Biennale di Venezia; e di «Flyda and Arvis» (2,2 milioni di dollari) di Lucian Freud, un disegno giovanile in cui l’artista ritrae se stesso insieme alla prima moglie, Kitty German. Risultati solidi come solido il 90% di lotti venduti, esito di una scelta ponderata e coraggiosa al tempo stesso, con tante opere al debutto sul mercato. Forse la miscela che serve in questa cornice economica priva di certezze.

Yoshitomo Nara, Cosmic Eyes, 2005 battuto per 11,4 milioni di dollari, top price di serata

Davide Landoni, 05 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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