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Gaspare Melchiorri
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A Belluno, nel Museo Civico di Palazzo Fulcis, domani 20 agosto sarà l’ultimo giorno per ammirare la «Madonna con Gesù Bambino» attribuita ad Antonio Solario (1465-1530). Dopo diverse settimane di esposizione, l’opera, ritornata nella sua «casa» bellunese dopo una lunga e intricata vicenda internazionale, sarà sottoposta a un programma di verifiche e interventi che precederanno un vero e proprio restauro.
«Il rientro di questo dipinto è stato un momento storico per la nostra comunità, ha dichiarato il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin. L’abbiamo condiviso con cittadini e visitatori, ma ora è tempo di prendercene cura e garantirne la conservazione, per restituire al pubblico un’opera che appartiene al nostro patrimonio culturale».
Il dipinto presenta seri problemi legati al legno di supporto e alla superficie dipinta. Dal 21 agosto prenderanno il via le prime analisi: la riflettografia all’infrarosso, che permetterà di scoprire disegni nascosti o modifiche, seguita a settembre dalla radiografia, utile a verificare lo stato del legno, le eventuali fratture e le tracce di insetti. In seguito, si passerà alle analisi chimiche dei colori, che consentiranno di conoscere meglio i pigmenti usati dall’artista.
«L’insieme di queste informazioni sarà fondamentale per guidare le scelte del restauro, ha detto Carlo Cavalli, conservatore dei Musei civici, e offrirà anche un confronto con altre opere attribuite a Solario».
L’assessore alla cultura Raffaele Addamiano sottolinea come il lavoro sia complesso ma imprescindibile: «Restituiremo alla città un dipinto che non è solo un capolavoro, ma parte della nostra identità. È un nuovo passo avanti nel percorso di valorizzazione del nostro patrimonio».
Al termine degli interventi, la Madonna con Bambino tornerà stabilmente tra le collezioni civiche, per aggiungersi alle storiche opere conservate al Museo di Belluno.
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