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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliOggi 4 e domani 5 settembre, in occasione dell’edizione 2025 dell’Ars Electronica Festival di Linz, vengono presentati, nello spazio immersivo Deep Space 8K, due progetti inediti curati dal Kunsthistorisches Museum Vienna e Desy-Deutsches Elektronen-Synchrotron, entrambi realizzati in partnership con Haltadefinizione, la tech company del Gruppo Panini Cultura specializzata nella digitalizzazione ad altissima definizione del patrimonio culturale.
Oggi è protagonista il progetto riguardante «Il trionfo di Bacco» di Michaelina Wautier. Il monumentale dipinto di questa importante pittrice del XVII secolo (1617-89) è stato acquisito da Haltadefinizione con tecnologia gigapixel mediante una campagna fotografica di circa 200 scatti, che ha generato un file da 15 gigabyte.
A presentare l’opera digitale è Charlotte Roosen, storica dell’arte e curatrice di pittura fiamminga barocca del Kunsthistorisches Museum. La tela rivela tutta l’abilità tecnica dell’artista: al centro, Bacco giace su un carro, mentre un satiro gli versa in bocca il succo d’uva; sul lato destro, la pittrice inserisce il proprio autoritratto a seno scoperto nei panni di una menade-amazzone che sfida lo spettatore con lo sguardo, in un atteggiamento di sorprendente modernità per la sua epoca.
Dal 30 settembre, «Il trionfo di Bacco» sarà il fulcro della maggior mostra di sempre dedicata a Michaelina Wautier dal Kunsthistorisches Museum.
Domani 5 settembre, sempre al Deep Space 8K, verrà presentato «Quantum Computers & Art», ideato dagli artisti-scienziati del Desy-Deutsches Elektronen-Synchrotron, uno dei principali centri di ricerca della Germania. Il progetto esplora il potenziale dei computer quantistici nel settore della creazione artistica. Protagonista della presentazione sarà «Quantum Transformation I», un dipinto a olio ispirato al celebre «Narciso» di Caravaggio. L’opera dialogherà con il digital twin in gigapixel del capolavoro caravaggesco, grazie alla collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma.
Entrambe le opere sono state digitalizzate «in gigabyte» da Haltadefinizione. Prima della proiezione, gli artisti-scienziati illustreranno le motivazioni e le suggestioni che li hanno portati a reinterpretare i grandi maestri della storia dell’arte. I progetti sono stati realizzati dalla sede tedesca della tech company, attiva da circa un anno in Germania e Austria e già in collaborazione con istituti locali, confermando come la tecnologia più avanzata possa dare vita a interessanti progetti di digitalizzazione e valorizzazione dei beni culturali.
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