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Tina Lepri
Leggi i suoi articoliRoma. Il 6 il 7 maggio scendono in piazza storici dell’arte, archeologi, associazioni e operatori dei beni culturali. Saranno a Roma con lo slogan «Emergenza cultura: difendiamo l’art. 9». Il «manifesto» è stato scritto da Tomaso Montanari per protestare contro le «scelte di Matteo Renzi e Dario Franceschini. Per dire di no allo Sblocca Italia che ha regalato il territorio della Repubblica alle trivelle e al cemento. Per dire di no alla distruzione sistematica della tutela attraverso il silenzio assenso delle soprintendenze e attraverso la contrazione e la confluenza di queste ultime in uffici diretti dalle prefetture, e cioè dal governo stesso. Per dire di no alle una tantum delle assunzioni, provvedimenti propagandistici che impediscono ai nostri giovani di immaginare una vita di lavoro in Italia. Per dire di no alla rimozione della storia dell’arte dalle scuole». Sotto accusa quindi l’intero Governo per il decreto «Sblocca Italia», la «Riforma Madia» e quella del Mibact varata dal ministro Franceschini. Tutti provvedimenti che «Emergenza cultura» definisce una «azione di smontaggio dell’art 9 della Costituzione [La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, Ndr].».
Hanno aderito all’appello molti grandi nomi della cultura: Salvatore Settis, Antonio Paolucci, l’ex ministro Massimo Bray, Vittorio Emiliani, Rita Paris, Roberta de Monticelli, Carlo Ginzburg e tanti altri. Tra le associazioni, in prima fila Italia Nostra e la Bianchi Bandinelli. L’appuntamento per la manifestazione pubblica è per sabato 7 maggio alle 11 a piazza della Repubblica, preceduta venerdì 6 alle 15 da un dibattito al Centro Congressi Cavour sul «gravissimo pericolo» che minaccia «il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione».

Un invito a partecipare alla manifestazione del 7 maggio a Roma indetta da Emergenza cultura: la scritta (ovviamente modificata) sul Pantheon riassume le ragioni della protesta

La locandina della manifestazione
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