Monica Trigona
Leggi i suoi articoliHong Kong da sempre fa i conti con una natura divisa fra tradizione e cultura occidentale, tra la storica influenza cinese e il suo più recente passato da ex colonia britannica. Come definirebbe oggi l’identità hongkonghese?
L’identità culturale di Hong Kong è un fenomeno ibrido e in evoluzione: una miscela di radici tradizionali cinesi, influenze internazionali e tendenze globali contemporanee. La sua scena artistica agisce come uno specchio del paesaggio vario e in rapida espansione della città, rendendola una destinazione culturale emozionante e sfaccettata. Hong Kong attrae un’ampia varietà di artisti e amanti dell’arte da tutto il mondo, e la sua identità culturale è plasmata anche da questa diversità. La città ospita un vivace mix di provenienze, creando un terreno fertile per nuove e sperimentali espressioni artistiche che riflettono il mondo globalizzato. In questo senso, ospitare Art Basel in un crogiolo culturale come questo costituisce una base naturale per la presentazione di culture diverse. La posizione unica della città come punto d'incontro di influenze orientali e occidentali ci permette di curare un evento che riflette un ampio spettro di narrazioni.
Quali sono i punti di forza di Hong Kong?
A parte il vantaggioso status di esenzione fiscale, i benefici geografici e i diversi contesti culturali, ciò che ammiro di più è il senso di comunità di Hong Kong. Ho vissuto in diverse città del mondo, e lo spirito di collaborazione qui è più forte che in qualsiasi altro posto io abbia sperimentato: tutti lavorano insieme. Inoltre, adoro il fatto che se hai un’idea, qui puoi realizzarla. È un luogo stimolante, con persone aperte e accoglienti provenienti da una moltitudine di geografie e credo che questo abbia davvero aiutato la scena artistica a fiorire.
Cos’è cambiato da 12 anni fa, quando Art Basel fece ingresso ad Hong Kong, a oggi?
Essendo entrata a far parte del team di Art Basel Hong Kong fin dalla sua prima edizione nel 2013, ho avuto la fortuna di assistere in prima persona a questa evoluzione. Nell’ultimo decennio, abbiamo assistito allo sviluppo di un ecosistema artistico completo all’interno di Hong Kong, che comprende sia il settore pubblico che quello privato, tra cui musei di livello mondiale come M+ e una fiorente scena di gallerie. Questa crescita ha arricchito il panorama culturale della città e ha avuto un impatto significativo sulla sua economia, posizionando Hong Kong come fulcro della rete culturale asiatica. In tutta la città si svolgono numerosi eventi artistici, tra cui l’annuale Art Basel Hong Kong e diversi summit museali. Le mostre si tengono in hub culturali come Central, Wong Chuk Hang e West Kowloon Cultural District, popolari intersezioni tra arte, cibo e lifestyle.
240 gallerie di cui oltre la metà proviene dall’Asia-Pacifico (Giappone, Corea, India, Turchia, Singapore, Tailandia e Australia): che peso ha la promozione della Regione all’interno del suo programma?
Ognuna delle nostre fiere «Art Basel» (a Hong Kong, Basilea, Parigi e Miami Beach) ha un focus unico sul territorio regionale della città ospitante, pur mantenendo una distribuzione geografica altrettanto diversificata degli espositori e un respiro internazionale. È assolutamente fondamentale contribuire alla crescita di queste Regioni. Ad Art Basel Hong Kong, oltre la metà delle gallerie partecipanti ha spazi espositivi in Asia e nella Regione Asia-Pacifico. Dato che la nostra fiera si trova nel cuore geografico dell’Asia, la continua rappresentazione di gallerie, artisti e idee provenienti da tutta la Regione è parte integrante la manifestazione in quanto importante piattaforma globale per lo scambio e la scoperta artistica. Inoltre, il settore Insights della fiera presenta progetti curati incentrati su artisti provenienti dall’Asia e dalla regione Asia-Pacifico, offrendo uno sguardo più approfondito sulla carriera di un singolo artista, su un tema specifico o su un periodo della storia dell’arte dal 1900 ad oggi. Quest’anno, Insights presenterà 24 gallerie e metterà in luce la fotografia, con molte di esse che presenteranno pratiche fotografiche innovative dall’Asia, dagli anni '70 ad oggi. Tra gli highlights, un’installazione multimediale immersiva del duo di artisti Birdhead, che riflette sul rapido cambiamento sociale in Cina, presentata dalla Flowers Gallery (Londra, Hong Kong); le fotografie di Nakahira Takuma, realizzate sia prima che dopo che l’influente leader del gruppo Provoke fosse in coma, presentate da Each Modern (Taipei); le fotografie stenopeiche di Nubuo Yamanaka insieme a una selezione di dipinti e sculture a parete di Kenjiro Okazaki, presentate dalla Takuro Someya Contemporary Art (Tokyo); opere a tecnica mista di Kunié Sugiura, che esplora la fusione tra pittura e fotografia, abbinate a dipinti ad olio luminosi di Reina Mikame, presentati dalla Yutake Kikutake Gallery (Tokyo), tra le altre.
L’installazione dell’artista singaporiano Ho Tzu Nyen illuminerà la facciata del museo M+. A questo proposito, oltre che con gallerie ed artisti, esiste un rapporto attivo con altre istituzioni della vostra macroarea?
Ad Art Basel, la nostra missione è quella di promuovere lo scambio culturale e il coinvolgimento del pubblico, mettendo in contatto e valorizzando i talenti e le gallerie locali con i mecenati dell’arte di tutto il mondo. Lavoriamo a stretto contatto con 13 istituzioni locali in qualità di partner culturali, impegnandoci profondamente a promuovere connessioni e collaborazioni significative con la comunità e le istituzioni artistiche di Hong Kong. In collaborazione con M+ per il quarto anno, l’artista singaporiano Ho Tzy Nyen illuminerà la facciata dell’edificio con un omaggio alla vivace cultura cinematografica di Hong Kong, commissionato congiuntamente da Art Basel e M+ e presentato da UBS. Ricomposta dall’intelligenza artificiale e costantemente rielaborata da un algoritmo, l’opera offre una reinterpretazione dinamica della storia. Evoca la memoria collettiva di questa singolare eredità cinematografica, generando al contempo una nuova visione futuristica. Oltre a tutto ciò, durante la settimana della fiera, lo spazio Tai Kwun prolungherà l’orario di apertura della sua grande mostra primaverile, presentando tre mostre personali: Alicja Kwade: Pretopia (10 gennaio – 6 aprile), Hu Xiaoyuan: Veering (24 gennaio – 13 aprile) e Maeve Brennan: Records (21 marzo – 8 giugno). Presentata da Tai Kwun e sostenuta da Art Basel Hong Kong, l’annuale «Artists’ Night» si svolgerà ancora una volta durante la settimana della fiera. Per mostrare il dinamismo culturale della città, Art Basel Hong Kong presenterà anche un ampio programma pubblico, sia in loco che fuori sede, che include i programmi Film e Conversations, nonché Exchange Circle, accessibile al pubblico gratuitamente presso l’Hong Kong Convention and Exhibition Centre (HKCEC).

Un suggestivo scorcio di Hong Kong. Cortesia di Art Basel
L’ecosistema artistico locale invece come risponde?
La comunità artistica locale ha sostenuto molto la nostra esposizione, soprattutto nel periodo precedente e durante il mese di marzo. È estremamente toccante vedere come ogni istituzione della città prepari la settimana di Art Basel insieme al nostro team anno dopo anno. A marzo, in concomitanza con la nostra mostra, si svolgeranno vari eventi artistici e culturali, tra cui nuove mostre, eventi istituzionali, serate di inaugurazione di gallerie e programmi speciali. La città si trasformerà in una festa di eventi artistici e culturali. Siamo lieti di vedere che tutti i principali attori dell'ecosistema artistico si incontrano e si connettono tra loro attraverso la nostra piattaforma. Quest'anno, la fiera continua ad ampliare il suo supporto per includere più campi e accoglie nuovi partner culturali, tra cui Design Trust, HASS Lab e Tomorrow Maybe.
Il suo terzo anno come direttrice della fiera è caratterizzato da nuove partnership culturali locali. Ce ne vuole parlare?
La longevità del nostro ecosistema artistico è fondamentale per la nostra attività. Oltre alla nostra pluriennale collaborazione con M+ e Tai Kwun, per la prima volta il Film Program pubblico di Art Basel sarà curato dall’istituzione artistica indipendente di Hong Kong, Para Site, a dimostrazione dell’impegno della fiera nell’espandere la sua collaborazione con le istituzioni per sostenere l’ecosistema artistico locale. Grazie a questa nuova collaborazione, siamo in grado di riunire un gruppo di giovani curatori di Para Site per dare ulteriore energia al nostro programma di Art Basel. Il Film Program presenterà opere di registi provenienti dall’Asia e non solo, offrendo una prospettiva globale che trascende i confini regionali. In linea con la direzione curatoriale di Para Site, le collaborazioni estese con il canale video culturale Nowness Asia e Videotage, una delle principali organizzazioni no profit della Regione dedicate alla video arte, esploreranno anche argomenti messi in primo piano nella proiezione speciale dell’opera di Neves Marques, con Videotage che dedicherà la sua selezione agli artisti di Hong Kong. Inoltre, continuiamo ad ampliare la nostra portata in altri campi creativi e accogliamo nuovi partner culturali, come Design Trust, nel campo del patrimonio, dell’architettura e del design. Apprezzo il senso di comunità di Hong Kong e il nostro spirito di collaborazione!
Qual è il pubblico di Art Basel Hong Kong? Chi sono i suoi collezionisti tipo e in che direzione vanno i loro gusti?
Art Basel Hong Kong sta assistendo a un più ampio cambiamento generazionale nella Regione che si riflette nel pubblico della fiera, un cambiamento che è stato più significativo dopo la «riapertura» dell’Asia a seguito della pandemia. La generazione più giovane in Asia ha acquisito un maggiore potere d’acquisto e la vediamo prendere il controllo sia attraverso le imprese familiari che nelle proprie attività imprenditoriali. Stanno anche scambiando e condividendo idee con la generazione più anziana, sulla nuova forma e sull’uso del mezzo dell’arte contemporanea.
Le nuove sedi di Sotheby’s e Christie’s strutturano ulteriormente il mercato. Nel 2024, per la prima volta Hong Kong è stata sede di due delle migliori dieci aggiudicazioni mondiali in asta. Il contesto asiatico è pronto a uno scatto decisivo sul piano internazionale?
Sicuramente l’apertura di nuove sedi di Sotheby’s e Christie’s a Hong Kong segna un momento cruciale per il mercato dell’arte asiatico ed è una chiara indicazione che Hong Kong si sta rapidamente affermando come un centro globale del mercato dell’arte. Insieme al rafforzamento della consapevolezza culturale della città e delle sue infrastrutture, Hong Kong è pronta a diventare il principale punto di accesso per l’arte contemporanea in Asia e oltre.
Altri articoli dell'autore
La maison britannica dal 17 marzo propone 4 vendite con una ricca selezione di ceramiche, dipinti cinesi classici e moderni ma anche arte indiana, himalayana, giapponese e coreana
La galleria Trinity Fine Art di Londra porterà a Maastricht «Madonna con Bambino e Santa Maria Maddalena», capolavoro presentato in pubblico per la prima volta dopo essere rimasto nascosto in collezioni private per secoli
Una selezione di opere appartenute al fondatore di Barnes and Noble saranno messe in vendita il prossimo maggio
La mostra newyorkese raccoglie le opere grafiche, tra le più visionarie, dell’artista tedesco