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L’Oratorio dei Disciplini con l’affresco della danza macabra, Clusone

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L’Oratorio dei Disciplini con l’affresco della danza macabra, Clusone

Alla scoperta della Clusone millenaria

Dagli orobi all’epoca romana, all’età dell’oro sotto il dominio della Repubblica di Venezia, l’antica città nel cuore della ValSeriana racconta la sua storia con gli storici palazzi, le chiese, gli imponenti affreschi medievali, un orologio astronomico e persino una passeggiata ispirata al Purgatorio di Dante

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Jenny Dogliani

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A 30 chilometri da Bergamo, ai piedi del massiccio montuoso della Presolana nel cuore della ValSeriana, a 647 metri di altitudine, su una superficie di 25 chilometri quadrati si estende la antichissima città di Clusone. I primi insediamenti fanno capo alla popolazione preistorica degli orobi, cui si devono i più antichi reperti rinvenuti, databili al 1300 a.C. ca. È stata centro dell’industria del ferro e degli armamenti durante l’epoca romana, cui risalgono numerosi reperti come monete, armi e lapidi con epigrafi latine. Al latino si deve anche l’origine del nome, Clausus, ovvero, luogo chiuso (dalle montagne). Il periodo di più grande splendore artistico, culturale ed economico è stato sotto il dominio della Repubblica di Venezia, dal 1427 alla caduta della Serenissima. Il ruolo di capitale della ValSeriana le valse nel 1801 l’assegnazione del titolo di «città». Un passato millenario di cui resta traccia negli edifici e nelle opere d’arte che ancora oggi si possono ammirare visitando Clusone. La Basilica di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Defendente, la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso, il Palazzo Comunale, la piazza dell’Orologio con l’imponente e raro Orologio astronomico Fanzago, l’Oratorio dei Disciplini con il meraviglioso affresco medievale della danza Macabra e persino un cammino letterario in mezzo al bosco per immergersi nella seconda cantica del Purgatorio della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Una veduta dell’interno dell’Oratorio dei Disciplini, Clusone

Un particolare del sentiero della passeggiata letteraria ispirata alla Divina Commedia, Clusone

Nel Basso Medioevo, tra le varie confraternite formate da gruppi di laici preoccupati per la salvezza della propria anima, vi erano i Disciplini di Bergamo. Per assicurarsi un posto in Paradiso erano soliti sottoporsi a una vita di preghiera e di penitenza e alla pratica dell’autoflagellazione. Tra le sedi dell’ordine fu istituito l’oratorio dei Disciplini a Clusone, di fronte alla Basilica di Santa Maria Assunta. Un edificio in stile monastico dalla struttura semplice e austera, decorato tra il 1484 e il 1485 nella parte esterna dal pittore Giacomo Borlone de Buschis con affreschi raffiguranti i tre grandi temi medievali dedicati alla morte: l’Incontro dei tre vivi con i tre morti, il Trionfo della morte, la Danza Macabra. A dominare l’affresco è la figura della Morte Regina, raffigurata con corona e mantello in piedi sui due corpi putrefatti di papa e imperatore. Tra le varie simbologie che si possono distinguere le tre frecce associate a peste, morte e carestia. E poi, ancora, il tema iconografico più voga dall’Alto Medioevo: la danza tra uomini e scheletri.  Anime smarrite, insomma, come quelle che incontrano Dante e Virgilio nel Canto II del Purgatorio, sulla spiaggia del rituale di purificazione ai piedi della montagna, al cospetto del luminosissimo Angelo nocchiero. Una suggestione all’origine del percorso Camminando con Dante, il sentiero che va da piazza Manzù alla Chiesetta di Crosio, disseminato dei versi del sommo poeta, tra cui quelli che descrivono l’alba, con una complessa immagine astronomica. A Clusone la meravigliosa complessità del cosmo è di casa. Lo storico, severo e affrescato Palazzo Comunale, costruito su sei massicce arcate in pietra sorrette da pilastri, risalente all’XI-XII secolo, custodisce sulla sua torre il grande Orologio astronomico realizzato nel 1583 da Pietro Fanzago, tuttora perfettamente funzionante, caricato a mano ogni giorno senza interruzioni da quasi quattro secoli: è tra i pochi ancora integri della sua epoca. Discendente di un’antica famiglia di architetti, ingegneri e fonditori di metalli (documentata a Clusone dal 1360), Pietro Fanzago ideò un meccanismo tanto semplice quanto geniale. L’orologio è dotato di un unico indicatore attraverso il quale indica: i movimenti del sole e della luna, le ore del giorno e la durata della notte, gli equinozi e i solstizi, le costellazioni dello zodiaco, le lunazioni, i mesi, le ore e i minuti. 

L’Orologio astronomico di Pietro Fanzago, 1538, Clusone

Una veduta dell’interno dell’Oratorio dei Disciplini

Dal 2023 infine Clusone è parte del circuito Borghi più belli d’Itale ed è stata confermata la bandiera arancione dal Touring Club Italiano per il triennio 2024-26: «Questa località si caratterizza per un centro storico armonico e omogeneo, in cui sono presenti vari elementi di interesse storico-culturale. Efficiente è il servizio di informazioni turistiche, capace di promuovere con forza le numerose manifestazioni che si svolgono lungo tutto il corso dell’anno, oltre alle ottime strutture ristorative», ha dichiarato la commissione.

 Contenuto realizzato con il finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU 

Sequoie secolari a Clusone

Una veduta della Casa dell’Orfano, fondata a Clusone nel 1965 per opera del Patronato provinciale orfani di guerra di Bergamo su volontà di Mons. Giovanni Antonietti, prima casa residenziale in Italia

Jenny Dogliani, 02 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

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