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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliDue tornate molto nutrite caratterizzano l’asta di Vetri e Ceramiche del ’900 organizzata da Cambi a Milano il 27 febbraio. Marco Arosio, esperto del dipartimento, ha selezionato 320 lotti spaziando dal Liberty al design contemporaneo e radunando, al mattino, vetri francesi e ceramiche di produzione italiana ed europea, mentre al pomeriggio verranno esitati più di duecento vetri di Murano realizzati dagli anni ’20 fino ad oggi.
Protagonista della prima tornata un monumentale vaso di Émile Gallé, creato a Nancy nei primi del Novecento, con un decoro a cammeo di «delphinium» e grandi foglie (3-4mila euro), affiancato da un gruppo di lampade in ferro battuto e vetro, opera dei tre maggiori maestri italiani Alessandro Mazzucotelli, Carlo Rizzarda e Umberto Bellotto con stime da un minimo di 800 a un massimo di 2mila euro.
Squisitamente liberty, tipico della prima produzione dell’Arte della Ceramica di Galileo Chini, un raro vaso con anse applicate in forma di serpenti e decori di lustri metallici deve la sua stima contenuta (2-3mila) alla mancanza di una delle due anse, mentre tipicamente déco è il bel vaso in maiolica, su disegno del faentino Pietro Melandri, decorato da rami e fiori a smalti policromi su fondo d’oro zecchino che incorniciano due figure di centauri (3-3.500). Di Gio Ponti, protagonista assoluto del rinnovamento novecentesco delle arti applicate, saranno offerti due piatti in maiolica policroma, «Agata e Domitilla» della serie «Le mie donne», eseguiti alla Pittoria di Doccia a Sesto Fiorentino nel 1927 circa e stimati rispettivamente 8-10mila e 10-12mila euro.
Il Futurismo, che si sposa col gusto Art Déco della decorazione all’aerografo, contraddistingue un nucleo importante di ceramiche create da Rometti a Umbertide, da Galvani a Pordenone e da Tosin La Freccia a Vicenza. Rappresentativi del design del dopoguerra, una rara ciotola di Enzo Mari in porcellana, disegnata nel 1973 per la produzione limitata di Danese (1.500-2mila) e due ceramiche di Ettore Sottsass per Bitossi di Montelupo. La seconda tornata pomeridiana, interamente dedicata aMurano, inizia con i primi soffiati degli anni ’20 di Vittorio Zecchin e alcuni oggetti rari di Carlo Scarpa per la MVM Cappellin, tra i quali una coppa del 1930 circa in vetro incamiciato, con decoro di murrine ad anelli concentrici, su piede troncoconico in vetro blu impreziosita da foglia d’argento, stimata 8-10mila euro.
Molte le creazioni di Ercole Barovier, dagli anni ’30 al ’70, caratterizzate dalle sue sperimentazioni: vetri «Crepuscolo», «Eugeneo», «Dorico», «Argo», «Neolitico», con stime dai 600 ai 5mila euro. Rara espressione dell’attività nata nei forni della vetreria La Fucina degli Angelidi Egidio Costantini, il «Volto» in vetro cristallo trasparente iridato realizzato su disegno di Marx Ernst nel 1968 è offerto con stima 4-5mila euro. Completano la tornata numerose creazioni di Fulvio Bianconi per Venini e una ricca collezione di vetri «sommersi»a più strati cromatici di Flavio Poli disegnati per Seguso Vetri d’Arte.

«Crepuscolo» (1938 ca.) di Ercole Barovier, Murano, stima €4-5mila. Cortesia di Cambi Casa d'AsteUn

«Domitilla» (1927 ca.) di Gio Ponti per Richard Ginori, stima € 10-12mila. Cortesia Cambi Casa d'Aste
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