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Gianfranco Ferroni
Leggi i suoi articoliSi intitola «Uncovered Rome-The Eternal City Never Seen Before» e verrà presentato alla Festa del Cinema di Roma il 21 ottobre, al MaXXI, per iniziativa di Ministero della Cultura-Soprintendenza Speciale di Roma, con il soprintendente speciale Daniela Porro. Il progetto cinematografico, una docu-fiction in quattro episodi, nasce da un’idea di Alessio De Cristofaro, con la regia di Giulia Randazzo, con Giuseppe Lino e Kyria, prodotto da Soprintendenza Speciale di Roma con la produzione esecutiva di Daitona srl, produttori esecutivi Lorenzo Lazzarini, Lorenzo Giovenga, Valentina Signorelli.
Di che cosa si tratta? De Cristofaro ha fantasia e coraggio, e da archeologo lo dimostra dirigendo il circuito Necropoli Ostiense-Drugstore Museum, uno spazio in via Ostiense dove la storia incontra la contemporaneità. E così ecco Roma, con i suoi monumenti meno noti e la sua straordinaria stratificazione storica, protagonista del viaggio fisico e interiore di un giovane content creator accompagnato da Kyria, la sua migliore amica a quattro zampe. In bilico tra meraviglia e insicurezza, il ragazzo affronta la responsabilità di raccontare una città che da millenni sfugge a ogni definizione. Non è la Roma da cartolina a rivelarsi: oltre la facciata monumentale affiora una città intima e popolare, spazi quotidiani che attraversiamo senza accorgercene. Un cimitero pleistocenico di elefanti a Roma Ovest, i «luoghi fatali» dell’Impero tra Sacrofano e Prima Porta, i labirinti della Necropoli Portuense e le strade dell’Esquilino emergono in un percorso in cui l’archeologia diventa esperienza cognitiva. Realtà documentaristica e finzione si intrecciano in un viaggio esistenziale che invita a guardare oltre lo schermo.
«Uncovered Rome» è un progetto della Soprintendenza Speciale di Roma che reinventa il racconto dell’archeologia, esplorando nuove forme di narrazione nella divulgazione scientifica. La docu-fiction in quattro episodi ibrida cinema e social media, prendendo vita sullo schermo ed espandendosi su Instagram, tra reel e stories dell’alter ego digitale del protagonista. La memoria stratificata di Roma emerge tra le pieghe del quotidiano, dal presente al passato remoto, ricordandoci che non è mai la città che crediamo di conoscere davvero. Con un linguaggio che innesta finzione filmica e divulgazione scientifica, la Soprintendenza Speciale di Roma innova il documentario rivolgendosi a tutti gli amanti di Roma e in particolar modo agli under 30.
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