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Tempio indù di via de Spuches, Palermo Atlas. Foto© Delfino Sisto Legnani, courtesy OMA

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Tempio indù di via de Spuches, Palermo Atlas. Foto© Delfino Sisto Legnani, courtesy OMA

Aspettando Manifesta Palermo ripassa la storia della biennale itinerante europea

Giusi Diana

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Palermo. È il Teatro Garibaldi in piazza Magione il nuovo quartier generale di Manifesta 12, insieme alla chiesa dei Santi Euno e Giuliano alla Kalsa. Assegnato dal Comune di Palermo, come sede temporanea della Biennale europea che aprirà il 15 giugno del prossimo anno, è il primo degli spazi che verranno utilizzati per ospitare gli eventi.

Il Centro culturale polivalente sarà inaugurato il 13 luglio con una mostra documentaria «Aspettando Manifesta 12» sulla storia della biennale itinerante, che espone contributi video e materiale d'archivio tratto dalle precedenti edizioni ospitate ogni due anni, a partire dal 1996, in altrettante città europee: Rotterdam, Lussemburgo, Lubiana, Francoforte, Donotia-San Sebastián, Nicosia, Trentino-Alto Adige, Murcia-Cartagena, Genk-Limburg, San Pietroburgo e Zurigo.
All'interno degli spazi del Garibaldi, arredati per l'occasione, verranno organizzate proiezioni cinematografiche, visite didattiche e workshop; ci sarà anche spazio per un caffè pop-up e una biblioteca d'arte.

Il primo degli eventi ospitati è stato la presentazione di «Palermo Atlas», lo studio interdisciplinare su Palermo firmato OMA e curato da Ippolito Pestellini Laparelli, architetto, partner dello studio internazionale di ricerca e design, che è anche uno dei «creative mediator» dell'edizione di Manifesta del prossimo anno. La presentazione di Laparelli dello studio urbano, alla presenza della direttrice di Manifesta Hedwig Fijen, del rieletto sindaco Leoluca Orlando, dell'assessore alla cultura Andrea Cusumano (riconfermato) e del vicepresidente della Fondazione Manifesta 12 Leonardo Di Franco rappresenta di fatto il fischio d'inizio di Manifesta 12 che si annuncia di svolta, con l'ambizione di trasformarsi, come si legge nel comunicato stampa, da Biennale d'arte in «una piattaforma sostenibile per il cambiamento sociale, radicata in un'analisi urbanistica olistica e determinata a lasciare un'eredità tangibile...».

Annunciati in anteprima anche i format degli eventi collaterali: «5x5x5», un programma all'interno di Manifesta che prevede la partecipazione di 5 artisti internazionali che apriranno i loro studi, 5 gallerie nazionali e internazionali e 5 progetti espositivi per giovani artisti, e gli eventi paralleli a integrazione del programma principale, in linea con il concept curatoriale che verrà annunciato entro luglio. La partecipazione agli eventi collaterali è aperta e da settembre a dicembre 2017 potranno candidarsi musei, istituzioni e organizzazioni culturali locali e regionali, invitati a partecipare in settembre a un incontro di aggiornamento.
Lo studio urbano «Palermo Atlas» sarà consultabile all'interno della mostra su Manifesta allestita presso il Teatro Garibaldi.

Sistema mediterraneo dei flussi, Palermo Atlas, copyright OMA

Tempio indù di via de Spuches, Palermo Atlas. Foto© Delfino Sisto Legnani, courtesy OMA

Giusi Diana, 03 luglio 2017 | © Riproduzione riservata

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