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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliCon un totale di 1.702.000 euro di aggiudicazioni, la recente asta di Arte moderna e Contemporanea organizzata da Cambi (il 2 luglio) ha superato ogni previsione. Il 70% dei lotti è stato venduto, ma è l’incremento medio del 180% rispetto alle stime iniziali a raccontare meglio il fervore dei collezionisti e l’efficacia della selezione operata dalla maison genovese. Il top lot dell’asta, come prevedibile per l'eccezionalità dell’opera, è stato «Volo sull’oceano» di Gerardo Dottori (lotto 13), un’iconica tela futurista del 1929 aggiudicata per 250.100 euro, ben al di sopra della stima massima di 200mila euro. Un risultato che conferma il rinnovato interesse internazionale per il Futurismo italiano e, in particolare, per la sua declinazione aeropittorica. Gerardo Dottori (Perugi, 1884-1977), infatti fu tra i firmatari del manifesto dell'Aeropittura assieme a Marinetti, Balla e Prampolini e nel 1924 fu il primo del gruppo ad esporre alla Biennale di Venezia, in cui tornerà successivamente per ben 10 volte. Sempre fedele al movimento d'avanguardia italiano, anche dopo il declino di quest'ultimo, è sempre presente con le sue opere nelle principali retrospettive sul Futurismo. «Volo sull'oceano» rispecchia quella pittura visionaria, soprattutto nelle rappresentazioni aeree e mistiche, che lo resero famoso. Grande entusiasmo si è registrato anche per «Zone riflesse» di Paolo Scheggi (lotto 109), opera del 1962, esemplare del linguaggio strutturale dell’artista fiorentino, battuta a 150.100 euro rispetto a una stima iniziale compresa tra 80mila e 120mila euro.

Paolo Scheggi, «Zone riflesse», 1962. Courtesy of Cambi
Tra gli altri risultati degni di nota spicca Afro Basaldella con «Nero medio» (lotto 62), un lavoro del 1964 in tecnica mista venduto per 87.600 euro (stima: 50mila–70mila), e Renato Guttuso, presente in asta con ben due opere. «Natura morta con fiasco e bottiglia» (lotto 34) del 1956 ha più che raddoppiato la sua valutazione massima, raggiungendo 82.600 euro, mentre «Cactus e mare (Fichi d’India)» del 1978 (lotto 84) ha sorpreso toccando i 41.350 euro a fronte di una stima di appena 16mila–18mila euro. Lotto dopo lotto, l’asta ha dimostrato la solidità del mercato per i grandi nomi del Novecento italiano. Felice Casorati con «Fanciullo nello studio» (lotto 39) è salito a 70.100 euro da una base di 25mila euro, mentre Fortunato Depero ha convinto con un singolare diorama in legno, «Buxus» (lotto 14), battuto a 64.100 euro, oltre la soglia stimata. Anche l’arte internazionale ha trovato spazio, con Fernand Léger e René Magritte tra i protagonisti. Léger, con un «Projet de céramique» su carta (lotto 54), ha realizzato 43.850 euro, mentre il piccolo ma prezioso disegno di Magritte (lotto 76) ha raggiunto 37.600 euro, quadruplicando la sua stima iniziale. Chiude la selezione dei top lot Filippo De Pisis con «Il mulino di Fiera di Primiero» del 1931 (lotto 19), aggiudicato a 37.600 euro contro una valutazione di 15mila–20mila euro.

Felice Casorati, «Fanciullo nello studio», ca 1958. Courtesy of Cambi
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