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BAF, Bergamo Arte Fiera

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BAF, Bergamo Arte Fiera

BAF e IFA, le due fiere del gennaio bergamasco

Inaugurate BAF- Bergamo Arte Fiera e IFA- Italiano Fine Art: sei secoli, la collaborazione con FIMA e 181 espositori (in totale), tra nuove partecipazioni e importanti conferme, ma anche mostre e talk per approfondire la storia dell’arte e i suoi protagonisti

Nicoletta Biglietti

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Il 2025 si apre a Bergamo nel solco di una radicata e rinnovata tradizione, che prevede lo svolgersi di due fiere d’arte: BAF- Bergamo Arte Fiera, dedicata all’arte moderna e contemporanea, e IFA - Italian Fine Art, rivolta invece all’arte antica e all’alto antiquariato. Due appuntamenti e un totale di 181 espositori grazie ai quali il dialogo tra passato e presente trasforma i 16mila metri quadrati dei padiglioni A e B del complesso fieristico cittadino in un luogo di incontro e scopertafirmato Promoberg.in Fiera Bergamo. Dal 10 al 12 gennaio BAF (84 gallerie) accoglierà i visitatori con opere che raccontano la forza dell’innovazione artistica. Tra gli espositori tornano Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Roma, Crans Montana, Parigi, Londra), Ca’ di Fra’ (Milano), Deodato Arte (Milano, Pietrasanta, Courmayeur, Roma, St. Moritz, Chia, Padova), Gallera de’ Bonis (Reggio Emilia), Open Art (Prato) e arrivano alcune nuove partecipazioni come Galleria Giovanni Bonelli (Milano, Pietrasanta, Canneto sull’Oglio), Candy Snake (Milano), DL Arte (Milano), Galleria Ferrero Arte Contemporanea (Ivrea) e Salamon Fine Art (Milano). Dal 10 al 19 gennaio IFA (97 gallerie) li condurrà in un viaggio nel tempo attraverso opere che abbracciano sei secoli di storia. Novità anche sul fronte dei partner, main sponsor Banco Bpm e Intesa Sanpaolo, cui si aggiunge il coinvolgimento di Mediobanca.

Elizabeth Art Candy, «Fake gums», 2024, Courtesy Galleria Daniele Colossi Arte, esposta in BAF

Fausto Melotti, «L’ora», 1971, Courtesy Galleria Spazia, esposta in BAF

«Abbiamo sempre cercato di distinguerci dagli altri appuntamenti di settore realizzando iniziative collaterali legate alla storia dell’arte e ai suoi protagonisti – dichiara Sergio Radici, curatore del public program – per diventare un momento di crescita per la città. Ogni anno lavoriamo per fare in modo che IFA e BAF non siano “solo” delle bellissime mostre-mercato, dove collezionisti ed esperti possono incontrare opere e artisti grazie alle tante gallerie che credono in questo progetto, ma anche un luogo condiviso nel quale conoscere, esplorare e “formare” la propria cultura sul mondo dell’arte». Ed è proprio questo contatto diretto che rende BAF e IFA esperienze inedite, con l’aggiunta di una spiccata attenzione verso le nuove generazioni, declinata sia in alcune soluzioni di ticketing, pensate per favorire la visita a entrambe le fiere, sia nella possibilità di ingresso gratuito per giovani sotto i 12 anni. L’edizione 2025 porta inoltre con sé significative novità: da un lato, una selezione più rigorosa per BAF, che ha garantito la partecipazione di gallerie molto prestigiose, all’altro, per IFA, la collaborazione con FIMA (Federazione Italiana Mercanti d’Arte) per un Vetting Committee che ha assicurato l’autenticità e la qualità delle opere esposte attraverso un esame meticoloso condotto da esperti.



 

Gabriele Basilico, «Beirut», 1991 scattato, stampato nel 2006, Courtesy Galleria Malinverno, esposta in BAF

Giuseppe Diotti, «Ritratto di Giovanni Emanuele Caffi», esposta in IFA

Al centro del programma culturale, l’Area Talk, uno spazio in cui presente, passato e futuro dialogano grazie all’indagine di Giovanni Valagussa su Giovanni Carnovali, detto Il Piccio – figura chiave della pittura dell’Ottocento, e alla proiezione del docufilm «Abbecedario naturale» dedicato a uno dei pionieri della Land art, Cesare Benaglia. Non mancano poi momenti di riflessione sull’innovazione, come il talk sugli Smart Museums condotto da Sergio Curtacci. Gli spazi della Fiera divengono anche palcoscenico per installazioni monumentali e mostre personali: dalle sculture di Helidon Xhixha, come «Elliptical Reflection», che esplora il rapporto tra luce e materia, a Max Marra,  che celebra l’acqua con l’installazione «Alchimie di acqua, luce, colori, trasparenze», fino alle mostre di Gaetano De Faveri, Francesco Coghetti e Giovanni Carnovali. Ma l’arte si propaga anche oltre i confini della Fiera, con la mostra «10+ Modern Art», un omaggio al legame secolare tra Bergamo e Venezia. Venti artisti, dieci bergamaschi e dieci veneziani, esporranno le loro opere in due tappe: a Bergamo nella Sala Viterbi del Palazzo della Provincia (dal 15 al 30 gennaio), e successivamente nella Chiesa di San Leonardo a Venezia (dal 3 al 16 febbraio), creando un ponte simbolico tra due città unite dall’arte. «Siamo sempre molto orgogliosi di aprire il nostro nuovo anno fieristico all’insegna dell’arte a 360 gradicommenta Luciano Patelli, presidente di Promoberg. - Gli ottimi risultati fin qui ottenuti confermano la bontà del progetto e testimoniano il nostro continuo forte impegno anche nella promozione dell’arte e della cultura, coinvolgendo una platea sempre più vasta di gallerie e collezionisti: un impegno che rafforziamo di anno in anno». 

 

 

Domenico Robusti detto Tintoretto e bottega, «Entrata in Gerusalemme», esposto a IFA

Filippini Claudio, «Italian dinner», 2024, Courtesy Galleria Punto sull'Arte, esposta in BAF

Nicoletta Biglietti, 10 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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