Image

Il quattrocentesco castello di Laarne, nei dintorni di Gand.

© Piet De Kersgieter

Image

Il quattrocentesco castello di Laarne, nei dintorni di Gand.

© Piet De Kersgieter

Belgio in bicicletta, contro l'«overtourism»

Sono 24 i nuovi itinerari turistico-culturali tra centri storici, parchi, fiumi e castelli

Elena Franzoia

Leggi i suoi articoli

Sono ben 24 i «Flanders Finest», nuovi itinerari turistico-culturali proposti dall’ente del turismo belga Visit Flanders per scoprire il Belgio in bicicletta (visitflanders.com). I percorsi non riguardano solo i celebri centri storici di città come Bruges, Gand, Lovanio o Anversa, spesso in lotta con l'overtourism, ma si addentrano nel verdeggiante paesaggio locale, affacciato sull'acqua dei polder e di fiumi come la Mosa e la Schelda. Grandi parchi circondano anche gli innumerevoli castelli della zona, cui sono dedicate numerose proposte.

L'«Itinerario dei castelli della Schelda», nei dintorni di Anversa, è lungo 58 chilometri e include il turrito maniero di Marnix de Sainte Aldegonde, nato nel Rinascimento ma completamente ridisegnato alla fine dell’Ottocento dall’architetto Hendrik Beyaert ispirandosi ai castelli della Loira. Tuttora di proprietà dei conti di Bornem, il castello ospita la più importante collezione privata di incisioni di Pieter Bruegel il Vecchio.

Un analogo itinerario, «In bici lungo i castelli», porta nei dintorni di Gand, dove le eccellenze sono rappresentate dal ben conservato castello quattrocentesco di Laarne, con la sua prestigiosa collezione di mobili d’epoca e arazzi di Bruxelles, e quello settecentesco di Beervelde, dallo splendido parco.

Il cinquecentesco castello di Coloma, nel Brabante, possiede il più grande roseto europeo. Foto Kris Jacobs

Per gli amanti della birra (ma non solo), molte sono anche le antiche abbazie fiamminghe. Tra le più belle, l’itinerario «In bici da Lovanio: la Meerdaalroute» conduce a quella meglio conservata dell’intero Belgio, la Park Abbey. L’antico complesso costituisce un’oasi verde, in cui campi coltivati ed edifici abbaziali raccontano una storia turbolenta, fortemente legata all’ordine dei Norbertini. L’Abbazia ospita il museo Parcum, dedicato a 500 anni di patrimonio religioso, artistico e culturale.

C-mine è un progetto di sviluppo urbano che sta trasformando l'ex sito minerario di Winterslag in un polo creativo. Foto Andreas Gijbels

Altri significativi esempi sono l’Abbazia di Postel, al centro di un omonimo itinerario, e quella di Averbode, in cui tuttora si produce l’omonima birra, perla dell’«Itinerario del Reynvaert». Nemmeno gli appassionati di archeologia industriale e arte contemporanea rimarranno comunque delusi. Nel Limburgo, inizio e fine dell’itinerario dedicato ad acque e brughiere sono costituiti dal C-mine, vasto progetto di riqualificazione che sta trasformando l’ex sito minerario di Winterslag in hub creativo.

Oltre ad essere la «perla del Mare del Nord» e la città di James Ensor, di cui quest’anno celebra i 75 anni dalla morte, Ostenda ha arricchito il suo lungomare con il Parco di Sculture Beaufort, che conserva grandi opere relative all’omonima Triennale. Vera icona dell’architettura contemporanea internazionale, infine, la Port House di Zaha Hadid Architects è ormai il simbolo del porto di Anversa.

Il Museo Reale dell’Africa Centrale a Tervuren. Foto Kris Jacobs

Elena Franzoia, 15 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Dall'apprendistato presso l’atelier del padre Mariano alle esperienze europee, la parabola creativa di un autore (e di una famiglia) le cui vicende offrono uno spaccato sulla storia artistica e artigianale di Firenze nei primi decenni del Novecento

Anche attraverso l’inedita corrispondenza, il Kunstmuseum di Berna, sede della straordinaria raccolta, ricostruisce il legame tra il gallerista parigino e il collezionista svizzero

La Serie, conservata al secondo piano del museo fiorentino, rappresenta un vero e proprio «social network del Rinascimento» con ritratti da tutto il mondo

Alla Tate Britain 350 immagini di 70 autori documentano la Gran Bretagna degli anni ’80, in cui la fotografia ebbe un ruolo nevralgico come strumento di cambiamento sociale, attivismo politico ed esperimento artistico

Belgio in bicicletta, contro l'«overtourism» | Elena Franzoia

Belgio in bicicletta, contro l'«overtourism» | Elena Franzoia