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Carla Lonzi: una inedita dimensione collettiva della critica

A distanza di 55 anni, il convivio immaginario tra quattordici protagonisti delle Avanguardie degli anni ’60 è stato ripubblicato da La Tartaruga

Marta Paraventi

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«La nostra società ha partorito un’assurdità quando ha reso istituzionale il momento critico distinguendolo da quello creativo e attribuendogli il potere culturale e pratico sull’arte e sugli artisti. Senza rendersi conto che l’artista è naturalmente critico, implicitamente critico, proprio per la sua struttura creativa». Così Carla Lonzi (1931-82) scriveva nella prefazione al volume Autoritratto, riedito nel 2024 a cura di Annarosa Buttarelli per La Tartaruga (la prima edizione è del 1969). 

Laureata in storia dell’arte con Roberto Longhi, prima di lasciare la professione di critica per dedicarsi, dal 1970, al femminismo fondando, con Carla Accardi e Elvira Benotti, il gruppo Rivolta femminista, l’autrice volle codificare il suo assunto che «l'atto critico completo e verificabile è quello che fa parte della creazione artistica» dando vita a una sorta di convivio immaginario dove, attraverso la pioneristica tecnica della registrazione, quattordici artisti protagonisti delle Avanguardie degli anni ’60, sulla base di domande argomentate dall’autrice, parlano in prima persona di sé, dell’arte e del proprio essere nell’arte e nel mondo. 

Ognuno degli artisti (Accardi, Alviani, Castellani, Consagra, Fabro, Fontana, Kounellis, Nigro, Paolini, Pascali, Rotella, Scarpitta, Turcato, Twombly) tra il 1965 e il 1969 in tempi diversi espose in modo colloquiale e sotto forma di confronto libero i temi posti dalla Lonzi: le conversazioni, veri e propri inediti autoritratti, furono poi riunite, montate e editate dall’autrice, come se il colloquio fosse avvenuto simultaneamente, con il corredo di decine di immagini che ritraggono sia le opere che la vita privata e familiare degli artisti coinvolti. Autoritratto apriva quindi la strada a una inedita dimensione collettiva della critica che, nel contempo, mirava a far emergere l’autocoscienza del singolo artista e, a distanza di decenni dal suo concepimento, costituisce tuttora una straordinaria e totalizzante immersione nell’atmosfera dell’epoca e nelle dinamiche ardite del pensiero artistico degli anni ’60.

Carla Lonzi. Autoritratto
a cura di Annarosa Buttarelli, 416 pp., ill., La Tartaruga, Milano 2024, € 22

La copertina del volume

Marta Paraventi, 14 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

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