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Arianna Antoniutti
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Finalmente i cinque musei di prima fascia hanno un nuovo direttore: Andreina Contessa alla Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello, Francesco Sirano al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Federica Rinaldi al Museo Nazionale Romano, Paola D’Agostino ai Musei Reali di Torino e Simone Quilici al Parco Archeologico del Colosseo.
Il bando per la direzione risaliva al 4 febbraio. Fra quanti avevano inviato la propria candidatura, erano stati selezionati dieci aspiranti direttori. A partire dal 7 luglio, i dieci candidati sono stati esaminata da una commissione di valutazione composta da Elena Tassi, Caterina Cittadino, Cécile Evers, Raffaella Saporito e Alessandro Zuccari. Terminati i colloqui, l’11 luglio, le terne finali, per ciascun museo, sono state fatte pervenire al ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha scelto i cinque direttori.
Nessuna temuta, e impraticabile, riapertura del bando, ma una scelta che finalmente vede un nome alla direzione di cinque fra i principali musei italiani. Giuli, in una polemica sorta per un’intervista non pubblicata sul «Corriere della Sera», si era dapprima detto «insoddisfatto del lavoro della commissione». Ora, la nomina ufficiale dei direttori dovrebbe spegnere i contrasti.
Ma chi sono i cinque superdirettori?

Andreina Contessa
Andreina Contessa (Brescia, 1960), storica dell’arte, esperta di museologia, catalogazione digitale, multimedialità, musei verdi e sostenibilità, fino al 21 giugno ha diretto il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, a Trieste, incarico mantenuto per due mandati. Dal maggio 2020 era al vertice della Direzione Regionale Musei Friuli Venezia Giulia. Dal 2009 al 2017 è stata conservatore e capo curatore del Nahon Museum of Italian Jewish Art di Gerusalemme.

Francesco Sirano
Francesco Sirano (Napoli, 1964), archeologo e dirigente MiC, direttore per due mandati del Parco Archeologico di Ercolano, ne aveva mantenuto l’interim, da aprile, su delega di Massimo Osanna. Ha lavorato per la Soprintendenza Archeologia della Campania e alla Direzione Generale Grande Progetto Pompei (2014-16). Già direttore del Parco Archeologico di Baia e Cuma, è stato responsabile area dell’Alto Casertano nel 1999-2014, responsabile dell’area casertana e capuana nel 2011-14, e responsabile dell’area flegrea nel 2016.

Federica Rinaldi
Federica Rinaldi (Padova, 1974), funzionaria archeologa del Parco Archeologico del Colosseo dal 2017, dal 2020 ricopre il ruolo di responsabile dell’Anfiteatro Flavio con l’Arco di Costatino e la Meta Sudans. Dal 2018 al 2021 è stata responsabile del Museo Palatino. In servizio presso il Ministero da aprile 2010, già Direttore del Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro e Responsabile delle aree archeologiche di Concordia, Jesolo, Altino (2010-14), nell’ambito della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dal 2015 al 2017 è stata nell’organico dell’allora Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma.

Paola D’Agostino
Paola D’Agostino (Napoli 1972), già direttrice, dal 2015, del Museo nazionale del Bargello di Firenze. Studiosa di scultura italiana, in particolare di Sei e Settecento, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2003, dopo il Master of Arts al Courtald Institute of Art di Londra nel 1998. Dal 2008 al 2013 ha lavorato come Senior Research Associate nell’European Sculpture and Decorative Arts Department al Metropolitan Museum of Art di New York; dal 2013 al 2015 è stata Nina and Lee Griggs Assistant Curator in European Art alla Yale University Art Gallery. Nel 2019 ha ricevuto il FIAC Excellency Award, riconoscimento assegnato annualmente a una personalità che si è distinta per la promozione del dialogo culturale tra Italia e Stati Uniti.

Simone Quilici
Simone Quilici (Roma, 1970) dal 2019 è alla direzione del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Architetto e paesaggista, laureato e specializzato presso l’Università di Roma La Sapienza. Ha conseguito il dottorato presso l’Università di Firenze in Progettazione urbana, territoriale e ambientale. Da allora ha lavorato per molti progetti sul patrimonio culturale, compreso il recupero del percorso di pellegrinaggio della via Francigena, il Masterplan per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del litorale nord del Lazio, l’Appia Antica e la richiesta da parte dei comuni della Valnerina in Umbria di iscrizione tra i siti Patrimonio mondiale dell’Unesco. Ha condotto ricerche sul patrimonio di Sabaudia, sull’edificio Gil di Luigi Moretti, sul quartiere Eur e la via Imperiale a Roma.
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