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Arianna Antoniutti
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«Sono giunte le terne dei candidati. Nel pieno rispetto del valore professionale dei nomi proposti, mi ritengo insoddisfatto del lavoro della commissione. Valuterò se riaprire il bando, per avere un quadro completo e un valore indiscutibile dei massimi dirigenti, nazionali o internazionali che siano». A dirsi «insoddisfatto» è il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che da quelle terne dovrebbe scegliere i futuri direttori dei cinque musei statali di prima fascia: Musei Reali di Torino, Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello, Parco Archeologico del Colosseo, Museo Nazionale Romano e Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
È la risposta a un’intervista di Paolo Conti del «Corriere della Sera», intervista poi non pubblicata, il cui contenuto Giuli ha deciso di condividere sui propri account X e Facebook. «Sono imminenti le scelte per molti grandi musei, chiede Conti a Giuli. Ci saranno soltanto direttori italiani, come qualcuno sospetta?». A sorpresa, Giuli boccia la qualità delle terne finali (che però non sono state rese pubbliche), emerse da una lista di 10 candidati per ciascun museo.
L’intervista rilasciata a Paolo Conti nasceva come replica, da parte di Giuli, a un editoriale di sabato scorso, a firma Ernesto Galli della Loggia, dal titolo «Cultura lo scatto non c’è». L’intervista a Giuli non è stata poi pubblicata dal «Corriere della Sera» perché, scrive sui social il ministro, «la mia risposta non piace». Il «Corriere» risponde: «Al ministro è stato chiesto di replicare con una lettera alle accuse politiche del professore. Nessuna censura. Lui ha rifiutato. Se cambierà idea siamo pronti a pubblicarla».
Intanto, i colloqui per le terne di direzione sono appena terminati. Iniziati il 7 luglio, presso la sede del Ministero al Collegio Romano, si sono conclusi l’11. La commissione di valutazione, composta da Elena Tassi, Caterina Cittadino, Cécile Evers, Raffaella Saporito e Alessandro Zuccari, ha esaminato candidati come Luigi Gallo (direttore della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino), Flaminia Gennari Santori (già direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini-Corsini), Filippo Demma (direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari), Simone Quilici (direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica), Alessandro D’Alessio (direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica), Luana Toniolo (direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia), Federica Rinaldi (responsabile dell’Anfiteatro Flavio). Che cosa accadrà ora? Davvero il bando sarà riaperto, magari contestualmente al bando per i direttori dei musei di seconda fascia, ancora atteso?
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