Image

Caio Twombly ad Artissima 2023, di fronte a opere di Leonardo Meoni

Image

Caio Twombly ad Artissima 2023, di fronte a opere di Leonardo Meoni

DAYDREAMERS. I sogni a occhi aperti del direttore e di sei galleristi. Caio Twombly. Galleria AMANITA, New York

In attesa della 31ma edizione di Artissima sette dialoghi per scoprire come il pensiero spontaneo e creativo plasmi il mondo

Image

Jenny Dogliani

Leggi i suoi articoli

In inglese daydreaming, il sogno a occhi aperti è un’attività di pensiero spontaneo e non deliberato, che sta acquisendo una sempre maggiore rivalutazione e una crescente attenzione da parte di neuroscienziati, filosofi e artisti. Ritenuto per secoli una distrazione irrilevante, il daydreaming coincide in realtà con la capacità sorgiva della mente di andare al di là dell’esistente, per proiettarsi in avanti rilanciando la nostra esperienza di vita senza alcun controllo da parte della ragione. Come confermano le ultime ricerche è un pensiero fortemente visivo e creativo, prossimo a quello artistico, capace di anticipare quanto ancora non c’è e di riplasmare il mondo esistente. La parola a Caio Twombly. Galleria AMANITA, New York.


Artissima invita quest’anno ad ascoltare i propri sogni ad occhi aperti, chiamando a raccolta una comunità di daydreamers, quella degli artisti e di chi accompagnano il loro lavoro, per intraprendere un viaggio emozionante alla scoperta del potenziale illimitato della mente umana. Quanto contano nel suo lavoro il daydreaming e la condivisione di sogni con artisti e curatori?

Molto importante. Una fantasia condivisa distorce il tempo e lo spazio. È molto utile. Serve anche a ricordarci perché abbiamo iniziato a fare le cose, dove ci stanno portando, cosa si può fare, ecc.

Prima che fosse realtà, lavorare nel mondo dell’arte è mai stato il suo sogno a occhi aperti? 

Non direi, ma non posso esserne certo.

Ricorda un’opera d’arte che negli anni l’ha particolarmente ispirata a sognare a occhi aperti?

Ce ne sono molte. Ne citerò alcune: «One Piece» di  Eiichiro Oda, «The Kybalion» di the three initiates, «Sleepwalk» di Santo & Johnny, «Barry Lindon» di Stanley Kubrick,
«The Isle of the Dead» di Arnold Bocklin.

Jenny Dogliani, 22 ottobre 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La Fondazione Federico II porta in Sicilia 84 opere e alcune rare fotografie dell’artista spagnolo più influente del XX secolo

Organizzato dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini e dalla Fondazione Lucio Fontana, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, un grande convegno internazionale presenta gli studi più recenti e le indagini inedite dedicate all’artista

Nella città dipinta, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, tanti appuntamenti natalizi tra concerti, mercatini, rievocazioni, mostre di presepi e molto altro ancora

Per il nuovo capitolo del programma espositivo del Comune di Santa Croce sull’Arno nell’ambito di «Toscanaincontemporanea2024», in mostra l’artista albanese classe 1991, in Italia dal 2009, con una serie di video, fotografie e installazioni e un’opera inedita realizzata con la comunità albanese della cittadina toscana

DAYDREAMERS. I sogni a occhi aperti del direttore e di sei galleristi. Caio Twombly. Galleria AMANITA, New York | Jenny Dogliani

DAYDREAMERS. I sogni a occhi aperti del direttore e di sei galleristi. Caio Twombly. Galleria AMANITA, New York | Jenny Dogliani