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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliLa primavera dell’arte si celebra a Firenze con il ritorno dell’atteso appuntamento di Pandolfini dedicato ai Dipinti Antichi e ai Dipinti del Secolo XIX, in programma il prossimo 14 maggio con una doppia sessione d’asta.
Il Dipartimento di Dipinti Antichi propone una selezione imperdibile di opere dal XVI al XVIII secolo, provenienti da importanti collezioni private e, in molti casi, ancora inedite. Tra i lotti più attesi spiccano una preziosa «Madonna con Bambino» di Jacobello del Fiore, uno dei principali rappresentanti del tardo gotico veneziano, e un raffinato trittico fiammingo raffigurante la «Crocifissione» e un’«Annunciazione» di artista fiammingo attivo all’inizio del sedicesimo secolo (stima tra i 20mila e i 30mila euro).

Angelo Morbelli, «Pinetina a Santa Caterina» (1913)
Grande attesa è riservata alla «Cleopatra» di Artemisia Gentileschi, dipinto che celebra l’amatissima eroina dell’antichità classica. Il soggetto è uno dei più rappresentati: l’atto in cui la donna sta per suicidarsi con il morso di un aspide (un piccolo serpente velenoso). L’opera, dallo stile più regale rispetto all’omonimo dipinto della pittrice caravaggesca conservato presso la collezione della Fondazione Cavallini-Sgarbi, è stimata tra i 130mila e i 150mila euro. Accanto all’ultima sovrana d’Egitto, spiccano opere significative come il «Martirio di San Biagio» del Maestro di Fontanarosa, i «Giocatori di carte» dello Pseudo Salini, e due allegorie di Francesco Corneliani. Di rilievo anche il raro «San Giovanni Battista» di Filippo Tarchiani, autentica perla del primo Seicento fiorentino (stimato tra i 30mila e i 50mila euro). La casa d’aste più antica d’Italia propone nella seconda parte della vendita Dipinti del XIX secolo, con pezzi di altrettanto rilievo come la «Pinetina di Santa Caterina» di Angelo Morbelli (stimata tra i 100mila e i 120mila euro) e tre opere di Federico Zandomeneghi, tra cui «L’Attente» (85mila-100mila euro) e «Buste de femme drapée de velours». Saranno inoltre battuti all’asta dipinti di Vincenzo Irolli, Attilio Pratella, Lorenzo Viani, Beppe Ciardi e Gioacchino Toma, insieme a due rare vedute livornesi dei primi anni ’20 di Renato Natali. In catalogo anche una splendida «Natura morta con due fagiani» di Giovanni Boldini stimata tra gli 80mila e i 100mila euro.
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