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Monica Trigona
Leggi i suoi articoliForme essenziali, funzionalità e l’uso intelligente dei materiali sono stati capisaldi nella progettazione di oggetti disparati a partire dal dopoguerra. Figure chiave come Franco Albini, il gruppo B.B.P.R., Gio Ponti, Osvaldo Borsani, per citare alcuni dei più noti di quella generazione, hanno innescato lo sviluppo del Razionalismo italiano e del design moderno, ponendo le basi per il successo internazionale del Made in Italy. A questi poliedrici autori, architetti-designer e artisti, si deve la nascita di un linguaggio estetico e funzionale che ha reso il nostro Paese un punto di riferimento mondiale. ll Salone del Mobile e la Milano Design Week sono due degli eventi più importanti per il design e l’arredamento ed entrambi trasformano il capoluogho meneghino nella capitale globale del design. Per l’occasione, la Casa d’Aste Wannenes presenta «Forme | Selezione Milano», asta dedicata al design nazionale dal Novecento ad oggi con circa 170 pezzi emblematici che attraversano più di un secolo. La vendita è prevista per giovedì 10 aprile alle 16,30 mentre da lunedì 7 a mercoledì 9 aprile si potranno vedere i lotti in esposizione (Palazzo Recalcati). Ad illuminare l’asta è un nucleo di arredi provenienti da una residenza privata arredata proprio da Osvaldo Borsani, figura chiave del dopoguerra e fondatore dell’azienda Tecno, una delle realtà più influenti nel settore dell’arredamento moderno. Tra i pezzi più impattanti un imponente lampadario di Fontana Arte, iconica realtà fondata nel 1932 da Gio Ponti e Luigi Fontana e lampade neobarocche da parete di Arteluce di Gino Sarfatti e una rarissima lampada a braccio in legno e ottone. Di Franco Albini (che ricevette il premio Compasso d’Oro per il design nel 1954 con la celebre Poltrona Margherita in rattan), Wannenes propone una vera chicca: la chaise longue a dondolo realizzata in legno di frassino, tessuto e corda e presentata alla VII Triennale di Milano nel 1940. L’architetto riservava grande attenzione all’economia dei materiali e alla loro capacità di esprimere un’estetica chiara quanto sobria. Per questo amava utilizzare legno e varie stoffe. Del celebre studio B.B.P.R. (Banfi, Belgiojoso, Peresutti e Nathan Rogers), noto anche per l’ideazione di vari piani urbanistici del nostro Paese (Pavia, Isola d’Elba, Valle d’Aosta) è la grande lampada a plafone realizzata da Arteluce che dialoga con un altro esemplare, questo però a sospensione, realizzato negli anni ’40 in ottone e vetro lavorato a caldo da Ercole Barovier e prodotto da Barovier & Toso, quotatissima ditta muranese. Facendo un salto negli anni, sul finire del secolo scorso, non mancano oggetti importanti di altri nomi consolidati del design italiano, da Gaetano Pesce, a Massimo Iosa Ghini sino ad Alessandro Mendini.
Infine la vendita include anche una cassettiera con piano in vetro decorato, nata dalla collaborazione tra Lucio Fontana e Osvaldo Borsani, florido sodalizio avvenuto nel momento del ritorno dell’artista in Italia, tra gli anni Quaranta e Cinquanta.

La chaise longue a dondolo di Franco Albini. Cortesia di Wannenes

Una rarissima lampada a braccio in legno e ottone. Cortesia di Wannenes
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