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Redazione
Leggi i suoi articoliEccone un'altra. In una recente intervista al The Times Damien Hirst ha raccontato il prossimo presunto progetto sui suoi cosiddetti “disegni postumi”. Si tratta, come ha spiegato nei dettagli Hirst, di istruzioni per la realizzazione di opere d'arte che potranno essere realizzate e vendute a suo nome fino a 200 anni dopo la sua morte. Come avverrà? Con un'opera all'anno. “L'idea è quella di avere un certificato che dice: ‘Un anno dopo la morte di Damien: avete il diritto di realizzare questa scultura e potete vendere il certificato prima che venga realizzata’”, spiega Hirst. "Nel 1991 avevo avuto l'idea di una scultura di un maialino in formaldeide che non ho mai realizzato. Quindi, se fosse nel libro 145, potresti realizzare quel maiale [145 anni dopo la sua morte] e datarlo 1991", aggiunge. Questo è forse un riferimento alla recente controversia che ha rivelato che alcune delle opere dell'artista realizzate nel 2016 erano etichettate come risalenti agli anni '90: Hirst ha affermato che le date si riferivano agli anni in cui aveva concepito le opere. Hirst tiene anche d'occhio il lato commerciale dell'arte. “Sento che c'è una grande svolta nel mercato dell'arte, con tutta l'incertezza che c'è nel mondo”, dice. “Bisogna stare al passo con il mercato ed evitare di fare un sacco di lavori che non si vendono mai”.
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