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Redazione
Leggi i suoi articoliIl fascino delle grandi dimore italiane rivive in uno degli appuntamenti più attesi del calendario artistico di primavera: mercoledì 16 aprile, nella sede genovese di Cambi Casa d’Aste, va in scena “Dimore Italiane”, un’asta-evento che celebra l’arte del collezionare e del vivere con stile. Con oltre 400 lotti, provenienti da importanti residenze storiche, la vendita si presenta come un omaggio all’eleganza senza tempo che ha reso le case italiane autentici scrigni di memoria, charme e raffinatezza. Antiquariato, sculture, pittura antica, arte orientale, arredi di design e oggetti d’autore si susseguono in un percorso che è insieme estetico e emozionale.
La poesia degli oggetti, il racconto delle dimore
Ogni lotto ha il potere di evocare atmosfere, raccontare epoche, restituire un’idea di bellezza fatta di proporzioni armoniche, materiali nobili e dettagli colti. Ma tra tutte le sezioni dell’asta, a catturare lo sguardo è il nucleo di opere provenienti dalla storica Villa Alessandrina, dimora ottocentesca immersa nel verde delle colline lucchesi. Qui visse e lavorò Andrea Salvetti (1967–2017), scultore e designer visionario, che ha saputo fondere la cultura del progetto con la sensibilità artigiana. Le sue opere in asta raccontano un’estetica in bilico tra natura e sogno: dalla scultura abitabile «Mazzolin di Fiori», in alluminio, forma organica e sensuale sospesa tra funzione e installazione, al contenitore modulare «Ortofrutta open box» dove il gioco di materiali e colori diventa espressione concettuale e pop. E ancora, la raffinata lampada Greca, sintesi perfetta tra luce e architettura, e il sontuoso Divano Oro, realizzato per Dilmos nel 2014, con la sua opulenza teatrale e il tocco scintillante della foglia oro. A rendere ancora più ricca l’offerta, due autentici capolavori dell’ebanisteria genovese del Settecento: un cassettone a ribalta Luigi XV, decorato con intarsi di cuori e quadrifogli, e un trumeau in palissandro e violetto, dalla silhouette sinuosa e dall’alzata elegantemente sagomata. Nella sezione pittorica, brillano due opere firmate da Bernhard Keilhau, detto Monsù Bernardo, artista danese attivo nella Roma barocca. Le sue «Allegorie dei cinque sensi» colpiscono per forza narrativa e intensità pittorica: un esempio prezioso di arte nordica innestata nella grande scuola italiana.
«Dimore Italiane» sembrerebbe una dichiarazione d’amore per l’identità estetica del nostro Paese. L’esposizione dei lotti sarà visitabile presso il suggestivo Castello Mackenzie di Genova dall’11 al 14 aprile mentre la vendita si terrà in modalità live il 16 aprile, accessibile sia al pubblico in sala sia agli acquirenti collegati da ogni parte del mondo. Per chi crede che l’arte del collezionare sia anche un modo per custodire storie e bellezza, questa è un’occasione imperdibile.

Cortesia di Cambi Casa d’Aste
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