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Redazione
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«Con te con tutto» di Chiara Camoni (Piacenza, 1986) presentato da Cecilia Canziani (Roma, 1976), è il progetto selezionato dal Ministro della Cultura per il Padiglione Italia alla 61.Esposizione Internazionale d’Arte-La Biennale di Venezia del 2026 tra la terna di finalisti ,alla conclusione di una procedura di selezione pubblica promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La terna di curatori presentata al Ministro era così composta: oltre a Cecilia Canziani, con il progetto «Con te con tutto» di Chiara Camoni; Valentino Catricalà, con il progetto Scola Aperta del duo Formafantasma; Marta Papini, con il progetto «Parlare di notte» di Guglielmo Castelli e Giulia Cenci.
La Commissione di Valutazione, composta da Angelo Piero Cappello, Claudio Varagnoli, Ester Coen, Luca Cerizza e Valerio Terraroli ha sottolineato l’alta qualità progettuale dei dieci dossier selezionati nella prima fase dell’avviso pubblico, evidenziando l’eccellenza relativamente a visione, sperimentazione e innovazione dei tre finalisti presentati al Ministro, valutati come migliori anche in termini di originalità del progetto scientifico, competitività internazionale e fattibilità della proposta. «"Con te, con tutto", ha dichiarato la Commissione, sviluppa una visione altamente originale della creatività condivisa, ponendo al centro l’amicizia femminile e il superamento dei limiti dell’autorialità. Temi come la condivisione, la meraviglia, il dialogo e il fluire del tempo si intrecciano con la trasformazione della materia, dando vita a un linguaggio che unisce artigianato e arti visive. L’appropriazione e la reinvenzione del saper fare offrono una figurazione innovativa, capace di sovvertire le categorie tradizionali tra arti maggiori e arti minori. In sintonia con i presupposti delineati da Koyo Kouoh per In Minor Keys, il progetto affronta questioni centrali come ecologia, processualità e co-creazione, costruendo un percorso che è al tempo stesso riflessione sulla scultura italiana dall’età arcaica al Novecento e rinnovata visione della pratica contemporanea. L’allestimento valorizza la struttura delle Tese, attivando lo spazio con naturalezza e coerenza».
Per il ministro della Cultura, Alessandro Giuli: «La proposta di Cecilia Canziani con il progetto di Chiara Camoni è una notevole declinazione al femminile di un “materialismo magico” che antichizza il presente, con sapienti evocazioni mediterranee, citazioni e imitazioni trascendenti. Il progetto mostra una rara capacità di trasformazione della Natura in un laboratorio artistico vivente».
«Il progetto presentato da Cecilia Canziani, è il commento del direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e Commissario del Padiglione Italia, Angelo Piero Cappello: risponde pienamente alle tematiche al centro della Biennale Arte di Koyo Kouoh, che intende concentrarsi su “tonalità minori”, ovvero isole di bellezza, pensiero e resilienza spesso ignorate. La proposta della curatrice si distingue per la sua capacità di intrecciare il fare artigianale e la riflessione sul femminile in una narrazione che celebra la collaborazione e la trasformazione della materia come atto poetico».
«Sono onorata e felice di ricevere la nomina di curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2026, ha dichiarato Cecilia Canziani nell'apprendere della nomina, e ringrazio il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, la Direzione Generale Creatività Contemporanea e la Commissione di Valutazione per la fiducia che hanno voluto accordare al progetto. È una gioia speciale poter affrontare questo importante appuntamento accanto a Chiara Camoni, un’artista con la quale ho condiviso molta parte del mio percorso, e presentare i temi del tempo, del fare e della relazione, che da sempre caratterizzano la sua ricerca sulla scultura, in una chiave inedita».
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