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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliSabato 6 e domenica 7 settembre, la parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Vazia (una frazione del comune di Rieti) festeggerà la conclusione del restauro della statua medievale che da secoli custodisce e venera: la Madonna del Fiore. Raffigura una Madonna con Bambino scolpita in avorio, che raggiunge i 57 cm di altezza: dimensioni eccezionali per manufatti di questo genere e di quest’epoca, che nel panorama europeo superano i 50 centimetri soltanto in tre casi.
Secondo gli studi più recenti, la scultura fu realizzata tra il 1285 e il 1289 da un maestro della Francia settentrionale vicino alla corte reale, ed è possibile che sia giunta a Rieti in occasione dell’incoronazione di Carlo II d’Angiò, celebrata nella Cattedrale il 29 maggio 1289 da papa Niccolò IV.
Sabato 6 settembre si terrà la presentazione storica del manufatto e dell’intervento di restauro: parteciperanno lo storico dell’arte Giuseppe Cassio, l’archeologa Alessandra Avagliano, la funzionaria restauratrice della Soprintendenza Monica Sabatini e il restauratore Sante Guido. Saranno presenti rappresentanti della Diocesi di Rieti e delle istituzioni cittadine. Interverrà anche un rappresentante di Intesa Sanpaolo per il progetto «Restituzioni, tesori d’arte restaurati», per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale.
Il restauro della Madonna del Fiore, finanziato da Intesa San Paolo, è stato seguito dall’Ufficio Beni Culturali della diocesi e dai tecnici del Ministero della Cultura e della Sovrintendenza Abap per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti.
Questi festeggiamenti seguono di poche settimane l’inaugurazione di un altro restauro in zona, quello dell’affresco che raffigura la Madonna con Bambino e santi nella Chiesa della Madonna del Fiore a Lugnano, altra frazione di Rieti. L’affresco, che include la rappresentazione della Santa Casa di Loreto, è collocato in una nicchia che probabilmente costituiva l’abside di un edificio religioso più antico. Databile ai primi decenni del Cinquecento ma con richiami stilistici al secolo precedente, l’opera fu ridimensionata nel Settecento, quando la chiesa venne ricostruita: la parte alta fu tagliata per fare spazio alla cantoria. La presentazione si è tenuta lo scorso 10 agosto. L’intervento è stato illustrato da Fabio Porzio, che ha diretto il restauro.
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