Giorgio Guglielmino
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È una sorta di illusione ottica questo piccolo lavoro dell’artista brasiliana Fernanda Gomes (classe 1960) composto di un piccolo quadrato di tela bianca rigida che misura 20x20 cm appeso a un chiodo mediante un sottile cordino. A prima vista sulla superficie notiamo due linee di uguale lunghezza, una orizzontale e una verticale, che s’incontrano nel punto centrale della tela. A ben vedere, però, nessuna delle due linee è dipinta. La linea orizzontale è infatti in realtà un taglio e quella verticale è disegnata dal cordino stesso che è stato infilato nella fessura orizzontale e che sale verso l’alto oltre la fine della tela fino ad arrivare al chiodo che regge l’intero lavoro.
Un taglio e un filo sono dunque i due elementi «pittorici» di questo recente lavoro creato nel 2024 in 45 esemplari in occasione di una retrospettiva dell’artista Lygia Clark, quale omaggio della Gomes alla Clark. Era il gallerista Lucio Amelio che parlava dell’elemento di magia racchiuso nelle opere d’arte e questo piccolo lavoro senza titolo di Fernanda Gomes mi pare un ottimo esempio di come un’opera possa suscitare stupore e meraviglia, un piccolo tocco di magia.
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