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Una veduta della mostra di Grazia Varisco

© Emanuele Bajo

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Una veduta della mostra di Grazia Varisco

© Emanuele Bajo

I 10 lustri dell’Accademia di Macerata

L’istituzione marchigiana ha festeggiato il cinquantesimo anno di attività registrando nel periodo accademico 2023-24 un importante incremento di iscritti

Maria Letizia Paiato

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L’Accademia di Belle Arti di Macerata, istituita nel 1972, ha festeggiato il cinquantesimo dell’Istituzione registrando nell’anno accademico 23/24 un importante incremento di iscritti, che oggi si attesta intorno ai 1.400 studenti. Segnale significativo che rappresenta il termometro della qualità dell’offerta formativa, capace di rispondere al territorio, ma anche alle sollecitazioni esterne, sempre orientata a consolidare tanto i corsi tradizionali quanto quelli più moderni, che riguardano, in particolare, l’ambito del multimediale e del design. Fra i corsi di maggiore richiesta quello di illustrazione e fumetto, da anni vanto dell’Accademia, complice la capacità dell’Istituzione di tessere relazioni con il mondo del lavoro nel campo dell’editoria già dalle aule, e la presenza del master «Ars in Fabula», eccellenza in Italia, nato grazie a Mauro Evangelista, illustratore di fama internazionale, scomparso di recente, la cui memoria ed eredità vivono nel successo dei suoi allievi e nel lavoro di Michela Avi, neo direttrice del corso. 

Anche nel campo del fashion design l’Accademia si colloca fra i luoghi maggiormente richiesti, da segnalare quest’anno il Fashion Show organizzato in collaborazione con il Comune di Corridonia. Ancora graphic design, interior e web interaction design registrano un aumento di iscritti. Anche le attività culturali, conferenze, convegni e mostre rappresentano un’attivià importante di dialogo fra l’Accademia, il tessuto cittadino e il mondo della cultura. L’anno accademico 23/24 si è aperto con il conferimento a Grazia Varisco del «titolo di accademico onorario e premio Svoboda al talento creativo». Seguita dall’apertura dell’antologica, curata da Vittoria Coen, alla Gaba.Mc la galleria dell’Accademia, con alcuni dei suoi lavori più iconici incentrati sulla ricerca di stampo geometrico degli anni ’70. 

Fra le novità più sensibili il provvedimento che autorizza Accademie, Isia e Conservatori ad attivare i cicli di dottorato. Dopo venticinque anni di attesa anche l’alta formazione artistica e musicale si appresta e si avvicina al riconoscimento della propria ricerca scientifica e artistica, elemento identitario di questi luoghi unici di formazione e della cultura del Paese. Rossella Ghezzi, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata afferma: «L’Accademia è il luogo dove tutti i linguaggi artistici, ormai non più univoci ma improntati alla costante ricerca, attraversano il mondo contemporaneo, interpretandone le istanze in maniera propositiva e fattiva, dando seguito, in maniera convinta, a quelle tante aspettative di formazione e di educazione all’arte. L’Accademia si è evoluta negli anni con nuove prospettive formative, ma permane fortemente l’intero comparto delle Arti Visive che rappresenta sempre il punto di riferimento dell’istituzione, che, nella sua missione formativa, conferma il desiderio di mantenere saldo il legame tra passato e futuro, tra creatività e cultura, anche con il corso quinquennale di Restauro abilitante alla professione di restauratore, altro fiore all’occhiello dell’Accademia di Belle Arti di Macerata».

Maria Letizia Paiato, 21 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

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